Incazzato Nero

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Pov Michelle
*Inizio fleshback*
Ero a scuola, seduta al mio banco innocuo.
Ad un tratto suona la campanella, facendomi spaventare a morte.
Era ricreazione finalmente.
Come al mio solito uscii dall'aula, andando al bagno.
Feci quello che dovevo fare, stavo per uscire quando mi sento bloccata.
X:ehi bellezza!
Disse un tipo dall'aria sospettosa.
Mi girai di scatto, vedendo il suo sguardo pervertito fissarmi.
Scappai da quel maniaco, tornando in classe siccome la campanella della fine della ricreazione era già suonata da 5 minuti buoni.
P(prof):ma che sta facendo?!
M:buongiorno
Dissi io mettendo le mani dietro la schiena, avevamo il cambio di professoressa, quindi dovevo salutarla.
P:dov'è stata?
Sciolsi le braccia e tornai al mio posto, non dando risposta.
La prof mi guardò con aria saccente.
Mi misi a parlare con il mio vicino di banco.
P:lei quest'oggi mi sta facendo proprio arrabbiare, sa?
Disse lei sbattendo ripetutamente la mano sulla cattedra.
Io feci una smorfia, facendo ridere Zoe.
Me ne fregai di quella incognita strega e continuai il mio discorso.
P:ora basta! Lei entra tardi in classe, non mi risponde e parla pure durante la lezione! Dal preside!
Il mio cuore balzò fuori dal torace all'istante.
Mi alzai, diregendomi verso l'aula del preside.
Appena entrata fui accolta dal riccioluto.
P(preside):ah, ancora lei signorina?
M:eh
Dissi io sospirando, mettendo le mani dietro la schiena pensando alle cose che mi aveva detto la prof.
P: perché è stata mandata qui?
M: perché sono entrata tardi in aula, non ho risposto alla prof e ho parlato durante le lezioni.
Dissi io alzando gli occhi al cielo.
*Fine fleshback*

Ero a casa, in camera mia.
Stesa sul letto, a pensare alla punizione futura che Tancredi mi darà.

Decisi con malavoglia di scendere in cucina.
Notai la presenza di Tancredi e Lele, ma non ci feci una tragedia.

Entrai in cucina con tutta la calma del mondo, spostando lo sguardo dal pavimento a Tancredi.
Tanc mi guardò male.

T:non fare l'imbecille, so cos'hai fatto
Disse guardandomi.
M:gne gne gne
Dissi io.
Lui si alzò di fretta dalla sedia su cui stava seduto, mettendomi angoscia.

Sicuramente mi voleva picchiare.
M:no!
Dissi io nascondendomi dietro Lele, che stava guardando la scena in silenzio.

L:bro calmate
Disse Lele a Tanc, notando la mia forte paura.

T:col cazzo! Lele porca troia non fa una cosa giusta!
Disse lui rispondendo bruscamente a Lele.
Lele guardò negli occhi Tancredi.

Gli opposti si attraggono.
Tancredi, un ragazzo stronzo e insensibile.
Lele, un ragazzo dolce e sensibile.
Non si possono dividere.

M:ti prego non mi fare male
Dissi io guardando Tancredi.
T:smettila, aspettami in camera tua.
Disse facendo un cenno con la testa verso la porta della cucina.
Io a testa bassa corsi in camera mia.

Mi sedetti sul letto incominciando a piangere silenziosamente.
Poco dopo arrivò Tancredi, mettendomi molta fifa.

Si vedeva lontano un miglio che era incazzato nero.

Tancredi si sedette di fianco a me.
T:vai a prendere la spazzola
Disse tirandomi giù dal letto.

Io sbiancai di colpo. No. No. No.
Deglutii. Dentro di me c'era il nero cosmico.
T:muoviti
Disse lui spingendomi verso il mio bagno.

Presi la mia spazzola.
Ritornai in camera mia, dove stava Tanc.
Tancredi prese la spazzola dalla mia mano e mi fece sdraiare sulle sue ginocchia togliendomi i pantaloni.

So già che avrei pianto fino a terminare le lacrime e urlato fino a finire anche la voce.

T:te ne do 40,te ne meriteresti il doppio.
M:no Tancredi n-
SMAK!
M:AAH!
Aveva fatto malissimo la prima, e la quarantesima?
Ne diede altre due, facendomi piangere più forte.
Mi sentivo di morire.
Già sentivo il sedere in fiamme.
SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK
SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK
SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK
SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK
SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK
SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK

Tancredi si fermò qualche secondo lasciandomi la possibilità di respirare, notando anche il rosso acceso che si era creato sul mio culo.

Finì le sculacciate, o almeno spazzolate, con una pacca fortissima al centro del sedere.

Ormai non smettevo più di piangere.
Pensavo di non potermi neanche muovermi.

Tancredi mi rimise i pantaloni senza mettermi la crema.
M:ma sei scemo?
Gli dissi io piangendo più forte, il contatto dei pantaloni con il mio sedere bruciava tantissimo.

Mi diede uno schiaffo sulla coscia, il quale mi fece un dolore assurdo.

Rimise la spazzola al suo posto, uscendo dalla stanza.
Presi le cuffiette e misi la musica a palla.

Volevo prendermi una pausa da tutto e tutti.

Pov Lele
In realtà avevo molta paura per Michelle, stavolta Tanc era davvero arrabbiato.

Dopo circa 10 minuti tornò in camera sua, dove ero io.

L:cos'è successo?
T:lasciamo stare
L:bimbo..vieni qui
Dissi io prendendolo tra le mie braccia.
Era stanco morto, quindi un po' di coccole gli avrebbero fatto bene.

Spazio autrice
Scusatemi del capitolo schifoso, torno a fare i compiti.. Ciao!


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