Pov Michelle
Tanc era ancora in camera mia e io stavo cercando di spiegargli quel che era successo.M:h-ho p-paura
Dissi continuando a singhiozzare piangendo.
T:oi Michelle, ti devi calmare
Disse tranquillo, notando le mie condizioni.Davide era tutto per me. Mi aiutava sempre, mi strappava un sorriso ogni volta che stavo male. Perché l'aveva fatto? Quel discorso in discoteca era tutto pieno di cazzate. Che persona di merda.
Tanc mi tolse le lacrime dagli occhi, coccolandomi un pochino il viso.
Tanc mi guardò triste.Io, non so come, riuscì a controllare le mie lacrime e gli salti addosso abbracciandolo.
Lui mi strinse a sé, e mi mise a cavalcioni su di lui, così da potermi guardare negli occhi.
T:dimmi che è successo.
M:in questo mese mi stavo frequentando con.. un ragazzoDissi tutto questo mentre continuavo a versare lacrime silenziosamente.
M:io e G-Gaia ieri avevamo deciso di andare in un.. locale.. Per divertirci un po.. Appena siamo entrate...
Continuai a piangere
M:appena siamo entrate.. ho visto che si limonava con una ragazza.. era tutto per me.. ha buttato un cazzi di mese nel bidone..
T:ma.. chi era?
Disse prendendo una mia ciocca di capelli mettendola dietro l'orecchio.Io negai con la testa.
M:non lo conosci
T:almeno dimmi il nome, dai..
M:Davide M-MocciaTanc sgranó gli occhi.
T:tu ti sei frequentata con lui?
Disse incominciando a perdere la pazienza.M:non ti arrabbiare perfavore.
T:ha illuso un sacco di ragazze. Le cose devi chiedermele per un motivo, magari se me lo dicevi, non succedeva questo.M:ma allora perché cazzo mi ha salvato la vita?
T:.. Voleva farti soffrire Michelle.
Io abbassati la testa.T:ma perché non me l'hai detto?
M:ti saresti arrabbiato.
T:beh non vedo motivi di non farloIo lo guardai male.
T:sono arrabbiato.. Se me l'avessi detto non saresti in queste condizioni..Mi disse serio, ma allo stesso tempo triste.
Io abbassai nuovamente, la testa continuando a piangere.T:c'hai fatto sesso?
Io annuii tristemente.
M:solo in discoteca, la notte in cui sono andata fuori.T:che questo ti serva da lezione, che chiedere le cose a me magari ti aiuta Michelle.
Io strizzati gli occhi facendo scendere altre lacrime.
Scesi dalle sue gambe e mi sdraiai a pancia in giù sul letto continuando a piangere rumorosamente.Tanc si alzò e venne difianco a me, coccolandomi il sedere e la schiena.
T:dai basta piangere
Disse dandomi una pacchetta indolore sul sedere.M:aia
Dissi provando a fargli pena.
La vita mi aveva insegnato che :TUTTE LE COSE BELLE FINISCONO.
E purtroppo di cose belle nella mia non ci stanno, quindi le brutte hanno preso possesso di tutto.Tanc mi prese in braccio come una bimba e mi portò in cucina.
Io non spostati la testa dal suo petto.Mi appoggió su una sedia e io nascosi la faccia con le mani.
Erano tutti in salotto perfortuna..
Tanc mi riempì di bacini sulle goti, dove avevo sfregato per togliere le lacrime.
M:scusa
Lui mi coccoló la coscia.
T:stai attenta Mich, tutti sono così ormai. Non ti fidare..Disse dandomi un ulteriore bacio sulla guancia.
Così tolsi le lacrime dalla faccia e mangiammo normalmente.
Strano che Zoe non si fosse chiesta come stavo. Strano che Valerio non si fosse chiesto che avevo. Strano che Diego non gliene sia fregato un cazzo di me.
Le persone di cui non mi devo fidare sono loro.
