Tradita

2.1K 59 2
                                    

Pov Michelle
Poco dopo arrivarono i ragazzi e decimo sempre le stesse cose.

Il mattino dopo
Mi svegliai, dopo aver fatto un incubo,per colpa del mio telefono che suonava.

Risposi
M:pronto?
D:ciao
M:ciao
D:ti ho svegliato?
M:si
D:oh, scusa
M:fa niente dimmi
D:niente volevo sapere come stavi..
M:mm... bene.. tu?
D:più o meno..
M:che è successo?
D:nulla lascia stare.. Devo andare,ciao!
M:ciao..

Sapevo che quando faceva così c'era qualcosa che non andava.
Di sottofondo avevo sentito un campenello che suonava.

Così feci una smorfia e guardai fuori dalla finestra.
M:ma che palle! Sta nevicando!
Dissi ad alta voce tra me e me.

Odiavo la neve, da piccola sono scivolata e mi sono rotta un polso. È per questo che non la sopporto. Ho sempre paura di rifarmi male.

Così scesi di sotto in cucina.
Stranamente non c'era nessuno.
Accesi la luce e guardai l'orario.
7:45
Ah, ok, è presto.

Così pensai a quello che mi aveva detto Davide.
Magari era sua mamma che suonava al campanello.
Non fare la gelosa.
Dissi tra me e me.

Sentii dei passi scendere per le scale.
Era Diego.
Con lui non avevo chiarito.
Quindi arrivò in cucina e si sedette su uno sgabello ancora assonnato.
Io lo guardai negli occhi, mentre lui guardava la neve fuori.

Avevo voglia di fare pace. Ma mi aveva punito e questa cosa rendeva tutto orribile.

Io mi alzai, ma sentii una presa al polso.
Mi girai velocemente.
D:buongiorno eh..
Mi disse Diego spiritosamente.
Io feci un cenno con la testa.

D:allora?
Mi disse guardandomi negli occhi.
M:mh?
D:dai vieni
Fece un sorriso e mi prese sulle sue gambe.
D:ti fa ancora male il sedere?
M:ovvio
Dissi io fecendo uan smorfia.
D:Tanc ti ha messo la crema?
M:si m-
D:ma brucia ancora, lo so.
Io annuii.

Lui mi diede un bacio sulla guancia e mi fece scendere dalle sue gambe.

Io sorrisi.
E lui ricambió.

Il pomeriggio
Ricevetti un'altra chiamata.
Perfortuna ero sola in camera mia.
Era Gaia.
G:oii ciao amo
M:ehilà!
G:HAHA, ti va di venire nel locale vicino al Duomo con me?

M:si certo amo, ci incontriamo davanti al Duomo?
G:si, perfetto. A dopo!
M:a dopo!

Gaia e io eravamo tipe da discoteca, non quella classica dove si balla, ma dove si beve e si fanno cose..

Così ci incontrammo al Duomo poco dopo.

G:oiii
M:oggi fissata con oii?
Risimo ed entrammo nel locale.

Ormai era da un mese e mezzo che io mi frequentavo con Davide.

Appena entrammo nel locale mi si fermò il cuore.
Gaia mi guardò stranita.
G:che hai fatto am-
Non fece in tempo a finire la frase che si accorse quale era il mio problema.

Vidimo Davide sui divanetti del locale, mentre si limonava con un'altra tipa.
Io gli andai vicino.
Ovviamente non avevo indossato roba scollata o cose del genere.
Mi ero vestita normalmente.

Appena arrivata vicino a loro.
M:bravo pezzo di merda!
Dissi io battendo le mani e urlando.

Lui si staccò dalla tipa e si alzò dai divanetti.
D:no scusa amor-
X:quella è la tua ragazza?
Fece la ragazza con la sua voce stridula.
M:si sono io.
D:scusa amore ti prego perdonami.
La ragazza se ne andò via.

M:hai buttato un mese e mezzo nel cesso. BRAVO PUTTANIERE!
Detto questo corsi via da quello stupido locale.
Gaia mi seguii e io incominciai a piangere.

Mi accompagnò a casa, perfortuna i ragazzi erano usciti.

Lei se ne andò poi a casa sua.
Io andai in camera mia, non smettendo di piangere.

Le lacrime avevano preso possesso del mio viso.

Poco dopo tornarono a casa i ragazzi.
Tanc venne in camera mia preoccupato.

T:oi, che cazzo è successo?
M:nulla
Dissi io con voce rauca e tremolante.
T:oi Mich che hai?
Disse prendendomi la mano.
M:l-lascia s-stare
Mi copriti gli occhi.
Dato che ce li avevo color cristallo, quando piangevo prendevano un colore grigio scuro.

Tanc mi tolse la mano dalla faccia e mi prese in braccio a koala.
T:ti ha fatto qualcosa qualcuno?
M:..
T:hai litigato con i ragazzi?
Io negai con la testa e mi appoggiai al suo petto.

Tanc mi prese da sotto il sedere.
T:mi vuoi dire che è successo?
M:n-no perché poi ti arrabbi.
T:hai fatto qualcosa?
Io negai.
T:hai fatto sesso?
Io negai nuovamente.
T:stai male?
Io negai ancora.
T:dimmi cos'è successo.. Mich.. Stai male cucciola..
Io misi la testa nell'incavo del suo collo.
T:smetti di piangere cucciola, ti stai consumando le guance.

Io negai con la testa..
T:io sono qui, quando vuoi parlare ci sono eh
Disse coccolandomi la guancia e mettendomi a terra prendendomi dalle ascelle.
Io lo abbracciai con tutta la forza e lui ricambió.
Io continuai a piangere.

Tanc mi fece sdraiare e mi coccoló la pancia, facendomi addormentare.

Il mattino dopo
Tanc venne subito in camera mia.
Avevo deciso di parlargli.

Spazio autrice
Dopo o domani faccio il continuo del capitolo!

-819 parole ❤️.

Follow Your DreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora