Chapter 64

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JESS POV
Venerdì arrivò in un lampo e mi ritrovai catapultata in mezzo ai vestiti di Sam.
-Provati questo!-
-No davvero, posso mettere i miei..- provò a tirarsi indietro An che ricevette un'occhiataccia.
-Non dubitare di me- le porse nuovamente la gruccia.
-E va bene- si arrese prendendola e andando in bagno.
-Tu Helen devi assolutamente mettere il vestito verde smeraldo che hai comprato al mare!- la indicò euforica.
-Noo Sam l'ho comprato con Thomas- si lamentó allungando la O e distogliendo lo sguardo.
-Devi fregartene amica mia, o andrai in giro nuda visto che lo portavi a fare shopping con te ogni volta- alzò un sopracciglio.
-Non è vero...-
-Ah no?- continuò imperterrita.
La sua povera compagna di stanza sbuffò stendendosi sul letto.
-Hai vinto-
Sam era davvero brava a convincere la gente. Già me la immaginavo a vendere materassi ad acqua su un canale di televendite.
Deglutii quando mi guardò con un sorriso diabolico.
-È il tuo turno Jess!-
-Evviva- dissi ironica.
-Cambierai opinione quando ti mostrerò cosa ho in serbo per te- rise prendendo un vestito dall'armadio.
Sbarrai leggermente gli occhi e un sorriso enorme mi apparve sul viso.
-A-ha! Sapevo ti sarebbe piaciuto!- disse vittoriosa alzando il pugno libero al cielo.
Mi avvicinai prendolo in mano e toccando le piccolissime pietre.
-Sam è meraviglioso-
-Lo so. E se a me non andasse piccolo lo indosserei tutte le sere!-
Continuai a guardare il pizzo che circondava la parte sotto il seno.
Risi incredula.
-Oh Sam è fantastico grazie!-
-Di nulla. Tu e An avete una corporatura diversa dalla mia e quei vestiti non mi vanno più bene o mi stanno davvero male- rise.
-Potete tenerli-
-Non so davvero come ringraziarti. Ogni volta che entro in questa camera mi regali qualcosa..- dissi sentendomi un po' in colpa.
-Oh Jess non devi preoccuparti. Mi fai solo un favore-
Sorrisi debolmente.
-Facciamo così. Una sera mi offri da bere per ripagarmi va bene?-
-Andata. Quest'estate ci faremo una bevuta come si deve tutte insieme!-
Ridemmo e ci fermammo solo quando An fece la sua apparizione.
-Wow- dissi guardandola.
-Già. Davvero un grandissimo spaventoso wow- mi fece eco Helen.
-Sei una bomba sexy tesoro!- urlò Sam.
An arrossì lasciandosi andare a una risatina.
-Lo pensate davvero?-
Era splendida in quel vestito bordeaux. Le arrivava a metà coscia, uno scollo a cuore le fasciava perfettamente il seno e la linea stretta abbracciava il suo corpo esile.
-Sei stupenda- mi avvicinai e le feci fare un giro su se stessa.
-Sì An quel vestito sembra disegnato su di te- disse Sam.
Lei sorrise e si guardò allo specchio.
-Mike se la farà sotto appena ti vedrà- cominciò Helen e tutte la seguimmo annuendo. Compresa An.
-Vado a provarmi il mio- mi chiusi la porta alle spalle.
Il vestito era nero, lungo come quello di An, lo scollo quadrato con le spalline e sotto il seno una linea di pizzo che faceva intravedere la pelle, accompagnata da delle piccolissime pietre bianche e nere. Lo indossai sperando di non sminuirlo ed uscii un po' in imbarazzo con quell'abito troppo bello per me.
Un fischio di approvazione mi arrivò dritto al cuore alleggerendomi.
-Perfetta- disse Helen.
-Non vedo l'ora di vedere la faccia di Ian!- rise Sam prendendomi la mano e trascinandomi davanti allo specchio.
Rimasi incantata a guardare le pietre luccicare nel riflesso e mi stupii della ragazza che le indossava. Da quando stavo con Ian mi sentivo più bella, mi vedevo anche cambiata in meglio e questa cosa mi fece sorridere come un ebete.
-Sta attenta a non rovinarlo quando te lo strapperà di dosso- fece una smorfia Sam aggiustando la gonna.
Risi e la ringraziai di cuore per quello che stava facendo per me.
-Legati i capelli in una coda alta- mi tirò su la chioma castana e la fermò con un elastico.