15:30
Ero in camera mia sul telefono, incazzata con il mondo, tranne che Tanc, era l'unico a cui volevo bene davvero. Anche se stronzo.Sentii la porta aprirsi.
Ma possibile che non si può avere un po di pace in questa casa?Stranamente era Diego.
Venne vicino a me, di fianco al letto.
D:cos'è successo?
Io non risposi, guardai fuori dalla finestra. Volevo ignorarlo.
D:Michelle?
Disse toccandomi la schiena.D:oi
Disse dandomi uno scappellotto.
D:che cazzo ti ho fatto?D:Michelle cazzo. Vuoi che risucceda come l'altra volta?
Io non risposi, avendo comunque paura delle conseguenze.Così Diego mi fece scendere dal letto,prendendo tra le mani il mio volto.
D:o parli o finisci sulle mie ginocchia.
Disse severo, deciso.Io sospirai e debolmente non parlai.
Così lui senza pensarci due volte mi prese da sotto le ascelle, si sedette e mi stese sulle ginocchia.
D:ti do un'ultima possibilità, se non parli ancora comincio a punirti.
Così ormai costretta..
M:ok ok
D:ahh, allora non hai perso la lingua eh?
Disse spiritoso e severo.M:cosa vuoi sapere?
Dissi io annoiata, ma anche in ansia che avrebbe colpito il mio povero sedere.D:perché ieri piangevi?
M:sono stata tradita.
D:cosa?
M:stavo con un ragazzo e mi ha tradita.
Dissi io decisa, mettendo le mani sul mio sedere.D:tu stavi con un ragazzo?
Disse arrabbiato.
M:si.
Risposi io.Diego tolse le mie mani da sopra il mio culo.
D:almeno Tanc lo sapeva?
M:no
D:quindi tu sei stata con un puttaniere senza avvisarci? Sai Michelle che sono pericolosi? Fanno sesso con tutti, e forse ha beccato una ragazza che aveva una malattia che si trasmetteva sessualmente. Se te la trasmessa? Non si torna indietro Michelle. Ora tu stai bene perfortuna, ma devi capire il tuo sbaglio. Quindi verrai punita per 10 minuti.M:10 MINUTI? STAI SCHERZANDO? Sto in pessime condizioni e tu mi vuoi punire? Non ti faccio neanche un po di pena?
D:non è una tortura, sono sculaccioni,non bombe.
Io sospirai e Diego cominciò a colpire il mio culo.
Incominciai a piangere.
Dopo 10 minuti, infiniti.
D:ho finito
Mi alzai subito dalle sue gambe.
Mi venne vicino per abbracciarmi.M:non mi toccare! Coglione!
Diego mi guardò stufo e proprio in quel momento entrò Tanc.Diego uscì.
T:oi, le parole!
Disse dandomi uno schiaffo sul sedere bello forte.Io incominciai a piangere fortemente.
Tanc mi guardò negli occhi e io inglutii rumorosamente.
T:Diego ti ha punita vero?
Io non risposi.Tanc mi prese la mano e la strinse.
T:tranquilla bimba. Non ti faccio niente. Nessuno può farti nulla. Calmati. Respira.Dise togliendomi le lacrime dalle guance.
Io lo abbracciai.
Lui mi prese in braccio.
M:non mi fare niente, ti prego.
T:non ti faccio nulla.Si diresse verso il balcone e uscii.
T:respira
Disse dandomi un bacio sulla guancia.Così io mi calmai con Tanc.
Spazio autrice
Hihihi... 1!1!1!
Vi amo ❤️🌻-1047 parole ❤️.
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Follow Your Dreams
FanfictionMichelle Galli, sedici anni e indole ribelle. Rinchiusa tra le mura di una casa in cui a viverci sono suo fratello e gli amici, che le daranno filo da torcere in molte occasioni. Tra calcio, scuola e disastri, la protagonista si vedrà costretta a cr...