JESS POV
Ero distesa sul mio letto da quasi tre ore ormai ma non avevo davvero la forza di alzarmi. An e Mike erano andati a mangiare lasciandomi sola con i pensieri che mi bruciavano la mente.
La porta sbatté e io chiusi gli occhi per non vedere nessuno.
-Jess?- la voce di An era quasi un sussurro.
Non risposi.
-So che sei sveglia-
Aprii gli occhi e la guardai.
-Che c'è?- chiesi sbuffando prima di accorgermi della sua espressione.
-An tutto bene?- mi misi seduta.
Un sorriso nervoso si fece largo sulle sue labbra.
-Sì.. ehm.. dobbiamo dirti una cosa..-
Mi guardai intorno.
-Dobbiamo?-
La mia amica andò ad aprire l'uscio ed entro Mike. Si guardarono con un gesto d'intesa e mi si avvicinò sedendosi davanti a me.
-Così mi spaventate- i miei occhi corsero dal viso di Mike a quello di An e viceversa.
-Jess..- cominciò Mike.
-Dobbiamo parlare del orfanotrofio-
-No- lo interruppi subito.
-Ho già detto che lunedì ci sarò. Non scapperò se è questo che temete-
Scosse la testa. An era ancora vicina alla porta.
-Ascoltami. C'è la possibilità di non andare- Mi guardò.
-Ma non ti piacerà-
Quando capii il vero senso delle sue parole spalancai gli occhi.
-Potremmo.. non dover tornare là?- il cuore mi batteva a mille mentre la speranza correva nelle vene.
-Sì.. Ian ci ha offerto di andare a vivere in casa sua. Suo cugino Ashton ci lascerà il posto e andrà a dormire dai suoi genitori. È una casa bellissima. Ci sono due camere con i letti matrimoniali, tanto spazio per tutti, è in una zona carina di periferia e.. sono solo due settimane Jess..-
Rimasi interdetta a quelle parole. Ian voleva aiutare me?!
-Cosa?!- pensai di essermi persa un passaggio.
-È l'unica soluzione. O Ian o l'orfanotrofio-
An si sedette al mio fianco.
Per quanto quella non fosse l'idea migliore per risolvere i nostri casini, era l'unica che avevamo e avrei fatto di tutto per evitare di tornare in quel posto.
Il mio petto si alzava e abbassava velocemente e la mano della mia migliore amica si posò sulla mia.
Un sorriso si aprì sul mio volto.
-Grazie- sussurai.
-Non devi rin..- provò a dire Mike.
-Grazie- dissi più forte stringendolo. Poi mi girai e abbracciai An.
-Grazie ragazzi grazie- se avessi saputo come fare avrei pianto a quella notizia.
-Devi ringraziare Ian- dissero.
-È in camera?- chiesi.
Mike annuì.
-Sta preparando la valigia-
Annuii senza sicurezza ma dovevo farlo. Mi alzai e raggiunsi la porta velocemente. Misi una mano sulla maniglia e mi voltai. Poi scoppiai a ridere.

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Breathe
Genç KurguCiò che è mio mi appartiene e non sono disposto a condividerlo con nessuno. Non sono disposto a condividerti con nessuno intesi? Quindi quando premerò le mie labbra sulle tue sarai mia. Mia e di nessun'altro