La Febbre

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Pov Michelle
Mi svegliai arrabbiata con il mondo, non c'era un valido motivo, ma ero arrabbiata.

Perciò mi alzai dal letto per prendere il telefono, poi mi risdraiai.

Beh, bella vita.

Dopo mezz'ora venne Tanc in stanza, pensando di trovarmi già lavata e stirata.

T:dai Michelle
Sbuffó lui togliendomi la coperta da sopra.

M:noo, ho freddo
Mi lamentaio io, riprendendo la coperta.
T:dai vieni giù
Disse stanco dei miei comportamenti.

Mi prese per un braccio e mi fece scendere dal letto, portandomi in bagno.
T:dai lavati, entro 20 minuti devi essere giù.

Io sbuffa rumorosamente, beccandomi uno sguardo arrabbiato da Tanc.

Appena se ne andò incominciai a lavarmi.
Poi, appena finito, mi risdraiai sul letto.

Poco più tardi Tanc entrò a vedere se avevo finito.
A vedermi sul letto non era felice, ma quando notò che mi ero pettinata venne vicino a me.

T:dai scendi dal letto, devi fare i compiti.
M:noo, non mi vaa
Dissi scuotendo la testa io.

T:li devi fare, punto e basta.

Disse tirandomi nuovamente giù dal letto fregandosene delle mie lamentele.

T:dai prendi i compiti e andiamo giù.
M:non so cosa devo fare
Dissi incredibile io.

T:non sei divertente, prendi quei CAZZO di compiti Michelle.
M:ma non so cosa devo fare!

Sbuffai io provando ad uscire da camera mia.

Lui mi bloccò.
T:primo tu non vai da nessuna parte finché non hai finito i compiti. Che sia chiaro. E secondo se non prendi i compiti sei in punizione.

M:ma-
T:prendi i compiti, Michelle mi sto incazzando.

Allora io cedetti e presi i compiti con mooolta voglia (si, certo come no ahah).

T:vedi? Sapevi cosa devi fare.
M:mi è venuto in mente..
T:non saprare cazzate, vieni.

Mi disse indicando il tavolo della cucina.

Io con tutti i libri in mano mi diressi verso la cucina.

Mi sedetti e aprii il libro alla pagina assegnata.

Poco dopo.
T:no Michelle, stai sbagliando tutto eh!
Disse con pazienza.

M:non è vero.
T:è sbagliato, non scrivere.
Disse sostandomi il braccio destro.

M:è giusto non ti preoccupare.

Tancredi senza troppa forza mi tirò uno scappellotto in testa.
T:ascoltami!

Incominciai a piangere, ma solo per fargli pena, non mi aveva fatto male.

T:smettila di piangere
Io non finii, anzi proseguii.

T:quindi?
Io non lo ascoltai.

T:bravissima, non puoi uscire per una settima, se continui la punizione si allunga.

Io mi disperai in un pianto più forte per la notizia appena ricevuta.

Tancredi notando che non avevo intenzione di finirla si alzò dalla sedia e mi prese in braccio.

Io mi attaccai subito a lui, mettendo la testa sul suo petto.
T:non piangere
Io tolsi le lacrime e mi calmai.

T:domani non vai a scuola, stai in condizioni pietose.

Disse toccando la mia fronte con la sua mano.

T:scotti, per me c'hai la febbre, dobbiamo provarla.

Tancredi mi portò sul divano e mi fece sdraiare, dandomi un bacio sulla guancia ancora un po bagnata.

Io sorrisi a quel gesto.

Mi provai la febbre.
38 e mezzo. Cazzo.

T:c'hai la febbre disse controllando il termometro e coccolandomi la pancia.

Io tirai su con il naso e lui mi guardò triste.

Poi mi prese nuovamente in braccio e mi portò in camera sua.

Mi fece sdraiare sul letto, dandomi dei baci sulle guance per calmarmi.

Appena appoggiata al letto mi addormentai.

2 ore dopo
Mi svegliai in camera di Tancredi.

T:Mich
Mi disse Tancredi sottovoce.
M:mh
Risposi io con gli occhi chiusi.
T:devi prendere lo sciroppo
M:noo
T:guarda che se non lo prendi la febbre non va via eh

Mi disse severo prendendomi in braccio nonostante le mie dimenazioni.

Mi portò in cucina.

Versó lo sciroppo su un cucchiaio.
Me lo diede in mano.
T:bevilo.
M:noo
Risposi io sulla via di piangere.
T:dai Michi (Mischi non Michi eh) è solo un secondo, lo butti giù ed è passato.

Disse consolandomi, mentre mi metteva i capelli dietro l'orecchio.

Io lo ingoiai tutto d'un sorso.
Feci una smorfia di disgusto.

T:vedi? Tutto passato! Brava
Disse dandomi un bacio sulla guancia.

M:nanna
Dissi aprendo le braccia pre farmi prendere in braccio.

T:arrivo
Disse mettendo nella dispensa lo sciroppo.

Si voltó verso di me sorridendo e mi prese in braccio da sotto il sedere, mi portò nel corridoio.

T:dove vuoi stare?
Mi domandò girando lo sguardo verso di me.

M:con te
Risposi io.
T:bimba
Disse lasciandomi un bacio sulla guancia.

Mi portò in camera sua e mi fece addormentare.

Spazio autrice
RAGA IMPORTANTE! Oggi era una giornata veramente piena.. È un capitolo di schifo! Mi dispiace, domani cerco di farlo più interessante.. Scusatemi..

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