Chapter 3

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La mensa era davvero enorme: tavoli e sedie erano ammucchiati in grande quantità al centro della sala e gli studenti affamati cominciavano a prendere posto o a mettersi in fila per il pasto.

Il mio stomaco si arrotolò su se stesso al solo profumo che veniva dalle cucine e la fame era completamente scomparsa dopo le lezioni. Non mangiavo tanto nemmeno all'orfanotrofio, quindi decisi di passare oltre sgranocchiando la mela che mi ero procurata durante il cambio d'ora precedente. Percorsi veloce il corridoio diretta alle scale dando un'occhiata al giardino soleggiato. Mi fermai sul primo gradino e lo ridiscesi vedendo Mike seduto sotto un albero fuori dalla porta. Lo raggiunsi e mi sedetti vicino a lui sorridendogli.

-Non hai fame?- gli chiesi.

-Non tanta.- rispose guardandomi

-Tu invece non mangi da quando ci siamo conosciuti a quanto pare. Cos'è segui una dieta perenne?- indicò il mio piccolo pranzo con un gesto della testa.

Risi e diedi un'altro morso prima di passare la mela a Mike che accettò volentieri.

-Sai che non mangio tanto.-

Alzò le spalle e continuò a mangiare.

-Sono nella squadra di football.- mi informò.

-Grande! Hai già incontrato gli altri?-

-No dopodomani ho allenamento- fece una pausa per fissarmi.

-qui le cose cambieranno.-

Disse serio. Lo guardai ma lui fece di tutto per non incontrare il mio sguardo.

-Lo so- risposi in un sospiro appoggiandomi all'indietro sulle braccia.

-E allora cosa c'è che non va?- Lui sapeva, era inutile mentire.

Chiusi gli occhi e inspirai profondamente.

-Io non..- espirai rialzando le palpebre.

-Jess qui potrai dimenticare tutto. Goderti la vita. Lasciarti alle spalle quello...-

-Lo so- lo interruppi secca serrando pugni e mascella.

-È solo che..è tutto così diverso Mike..io non..riesco a dimenticare.- mi strofinai la faccia con le mani e lo guardai.

-Io sono felice di essere finalmente fuori da lì ma.. è l'unica casa che abbia mai avuto e.. non.. non riesco.. anche se vorrei.. con tutto il cuore- la testa mi ricadde sulla spalla del mio migliore amico che mi abbracciò forte.

-Lo so Jess.-

Ci fu una piccola pausa prima che virassi verso un argomento più leggero.. almeno per me.

-Con An allora? Come va?- lo guardai trattenendo un sorriso.

-Annie?! Cosa c'entra lei adesso?!- disse lui grattandosi la nuca.

-Ma dai Mike!- risi dandogli una spinta sulla spalla e facendolo piegare di poco verso destra.

-Non ti vuoi confidare con la tua migliore amica?- cantilenai. Sbuffò ma un sorriso gli illuminò il volto.

Risi ancora di più mentre diventava rosso.

-Smettila Jess- il suo tono era un avvertimento giocoso.

-Altrimenti?- dissi senza riuscire a smettere.

-Altrimenti ti darò un vero motivo per ridere.. ma non ti piacerà.- mi prese per i fianchi e cominciò a farmi il solletico.

-No no no Mike ti prego!- risi sdraiandomi a terra con lui sopra che continuava a muovere le mani sulla mia pancia e i miei fianchi. Mi faceva male lo stomaco e le lacrime minacciavano di scendere dai miei occhi per le troppe risate. Dopo avermela fatta pagare Michael si fermò e si appoggiò a peso morto su di me ridendo sulla mia spalla.

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