IAN POV
Mi sedetti sul letto con la testa fra le mani. Ashley se ne era andata da circa dieci minuti e per quanto strano fosse, non aveva fatto scenate quando avevo rifiutato il suo numero di telefono e le avevo chiesto di uscire. Si era limitata ad un "Sai dove trovarmi se hai ancora bisogno di me" e aveva chiuso la porta a testa alta.
Al college pensavano tutti che io "sfruttassi" le donne, ma si sbagliavano, io non obbligavo nessuna a venire a letto con me e tantomeno facevo promesse di un futuro insieme. Se ci stavi bene, altrimenti "avanti il prossimo" come si suoleva dire.
Ashley probabilemente la pensava come me e mi pentii di non aver accettato il suo numero: l'avrei di certo richiamata.
Niente legami, solo piacere. Ecco cosa volevo.
Avevo capito che l'amore non faceva per me tanto tempo prima, quando i miei genitori mi avevano buttato fuori di casa e avevo cominciato a vivere con mio cugino Ashton in una casetta di periferia.
Allora avevo sedici anni e lui diciotto, vivere da soli erano un sogno e un incubo insieme: potevamo fare quello che volevamo ma l'affitto e le bollette erano salate e mentre lui lavorava come apprendista, io cominciai a lavorare come camerieri in un bar del quartiere. Con il buono stipendio, le grosse mance procurate dalle ragazze abituali e un piccolo aiuto da parte di sua madre per gli studi, io e Ash ce la cavammo bene riuscendo anche a mettere qualche spicciolo da parte.
Si prese cura di me come un fratello fin dall'inizio: il primo anno fu una vera merda. Non riuscivo ad accettate che i miei non mi volessero più nelle loro vite e che mi avessero abbandonato, più volte mi ritrovai a piangere cercando di respirare e con il passare del tempo cominciai ad odiare la gente, fino a non provare più sentimenti. Seppellii l'amore, dimenticandolo in fondo al cuore e non so come mio cugino e mia zia siano riusciti a starmi vicino e persino a consolarmi.
Un giorno Ash era entrato nella mia stanza e aveva urlato:
-Forza cugino, alza quella cosa tonda che ti trovi in fondo alla schiena chiamata culo e vieni con me a sbronzarti un po'. Il mondo gira e la vita è una merda quindi tantovale morire da stronzi che piangendo per due di loro!-
Devo tutto a loro, sono la mia famiglia e considero mia zia Claire una madre e zio Ben un padre. Loro mi hanno risollevato e insegnato ad andare avanti, con l'aiuto di Ash sono riuscito a continuare la mia vita da studente senza perdermi nulla: le sbronze, le sigarette, le feste... Tutto grazie ad una famiglia che non era la mia, ma che mi aveva accolto sotto la sua ala come un neonato.
Fu quando seppi che Amanda e Simon Jons si erano trasferiti in America che promisi a me stesso di non amare più nessuno.
Sospirai scacciando dalla mente i pensieri e i ricordi dolorosi e andando invece a fare una doccia.
Avevo saltato le prime due ore e decisi che almeno per quel giorno avrei marinato tutti i corsi. Sarei uscito di camera solo per andare in mensa a mangiare, non avevo voglia di vedere nessuno ed ero stanco dopo l'ora passata con Ashley.
Uscii dalla doccia e mi legai un asciugamano in vita tornando in camera, presi un cambio dall'armadio e rimasi immobile davanti al mio letto: il profumo della ragazza era ancora incastrato tra le coperte e decisi quindi di toglierle prima di lasciarmi andare sul materasso. Mi concentrai sul soffitto e le macchie di umidità che lo ricoprivano, le gocce d'acqua scendevano dai miei capelli bagnandomi il cuscino e le spalle, ma poco mi importava. I miei occhi seguirono una crepa nel muro mentre ripensavo ancora una volta all'ora precedente: ero andato a letto con Ashley per dimenticare Jessica, ottenendo il risultato opposto. Per tutto il tempo non avevo fatto altro che pensare a lei e ad immaginarla sotto di me mentre gemeva, ma i capelli biondi della ragazza e i suoi occhi azzurri non avevano niente a che vedere con la misteriosa bellezza di Jessica.

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Breathe
Novela JuvenilCiò che è mio mi appartiene e non sono disposto a condividerlo con nessuno. Non sono disposto a condividerti con nessuno intesi? Quindi quando premerò le mie labbra sulle tue sarai mia. Mia e di nessun'altro