-Hai ragione, sta meglio- annuii.
-Certo che ho ragione- gesticolò allontanandosi per recuperare il suo vestito.
-Sei bellissima- mi sussurrò An.
-Anche tu- le sorrisi e ci guardammo insieme nello specchio.
Chi avrebbe mai detto che due ragazze dell'orfanotrofio di Glasgow si sarebbero ritrovate a Londra, felici, con due nuove amiche, pronte per andare ad una festa e far impazzire i loro ragazzi?
E chi avrebbe immaginato che io, Jessica Packwood, avrei trovato Ian? Il ragazzo problematico e misterioso che mi avrebbe salvata?
Io no di certo.
-Helen sei pronta?!- urlò Sam.
-Sono quasi le sei e mezzo!-
Guardammo Helen uscire dal bagno nel suo abito lungo fino ai piedi e ne rimasi stupefatta. Il verde del vestito richiamava quello dei suoi occhi e i capelli neri incorniciavano la pelle chiara.
-Sì!- urlò Sam.
-Sei magnifica-
-Stupenda- la seguimmo a ruota.
-Grazie..- rispose un po' a disagio mettendosi una ciocca dietro l'orecchio.
-Okay ragazze. Ora che voi sembrate delle modelle, aiutate me a diventarlo!- urlò Sam e scoppiammo a ridere cominciando a prendere vestiti a caso dal suo armadio.
-Questo è quello che avevo pensato- alzò la gruccia che aveva in mano.
La stoffa blu era semplice sul davanti, la scollatura quasi inesistente ma aveva un profondo scollo sulla schiena contornato da picolissimi disegni bianchi che gli dava un po' di luce.
-Mi piace- dissi sedendomi sul letto.
-Sì provatelo- concordarono le altre.
Sam sparì dietro la porta del bagno e noi ci stendemmo sul materasso.
-Sono distrutta e la serata deve ancora iniziare- disse Helen sbadigliando.
-Anche io- chiusi per un attimo gli occhi.
-Andiamo ragazze! Non sarà così male- rise An.
Annuii poco convinta e immaginai che Helen stesse facendo la stessa cosa.
Pochi minuti dopo sentimmo la porta riaprirsi ci tirammo su per trovare una Sam favolosa nel suo abito.
-Così si fa ragazza!- alzai il pugno al cielo.
-Drew sverrà a vederti così- si alzò An per metterle a posto un bordo del vestito.
-Questa sarà la nostra grande serata- si alzò anche Helen e io la imitai.
-Sì ragazze. Questa sera ci divertiremo- disse Sam con un sorrisino.
Ridemmo facendo un abbraccio di gruppo poi presi il mio cellulare e ci scattammo una foto, vestite di tutto punto e scalze. Quello sarebbe stato un altro dei ricordi più belli che avrei avuto.
-Cazzo è tardissimo!- disse An guardando l'orologio che segnava quasi le sette e un quarto.
-Va bene allora questo è il piano- ci stringemmo intorno a Sam.
-Ci troviamo alle otto in mensa vestite comode, ceniamo e andiamo alla partita. Prima che chiunque ci possa fermare corriamo in camera a cambiarci e poi faremo il nostro ingresso trionfale-
-Perfetto- sorrisi.
-Ci vediamo dopo- corse fuori An e io la seguii a ruota.
Entrammo in camera in fretta mettendo i vestiti ben piegati sul letto e mentre lei faceva la doccia io presi le mie fidate converse dall'armadio. Erano di Dana e me le aveva regalate quando se ne era andata.
-Libero!- An mi risvegliò dal mio stato di trance e mi catapultai in bagno lasciando una scia di vestiti dietro di me.
-Sono quasi le sette e quaranta Jess!- corse fuori a cambiarsi.
Mi lavai i capelli e depilai il corpo velocemente, poi uscii e infilai mutande e reggiseno di pizzo neri, tenendo i capelli in un turbante sopra la testa che mi sbilanciava mentre mi fiondavo di nuovo in camera.
An riprese possesso del bagno scambiandoci i posti e si asciugò i capelli mentre io mi buttavo addosso una felpa e dei jeans rattoppati.
-Dove hai messo le mie scarpe?!- urlai per farmi sentire.
-Non ne avrai bisogno questa sera- mi rispose.
Guardai male i tacchi che erano spuntati davanti al mio letto e mi girai verso An quando spense il phon per iniziare a truccarsi.
