Guardai An chiudere il suo armadietto mentre io aprivo il mio.
-Sono in ritardo! Come al solito. Ci vediamo dopo Jess- corse via con i libri direttamente tra le braccia come fossero neonati.
Risi e presi il libro di francese.
-Ciao- un fiato caldo mi sfiorò il collo.
Sobbalzai e il grosso volume ricadde nell'armadietto con un tonfo metallizzato.
-Ian!- lo ammonii guardandolo.
Cercai di trattenere un sorriso davanti al suo e mi presi il labbro tra i denti per impedire alle labbra di incurvarsi.
Lui piegò la testa di lato con aria di scuse. Scossi la mia e riuscii a mettere il libro in cartella, dopodiché chiusi l'anta e mi girai.
-Buongiorno raggio di sole-
Alzai un sopracciglio guardandolo male. Mi sta prendendo in giro.
-La tua bellezza mi acceca oggi- continuò.-Le tue parole mi lusingano mio prode, ma non vorrei mai rovinare i tuoi meravigliosi occhi. Chiudili e non rimanere accecato- incrociai le braccia con tono cantilenante.
Sorrise e chiuse gli occhi mentre io sorridevo apertamente ora che non poteva vedermi. Strinse le palpebre che se qualcosa gli desse fastidio.
-Che succede?- gli chiesi ridendo.
-Ci sei ancora tu-
La risata mi morì in gola sostituita da un gonfiore al cuore. Riaprì gli occhi e mi persi in quelle iridi marroni. Tutto mio.
-Perché sorridi?-
Mi morsi il labbro più forte e scossi la testa. Si avvicinò ancora di più fino a schiacciarmi contro il metallo degli armadietti.
-Dimmelo- sussurrò sulle mie labbra.
-Stavo pensando che sei mio- dissi con un sorriso malvagio.
-E posso fare di te quello che voglio-
Lui gemette e spinse i fianchi contro di me.
-Non vedo l'ora piccola- mi baciò con foga stringendomi la nuca per evitare che la mia testa colpisse il muro. Gli presi i bicipiti e lo attirai a me. Le nostre lingue erano intrecciate e i respiri si rincorrevano per prendere aria uno dall'altro.
Si staccò da me e mi guardò con occhi ardenti.
-In camera. Ora-
-Ian.. ho lezione- protestai.
Mi circondò con le braccia e spinse il mio bacino contro il suo per farmi sentire il suo desiderio. Inspirai bruscamente.
-Sono un ottimo insegnante di chimica-
Chiusi gli occhi buttando la testa all'indietro e lui cominciò a baciarmi il collo.
-Ian siamo in corridoio- lo allontanai arrossendo.
Lui sorrise.
-Mi piace quand arrossici-
Sbuffai.
-Che importa Jess? Ora tutti devono sapere che sei mia- lo disse in un tono molto serio.
Alzai un sopracciglio.
-Tu non hai problemi! Sono io che dovrei dire qualcosina a tutte le ragazze che non ti staccano gli occhi di dosso- socchiusi le palpebre.
Lui sorrise.
-Guardale come stai guardando me ora e scapperanno a gambe levate-
-È il mio intento Jons-
Si corrucciò.

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Breathe
Teen FictionCiò che è mio mi appartiene e non sono disposto a condividerlo con nessuno. Non sono disposto a condividerti con nessuno intesi? Quindi quando premerò le mie labbra sulle tue sarai mia. Mia e di nessun'altro