Di Nuovo?

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Pov Michelle
Cazzo, sono in classe da più o meno un'ora e mo la prof sta interrogando su... Ma che ne so io!

Mi sono scordata di studiare e non so neanche l'argomento.
P:allora ragazzi, visto che solo 3 persone non hanno il voto in geografia, decido di interrogare loro. Venite alla cattedra :Galli, **,**.

Io sbuffai e Zoe rise.
P:Massenti ora basta! LEI RIDE OGNI STANTO SECONDO! Vada al posto di **. D'ora in poi non sarete più vicine di banco!

M:ok..
Dissi io talmente costretta che la mia voce era diventata rauca da far paura.

Così mi disse di indicare l'Africa sulla cartina. Per sbaglio indicai la Croazia.
P:mi scusi.. Ma ha studiato? PERCHÉ SE AVESSE STUDIATO NON MI INDICAVA LA CROAZIA AL POSTO DELL'AFRICA!

M:si, ho studiato, ma-
P:niente ma signorina Galli! Ora le faccio qualche domanda. *domanda*

M:ehm.. Allora..
P:allora?
Mi disse severa.

M:ok, non ho studiat-
P:lo sapevo!

Disse sbattendo una mano sulla cattedra come se la sua squadra preferita di calcio avesse vinto la partita.
P:benissimo signorina. Ora le dirò tutti i voti che ha preso con me. 4,3,4,4,3,5,4 e 6 e mezzo, di ieri. Lei si rende conto che è una nullità?

Io sbarrai gli occhi, ridendo e aprendo la bocca.

Tutti i miei compagni si zittirono dalle chiacchiere e dissero alla prof che aveva esagerato.
M:.. Nella vita non voglio diventare come lei..
Sussurrai io ai miei compagni, che finirono per ridere più forte che mai.

P:AL POSTO! E QUESTA VOLTA SI BECCA UN 2!
Io incominciai a ridere per non piangere.

Andai al mio posto e parlai con il mio nuovo vicino di banco.

DRIIIIIIIN
Finalmente! Erano state 5 ore di inferno! Però sarà l'inferno anche a casa. Porca puttana ma perché non mi sto zitta, perché non studio, perché non sono la classica ragazza che tutti amano?

Z:amo ho veramente tanta paura per te.
M:credo che i ragazzi mi puniranno uno ad uno. Ma perché io sono così?

Z:perchè tu sei perfetta così.
Io sorrisi e le mandai un bacio volante e lei incominciò a ridere.

A casa
Erano tutti nelle proprie stanze.
Ognuno nella sua camera.
Z:cazzo amo, io ti aspetto in salotto.
M:ma porca troia va.

Andai in camera di Tancredi tremando.
Tancredi era seduto sul suo letto con i piedi che toccavano in terra.

Io lo guardai con uno sguardo magnanimo ma lui scosse la testa come per dire di no.

Mi prese in mezzo alle sue gambe.
T:verrai punita da tutti.
M:..
Io sospirai e i miei occhi tremarono.
T:facciamo 5 minuti a testa.

Detto questo io annuii senza speranze e Tanc mi prese sulle sue ginocchia, e incominciò a sculacciarmi.

Porco cane se ci da forte!
Erano una più forte dell'altra.

M:aaaa
Sussurrai io facendo un gemito,beccandomi un ulteriore sculaccione.

Dopo 5 minuti
T:bene, ho finito, vai in camera di Diego.
Disse facendomi scendere dalle sue gambe.

Io senza guardarlo in faccia andai in camera di Diego, che senza dire nulla, mi prese sulle sue ginocchia ed incominciò a battere schiaffi sul mio culo.

Lo sentivo già bruciare. Tancredi e Diego sono quelli che mettono più forza negli sculaccioni, invece gli altri fanno quello che deveno fare senza aggiungere nulla.

Dopo 5 minuti, di sofferenza.
D:finito, vai da Gian.

Andai da Gian, anche a lui senza degnarlo di uno sguardo.

G:ciao Mich, vieni qua.
Io avevo gli occhi che erano lucidissimi.
Gian mi prese sulle sue ginocchia incominciando a sculacciare il mio sedere.

Ovvio non ci dava forte come Diego e Tanc, ma il sedere già bruciava quindi faceva lo stesso effetto.
Credo che per un mese io non potrò più sedermi.

Dopo 5 minuti, ormai infiniti.
Incominciai a piangere, non resisteva più.
G:vai da Vale, Lele ti risparmia.
Io senza rispondere andai da Valerio.

Era incazzato con me? Non mi ha rivolto parola prima di mettermi sulle sue ginocchia e sculacciarmi per altri 5 minuti.

Alla fine mi prese dai fianchi e mi mise a cavalcioni su di lui.
Mi coccoló la faccia, io facendo una smorfia mi allontanai.

V:hai paura?
Io annuii indifesa.

Vale mi prese in braccio nonostante le mie dimenazioni.
Mi portò in camera mia, lasciandomi un bacio sulla guancia, poi uscì, come gli avevo chiesto io.

Però mi ricordai che Zoe mi aspettava in salotto, perciò uscii dalla mia stanza, controllando che per il corridoio non passasse nessuno e corsi da lei.

Z:amooo
Corse verso di me abbracciandomi.
Z:com'è andata?
M:hanno fatto tutti 5 minuti tranne Lele che mi ha risparmiato.
Z:mi dispiace, sono dei coglioni.
M:puoi dirlo forte, non li degneró ne di uno sguardo ne di una parola. Non me ne frega se mi ripuniscono, devono capire che io non sono un giocattolo.

Z:e c'hai ragione amó
Io sorrisi e andai in camera di Lele.

Appena arrivata gli corsi incontro e lui mi prese in braccio coccolandomi.
L:non ti farei mai del male piccola mia.
M:ti voglio bene.

L:anche io bimba!
Dissi da bimbo e risi da bimba.

Così dopo un po di coccole tornai in camera mia, probabilmente non mangerò stasera.

Spazio autrice
Scusatemi del capitolo un pochino più corto!
❤️

-855 parole.

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