-Almeno per la partita lasciamele- la pregai.
Per la festa era impossibile convincerla quindi evitai direttamente l'argomento.
-Va bene- sbuffò.
-Sotto il mio letto-
Le agguantai e le infilai, mi asciugai i capelli e misi matita, mascara e anche una riga sottile di eyeliner per cambiare.
-Stai bene- si complimentò la mia amica mentre scendevamo le scale.
-Grazie- sorrisi raggiungendo Sam ed Helen.
***
Arrivammo alla partita appena in tempo. Drew e Thomas erano già in campo mentre Ian era stato arruolato come riserva in panchina per quella sera visto che mancava un giocatore.
-Potrebbe tornare a giocare- disse Sam riferendosi al mio ragazzo che era concentrato sul campo.
-Quando ha smesso?- non mi aveva mai detto di aver giocato nella squadra un tempo.
-Tre anni fa ha deciso di dedicarsi solo alla palestra e di non giocare più. Giocava dai tempi delle elementari forse si è semplicemente stancato- alzò le spalle.
Annuii e immaginai un piccolo Ian rincorrere un pallone, mentre i suoi genitori in tribuna lo applaudivano e lo incitavano a fare goal. Probabilmente era per quello che aveva smesso. I numeri mi davano ragione.
La partita fu abbastanza noiosa, finì in parità sullo zero a zero. Siccome poi era una specie di amichevole durò solo un'ora e mezza. Nessun giocatore si fece male e così Ian non fu obbligato ad entrare in campo. Helen non aveva smesso di fissare Thomas, che da quando l'aveva vista non era più riuscito a concentrarsi e aveva sbagliato molti passaggi finendo in panchina alla fine del primo tempo.
-Pronte ragazze?- rise Sam.
-Certo- battei il cinque alla mia migliore amica.
Scorsi Ian andare verso gli spogliatoi e gli feci l'occhiolino mimandogli che ci saremmo visti dopo, dopodiché raggiunsi le altre tre incamminandoci verso le nostre camere.
-Venite a bussarci quando siete pronte- disse An.
-A dopo- ci salutarono proseguendo lungo il corridoio.
Infilammo i vestiti e ci preparammo con calma. Il mio cuore prese a battere forte pensando alla reazione di Ian.
-Mi aiuti con la cerniera?- chiesi.
-Certo-
Quando fummo entrambe pronte An mi porse i tacchi e li accettai malvolentieri.
-Sono quelli di Natale?- li alzai all'altezza dei miei occhi.
-Sì. Quelli che non volevi portare via con te- alzò gli occhi al cielo mettendosi i suoi.
Fui felice di averli in quel momento. An aveva ragione.
-Grazie- li indossai.
-Se non ci fossi io le uniche scarpe che avresti preso dall'orfanotrofio sarebbero state quelle- indicò le All Star sfondate.
-Sono le mie preferite- mi finsi offesa.
-Sisi- mi liquidò con un gesto della mano pettinandosi i capelli.
Legai i miei in una coda alta come mi aveva detto Sam e ridefinii il trucco per evitare che svanisse.
-Pronta- dissi facendo un giro su me stessa e sfiorando le pietre luccicanti.
-Anch'io- An si mise al mio fianco.
In quel momento bussarono alla porta e quando la aprimmo ci trovammo davanti una Sam e una Helen tirate al massimo e splendide.
-Wow! Stasera faremo scintille!- disse Sam prendendoci a braccetto.
Così scendemmo le scale in quattro attaccate e sorridenti, ridendo pensando alle facce delle nostre prede. I tacchi battevano i nostri passi rimbombando nell'edificio vuoto.
-Si va in scena- disse An ed uscimmo in giardino dove la musica era già alta.
Intorno alla piscina erano stati disposti i soliti tavolini, il bar era stato preso d'assalto e c'era gente in pista nonostante fosse appena iniziata la festa.
Ci staccammo ed entrammo tra la calca tenendo il ritmo con la testa e muovendoci per trovare i ragazzi.
-Eccoli!- disse Helen indicando il gruppo di Ian, Drew, Mike, Thomas e Ty che parlavano seduti ad un tavolino.
Ci scambiammo uno sguardo d'intesa e ci avviammo verso di loro insieme. Il primo a vederci fu Ty, che non sapendo chi guardare si limitò a sbarrare la bocca e passando gli occhi su ognuna di noi. Mi sentii in imbarazzo ma mantenni la mia facciata.
