La Ragazza E La Farfalla

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Pov Michelle
Ero distrutta, sia fisicamente che moralmente.
Da poco mi ero riuscita a sedere in terra con la schiena appoggiata al muro, per reggirmi dritta.

Non volevo parlare con nessuno dei suoi stupidi amici, ma soprattutto con volevo parlare con lui, mio fratello.
Se la mia vita terminasse in questo preciso istante pensavo che tutti sarebbero stati sollevati.

Non mi sarei mai immaginata Tancredi, Diego o Valerio a piangere a causa della mia morte, e questo mi fa pensare che per loro sono solo un cazzo di peso.

Stavo lacrimando a raffica, non riuscivo a smettere, il mio sogno in quel momento sarebbe stato urlare a squarcia gola, per buttare fuori tutto quello che tengo dentro da mesi, tutto quello che non ho mai potuto rivelare a nessuno.

Mi sentivo uno schifo, un intule schifo.
Non consideravo più "famiglia" questa casa, ma le mie migliori amiche e Ryan.

Avevo il desiderio di andare sul ponte e lanciarmi giù, per poi trovarmi al paradiso per vedere di nuovo i miei genitori. Ma sono sicura che avrei fatto uno sbaglio, tra poco faccio i 17 anni, perciò mi rimane solo 1 anno e poi posso andarmene, posso seguire i miei sogni, posso vivere una vita felice, come quella che vorrei.

A proposito del mio compleanno, tra 3 giorni compirò 17 anni, finalmente..
Mi ricordavo che da piccola mi immaginavo il mio diciasettesimo una favola, passato insieme ai miei genitori e alle persone a cui volevo bene. E invece, è tutto andato in cenere, i miei genitori mi guardano da lassù, mentre i miei coinquilini non si ricorderanno manco il mio compleanno, anche se sapevo che non mi avrebbero fatto comunque nulla.

15 marzo 2004, è nato un errore, ovvero io. I miei genitori mi ebbero concepito a luglio, durante una vacanza speciale, solo loro due. Ero di segno zodiacale pesci, vivevo nel mio mondo e la mia frase speciale era:"goditi il momento, non ne avrai mai un altro".

Questa frase l'avevo letta in un libro, che però non ricordavo il titolo.
Immersa nei miei pensieri belli e brutti sentii suonare al campanello di casa, probabilmente era arrivato il cibo o il postino.

Sentii la voce di Diego pronunciare un <ciao Cecia!>.
Chi era Cecia? una loro amica di cui io non sapevo l'esistenza? probabile.

Lei rispose con un "ciao" euforico, solo dalla voce mi stava simpatica.
Non volevo scendere per non vedere in faccia quel rimbambito di mio fratello, perciò non potevo vederle il volto.

Passarono pochi minuti e sentii Zoe e Marta salutare l'ospite. Si conoscevano già, ma allora io dove vivevo? ho passato l'intera infanzia con Zoe e lei non mi ha mai detto che aveva fatto amicizia con quella ragazza? Bah.

Sentii anche dei passi sulle scale, il che mi fecero gelare le vene, dato che ero l'unica al piano di sopra.
Erano piccoli passi, e anche molto veloci.
Ero sicura fosse Chanel, sentivo che i passi erano troppo leggeri per uno dei ragazzi.

Questa figura misteriosa bussò alla mia porta, sussurrando un "vuoi venire giù?".
Era Agnese, la sorellina di Marta.
M:no
Risposi secca e fredda io.

A:c'è Cecilia, è un'amica di tuo fratello, non vuoi conoscerla?
Disse lei provocandomi.
M:ho detto di no, vattene

Sì, si può notare che non mi stava molto simpatica, ma facevo finta di volerle bene quando ero con Gianmarco, dato che lui era il fidanzato di Marta.

Il culo mi bruciava e la testa mi stava esplodendo, mentre ero sudata e piangevo, situazione peggiore non poteva esserci.

Decisi di uscire nel mio balcone, a prendere un po' d'aria.
Mi appoggiai alle robuste assi di legno bianche messe per non farmi cadere dal terrazzo(non ricordo come si chiamano lol).

Respirai profondamente, la gente dalle strade bagnate di acqua piovana mi vedeva benissimo, siccome avevo come vista il retro di un ristorante affollato.

Pensavano sicuramente che io fossi pazza, probabilmente come tutto il resto della popolazione di Milano.

Non potevo neanche sentire come stavano i miei veri amici, perché Tancredi mi aveva preso il telefono.

Ritornai in camera mia, lasciando le porta a finestra (?) aperte per far cambiare l'aria.

Mi stesi sul letto, ovviamente a pancia in giù a causa delle frustate ricevute nel pomeriggio.
Che noia, non c'era nessun divertimento senza telefono.

Chiusi gli occhi, l'unica cosa che potevo fare per far diminuire il mal di testa era dormire.
Mi mancava ricevere i grattini prima della nanna, ricevere un abbraccio vero, ricevere un bacio della buonanotte..

Un po' di tempo dopo aprii gli occhi, non riuscivo ad addormentarmi.
Notai che una presenza entrò in camera mia dal balcone, guardai meglio.

Era una bellissima farfalla, che si appoggiò lentamente sulla mia scrivania, per poi spiccare di nuovo il volo e percorre la mia stanza.

Mi si illuminarono gli occhi, scesi velocemente dal letto e chiusi le finestre, per evitare che uscisse.

Volevo avere un'amica? Eccola, lei era perfetta.
Allunagai il braccio verso di lei, mettendo la mano come la metterebbe sposa per farsela baciare dallo sposo.

Lei si mise delicatamente sopra la mia mano, lasciandomi a bocca aperta.
Ero così felice che manco mi resi conto che la porta della mia camera era stata aperta con la chiave di scorta e una persona era entrata lentamente in camera mia.

X:ciao, piacere Cecilia, tu devi essere Michelle, no?

Mi girai di scatto.
Era una ragazza alta, mi superava di un bel po' sulla statura. Aveva un magnifico sorriso, gli occhi marroni e i capelli castano-biondo.

M:s-sì, sono io, piacere
Dissi sorridendole, per fortuna poco prima avevo tolto le lacrime dalle guance.

C:che bella!
Disse lei osservando la mia farfalla.
Io annuii.
Aveva le ali viola e il corpicino nero, era stupenda.

M:sei amica di mio fratello?
Le chiesi curiosa io.
C:sì..ora devo andare.. ci vediamo dopo!
Disse lei indicando il piano di sotto perché Zoe l'aveva chiamata.

Lasciò la porta aperta, il che mi fece salire molta rabbia.
Non andai a chiuderla per paura che la farfalla riprendesse a volare, perché se no mi sarebbe scappata.

Le farfalle avevano 24h di vita, perciò se la chiudevo dentro un barattolo faceva la stessa fine che avrebbe fatto al di fuori della mia stanza.

Presi un barattolo di vetro con il suo tappo, per poi far "cadere" la farfalla al suo interno, chiudendo poi il barattolo, nella speranza che non uscisse.

Dei passi invasero la mia privacy, facendomi voltare di colpo.

Spazio autrice
HIHIHI.. Chi sarà questa presenza nella camera della protagonista?
Scusate il ritardo❤️

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