Ora Tocca A Te

1.4K 45 14
                                    

Pov Chanel
Tancredi disse qualcosa nell'orecchio di Michelle.
La posò a terra e senza guardarmi andò via da camera sua, dove eravamo.

T:ora passiamo a te.
Disse facendomi preoccupare.
C:che ho fatto?
T:Mich è stata punita, quindi verrai punita anche tu

Disse facendomi gelare il sangue.
C:ma io non ho fatto null-
T:hai letto il suo diario, dai forza vieni.

Disse sfregandosi le mani sulle ginocchia, facendomi scoppiare a piangere.

C:no perfavore no!
Dissi io dimenandomi, sono rimasta traumatizzata dall'ultima volta.

T:Chanel porco due!
Disse tirandomi per un polso.
C:noo

Dissi io allantanandomi di nuovo.
T:...
Si morse il labbro inferiore guardandomi versare lacrime dagli occhi.

Si alzò dal letto uscendo dalla camera.
L'avevo fatto arrabbiare?

Mi misi sul letto di Michelle a versare oceani da quegli occhi maledetti.

Stavo malissimo, credevo di avere la febbre.
Tancredi intanto non si era ancora fatto vivo.

Passarono 20 minuti, 20 minuti di sofferenza, il mal di testa peggiorava, e anche il mal di pancia.

Decisi di andare in camera di Vale.
Appena entrai si tolse subito le cuffie della play, venendomi vicino preoccupato.

V:oi Chani che hai fatto?
Dissi prendendomi in braccio.
C:h-ho ma-mal di t-testa...

V:ti senti la febbre?
Disse mettendomi una mano sulla calda fronte.

Io annuii a testa bassa.
Vale corse al piano di sotto, per provarmi la febbre.

38 e mezzo.
Sì, avevo la febbre.

Vale mi diede lo sciroppo, non feci i capricci solo perché non volevo che Tancredi lo scoprisse.

Mi riportò al piano superiore, lasciandomi in camera mia, da sola.

Mi sentivo meglio di prima, ma sicuro non meglio di stamattina.

Piansi ancora per molto.
***
Ormai è ora di cena, non voglio mangiare.

La porta di aprì, facendomi perdere un battito al cuore.

Era Lele.
L:oi Chani, non vieni a mangiare?
Disse vedendomi sdraiata sul letto, ormai avevo smesso di piangere.

C:no.. Non ho fame..
L:Tanchee!
T:oii!
L:vie n'attimo!

C:no!
Dissi a Lele, nascondendomi sotto le coperte.

Lele fece una faccia interrogativa, andandosene per l'arrivo di mio fratello.

Sentii dei passi avvicinarsi a me, non potevo vedere dato che ero sotto le lenzuola.

Stavo tremando, non avevo mai provato una sensazione simile prima d'ora.

Tancredi mi tolse le coperte di dosso, facendomi raggomitolare (portare le gambe al petto tipo ahah).

T:Chanel, basta.
Disse prendendomi in braccio.
Provai ad aprire bocca ma..
T:stai zitta, punto e basta.

Disse facendomi ammutolire.
La severità di mio fratello mi colpiva ogni volta di più.

Mi guardava male.
T:hai la febbre?
Disse con tono duro.
C:s-si

Dissi io, impaurita.
T:a quanto?
C:38 e mezzo..
T:cazzo..

Disse lui mettendomi una mano sulla fronte.

Vedevo che era ancora arrabbiato dallo sguardo.

T:stasera dormi in camera mia, guai se fiati.
Disse rigido.
Io ingoiai a vuoto.

T:ora vieni a mangiare, gli altri avranno già finito..

Disse più tranquillo di prima.
Andammo in cucina e mi fece mangiare, ovvio non avevo fame, ma come dice Tancredi meglio tacere.

T:vai in camera mia, arrivo fra un attimo
Disse alzandomi dalla sedia.

Senza dire nulla mi avviai verso la camera di mio fratello.
Mi sdraiai, strano ma vero, avevo sonno.

Sarà perché oggi pomeriggio non ho dormito, come ha detto Tancredi.
Mi addormentai.

Pov Tancredi
Ho appena finito di lavare i piatti.
Sto andando in camera mia.
Chanel già stava dormendo.

Ovviamente Chanel non se le scansata così facilmente, quando le passerà la febbre verrà punita.

Era maleducata.
Sapete perché lo risparmiata?
Mi stava facendo girare i coglioni, perciò avevo paura di farle troppo male.

Il pomeriggio seguente
Chanel non ha più la febbre, era una cosa via e vai.

T:Chanel vai in camera mia
Dissi, in cucina.
C:in braccio

Disse lei stropicciandosi un occhio.
T:no, ci vai a piedi
C:noo
Disse lei saltellando, aggrappandosi ai miei pantaloni.

T:hai sette anni, ne dimostri due quando vai così!
Disse io spostandola.

C:daii
Disse lei attacandosi a me.

Io sospirai guardando il vuoto.
Mi girai, prendendola per un braccio e portandola in camera mia.

Questa volta non risparmio un bel niente.

Appena arrivati in camera mi siedo sul letto e la stendo di me con forza, togliendole subito i pantaloni.

Lei intanto piangeva.
Partii con colpi duri e decisi.
SMAK SMAK SMAK SMAK
SMAK SMAK SMAK SMAK
SMAK SMAK SMAK SMAK
SMAK SMAK SMAK SMAK
SMAK SMAK SMAK SMAK
SMAK SMAK SMAK SMAK
SMAK SMAK SMAK SMAK

C:AAAAA!
Urlò lei, ricevendo altri 5 sculaccioni.

Andai avanti così per 5 minuti buoni.

Alla fine della punizione, la presi da sotto le ascelle,trascinandola, nonostante i capricci, in bagno a mettersi la crema.

Gliela spalmai e la feci asciugare, rimettendole i pantaloni.

Sono ancora arrabbiato?
Si.

Stava ancora piangendo.
T:sento un altro singhiozzo e vedi cosa ti faccio.
Smise all'improvviso di piangere.

La trascinai di nuovo sul letto, mettendola seduta di fianco a me.

Lei si attaccò a me.
La presi a cavalcioni su di me.

T:monella
Le sussurrai io all'orecchio, lasciandole tanti bacini, facendola ridere.

Spazio autrice
Eyoo!✨
Buon Giorno della Memoria, amici!

Follow Your DreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora