Aiutami

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Pov Michelle
Avevo optato per una felpa grigia con dei quadri neri e dei semplici jeans, i miei amati jeans.

Per uscire con Ryan non dovevo farmi bella, dovevo semplicemente essere me stessa, come mi diceva sempre lui.

Scesi al piano di sotto e corsi verso la porta d'ingresso, perché ormai il corridoio era stato controllato abbastanza.

Aprii la porta e uscii di casa con la massima fretta, ero anche in ritardo, Ryan mi aveva scritto nel messaggio per le 16,e già erano le 16:05.

Corsi con tutto il fiato a dispozione nei polmoni verso il Duomo, non molto lontano da casa di mio fratello.

R:ciao!
Disse lui tenendomi per i fianchi, notando che non mi reggevo molto in piedi.

M:c-ciao..
Dissi io ricomponendomi.
R:tutto bene?
Io annuii, avevo corso per 2 km almeno.

Mi portò in un bar, anzi in quel bar.

Nel bar dove colui che mi aveva illuso si era rivelato traditore, facendo rompere il mio cuore di cristallo in mille pezzi.

Questo posto mi ricorda ancora lui, Davide, la discoteca, la prova di suicidio, il perdono, Alessia..
Ho vissuto delle cose che anche fra 50 anni non dimenticherò.

M:senti..io ordino una cioccolata calda!
Dissi io sfregando le mani tra di loro cercando di scaldarle, nonostante la neve al di fuori del posto.

Non avevo neanche indossato la giacca, mi sentivo rinchiusa, non riuscivo ad esprimere le mie emozioni, così a febbrai
febbraio, in pieno inverno con la neve e il gelo, sono uscita solo in felpa.

R:sei sicura di non stare male? Sei tutta rossa..
Disse lui mettendo il dorso della sua mano sulla mia fronte.

M:ehm.. Vedrai che con la cioccolata calda mi scaldo!
Dissi io aspettando con ansia che il cameriere porti il mio ordine al tavolo dove io e Ryan ci eravamo accomodati.

**
Era sera, ero in camera mia, sul mio letto, da sola, con la porta chiusa a chiave.

Stavo pensando, non ad una cosa precisa ma a quello che era successo nel pomeriggio appena passato.

*inizio flashback*
La mia cioccolata calda era appena arrivata al tavolo.
Ryan incroció le sue dita con le mie, avvicinando il suo naso al mio.
Sentii qualcosa allo stomaco, probabilmente erano le farfalle.
Fece toccare lievemente le nostre labbra.
Era per la seconda volta, la seconda e bellissima volta.
Adoro le sue labbra soffici, accoglienti, ed efficaci dato la sensazione che mi trasmettevano.
Non vedevo l'ora che me lo chiedesse.
*fine flashback*

L:vieni a mangiare, bimba?
Io scossi la testa sdraiandomi sul letto.
L:perché?
M:non ho fame
Dissi io chiudendo gli occhi.
Si avvicinò a me, dolcemente, con il sorriso stampato in volto e con passi lenti.

L:almeno vieni a farmi compagnia? Stai in braccio se vuoi..
Disse allargando le braccia.
Così, io, senza pensarci sú due volte, mi scaraventati nel suo petto, facendomi prendere da sotto il sedere da Lele.

Mi portò dagli altri.
In cucina c'era solo Diego, con me e Lele.
D:Mich dai scendi..
Disse Diego vedendo che non avevo intenzione di scendere dalle comode braccia di Lele.

Scossi nuovamente la testa, cosa alquanto strana, ve?
D:Michel-
L:un attimo, bro! Glielo dico io..
Disse a Diego, facendogli capire che anche lui era contro la sua stupida ed inutile idea.

Tra le braccia di Lele mi sentivo protetta, sentivo che una bolla mi stava intorno, per evitare che nessuno mi facesse del male.

Le mi guardava negli occhi, mentre io negavo con la testa.
L:bimba
Disse facendomi sorridere, un sorriso un po' imbarazzato dato la sua dolcezza accattivante.

M:vado in stanza
Dissi scendendo dalle sue braccia, per poi lasciarli un bacio sulla guancia, che ricambió.

Andai nella mia camera.
Non sapevo cosa fare, dato che Tancredi mi aveva ritirato il telefono e messo in punizione.

<cazzo, se mi scopre sono fottuta>dissi io bisbigliando, tra me e me.
C:chi?
Disse Chanel sbucando dalla porta, facendomi cagare addosso.

M:vattene
Dissi io chiudendo gli occhi per non perdere la pazienza.
C:chi non ti dovrebbe scoprire, Michelle?
Disse incrociando le braccia.

M:Tanc!
Chiamai Tancredi, in preda al panico, in quel momento era l'unica cosa che ricordavo di quelle che mi aveva ripetuto mio fratello.

Tancredi arrivò in camera mia.
T:dimmi
Disse avvicinandosi a me,che stavo sul letto.
Indicai con gli occhi Chanel, la quale era ancora lì a braccia conserte.

Tancredi si voltó, guardando Chanel.
T:Chanel vieni via
Disse lui esortandola ad uscire, ma lei negò.
T:non ti ho dato la possibilità di scegliere, ho detto esci da qua
Lei negò di nuovo, sciogliendo le braccia.

La prese per un braccio, portandola in camera sua.

Finalmente una volta che mi aveva aiutato, ma purtroppo Chanel sa qualcosa di importante.

Tancredi, dopo aver messo Chanel non so dove, riarrivó da me.
Si avvicinò, guardandomi negli occhi,coccolandomi la coscia destra.

Fece incrociare le nostre dita, la cosa mi ricordó Ryan.
Io sorrisi, lui pure.
Si alzò dalla mia altezza e si sedette vicino a me, lasciandomi un bacio sul collo.

Mi misi a cavalcioni su di lui,allacciando le braccia al suo collo e stringendomi forte a esso.

Disegnò forme circolari immaginarie sulla mia schiena.

Appoggiai la testa al suo petto, chiudendo gli occhi, facendomi cullare tra le sue braccia forti.

T:stai male?
Io annuii, avevo mal di testa, un forte mal di testa, con anche la nausea.

T:cosa ti senti?
Disse preoccupandosi di me per la prima volta in tutta la sua vita.

M:mal di testa e nausea
Dissi io riaprendo gli occhi.
T:mh, ok
Disse pensando se potevo avere la febbre con quegli effetti.

Si alzò, sempre con me in braccio, andando in cucina.
T:nel caso provati la febbre
Disse abbassandomi la spalluccia della maglietta, per poi mettermi il termometro sotto l'ascella.

Era gelido, perciò rabbrividii.
M:ma per quanto?
T:5 minuti
Disse lui facendomi i grattini in testa.

T:cosa ti ha fatto prima Chanel?
M:...

Spazio autrice
Ciao a tutti.
Mi scuso con tutto il cuore per non avere aggiornato in questi giorni, ma non ho ne idee ne tempo.
Consigliatemi come fare continuare la storia!


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