Chapter 28

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La mattina dopo scesi le scale e andai in cucina a fare colazione. Era inutile continuare a fingersi malati e in più mi serviva assolutamente una doccia.

-Buongiorno Jess! Come ti senti?- mi chiese An seduta a tavola con una tazza di caffè appoggiata davanti.

-Bene, penso di esser guarita del tutto- risposi azionando la caffettiera.

-Sono contenta, che vuoi fare oggi?- spostò gli occhi sul liquido marrone.

-Non saprei. Per ora voglio solo riposare e magari andare nello studio- mi sedetti di fronte a lei.

-Ti piace molto quella stanza- sorrise.

Sorrisi anche io.

-Non sai quanto. Ash è stato molto gentile-

-Lo penso anche io. È davvero un ragazzo simpatico-

Annuii.

Lei esitò a parlare e la guardai con un sopracciglio alzato.

-An- le dissi con tono di rimprovero.

-Mm.. Ti sei sentita con.. mmm.. Drew?- chiese torturandosi le mani.

Rimasi a bocca aperta.

-In realtà sì. Abbiamo messaggiato un paio di giorni fa- prima che Ian diventasse geloso e mi divorasse mandandomi in estasi. Scossi la testa per scacciare tutto.

-Oh bene e cosa vi siete detti?- curiosò.

-Abbiamo parlato di scuola e di quello che sta facendo- alzai le spalle. 

Lei incrociò le braccia appoggiandosi allo schienale.

-Ok- sorrise.

-An non mi piace- sbuffai.

-Beh a me starebbe bene lui- quel "lui" non era messo a caso.

Alzai gli occhi al cielo.

-An ti prego. Lasciami riposare- scherzai.

-Tranquilla non dico più nulla. Sta sera Ian esce con dei suoi amici e visto che stai bene io e Mike pensavamo di andare fuori a cena, ti unisci a noi?-

Mi ero bloccata alla parola "Ian" e tutto d'un colpo mi tornarono in mente le immagini della notte.

-No. Andate voi, in questi giorni ti sei presa solo cura di me- dissi alzandomi e versandomi il caffè.

-Davvero?-

-Davvero- risposi decisa.

Rimasi ferma davanti al bancone che pochi giorni prima aveva visto me e Ian baciarci e toccarci come una coppia di sposini.

-Tutto bene?- sentii la voce di An lontana.

Lui aveva visto. Aveva visto in che condizioni mi riducevano gli incubi. Ora lui sapeva una parte in più e questo non andava per niente bene.

-Jess?- sentii la mano della mia amica posarsi sulla schiena.

-Sì scusa, tutto bene. Stavo solo pensando- dissi con un sorriso tirato.

-Se vuoi sta sera non usciamo-

-No! No cioè.. uscite, ne avete bisogno- trangugiai il caffè e risposi la tazza nel lavello.

-Vado su- informai più me stessa che An.

-Ok. Tra un po' vengo a vedere come stai-

-Davvero non ce n'è bisogno, sto bene- cercai di convincerla guardandola.

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