Quando anche gli altri si voltarono mi parve che il tempo si fosse fermato.
Thomas abbassò le spalle e guardò Helen con tanto di quell'amore che se fossi stata in lei lo avrei perdonato all'istante qualunque cosa avesse fatto.
Drew spalancò gli occhi e si passò una mano sulla fronte portandosi i capelli indietro in un gesto teso, mentre l'altra mano si nascose nella tasca dei pantaloni quasi a frenare l'impulso di toccare Sam.
Mike si perse guardando An. Lo vidi concentrarsi unicamente su di lei, come se il resto del mondo non esistesse più, e sorrise vedendola arrossire.
E Ian. Dio Ian. Quando incontrai i suoi occhi lo vidi completamente disarmato. Mi parve che le sue pupille si dilatassero mentre faceva scorrere lo sguardo su tutto il mio corpo mandandomi scariche elettriche.
Poi si riprese e respirò dal naso, come a volersi trattenere.
-Ragazze siete... favolose- disse Ty ancora incredulo schiarendosi la voce.
Ringraziammo gurdandoci a vicenda, poi dopo un attimo di imbarazzo fu Drew a rompere il silenzio.
-Beh.. chi vuole qualcosa da bere?- poverino mi faceva un po' pena vederlo così in difficoltà.
I maschi alzarono tutti la mano all'istante e io risi seguita dalle altre.
-Ti accompagno. Così faremo meglio- si offrì Sam con nonchalance e sparirono tra la folla. Con lei ovviamente davanti per fargli notare lo scollo.
An ed Helen si fecero spalla a vicenda davanti ai loro ragazzi che tenevano le distante ancora scioccati.
Io mi avvicinai ad Ian e piegai la testa guardandolo con un sorrisetto.
-Ciao- lo salutai tranquilla.
Mi rifilò un'occhiata selvaggia.
-Hai perso la voce?- continuai a stuzzicarlo.
-È più una ritirata-
-Oh davvero?-
-Non giocare Jessica- ringhiò.
-Mmmm e io che avevo voglia di passare un po' di tempo con il mio ragazzo- gli accarezzai la camicia sul petto.
-Mi sto trattenendo-
Vidi un lampo nei suoi occhi.
-Da cosa Ian?- dissi innocente.
-Dal prenderti qui davanti a tutti. Sei fottutamente sexy- si avvicinò alle mie labbra.
Mi allontanai.
-Questa sera voglio divertirmi- alzai un sopracciglio.
-Ti assicuro che ci divertiremo molto insieme- disse provocandomi una scarica di brividi.
Si avvicinò pericolosamente facendomi perdere la concentrazione.
-Vieni con me- mi fece passare un dito sul braccio.
Scossi la testa.
-Stiamo qua fino alle due-
Gemette.
-Sono le undici Jess. Non ce la faccio-
-Dovrai resistere-
-L'una-
-L'una e mezzo-
Mi fulminò con lo sguardo ma si arrese.
-Va bene- si avvicinò al mio orecchio.
-Ma poi ti scoperò così forte che pagherai per avermi fatto aspettare tanto- poi mi baciò senza darmi il tempo di respirare.
Mise una mano sul fondo della mia schiena avvicinandomi a lui e mi premetti più forte sul suo corpo.
Quando ci staccammo boccheggiai.
-Forse è davvero troppo undici e mezzo-
Lui sorrise vittorioso ma in quel momento tornarono Sam e Drew con dei bicchierini da shot e una bottiglia di tequila.
-Che abbia inizio la festa!- urlò Sam alzando la bottiglia.
Risi e mi staccai da Ian per avvicinarmi alle ragazze ma lui mi tirò per un braccio.
-Non bere troppo. Ti voglio lucida per dopo-
Strinsi gli occhi sfidandolo.
-E chi mi dice che non sarai tu quello ubriaco?-
Lui sorrise e io ne approfittai per prendere due shottini e gliene passai uno.
-Alle ragazze!- alzò il suo Ty.
Alzammo tutti il nostro bicchierino e lo buttammo giù in un sorso.
-Vi va di ballare?- chiese An staccandosi veloce da Mike.
La seguimmo in pista mentre i ragazzi rimasero al tavolo con la bottiglia.
-Guai a voi se la finite- li additò Helen e loro alzarono le mani in segno di resa.
Ci infiltrammo tra i corpi appiccicati e cominciammo a muovere i fianchi a ritmo di musica ondeggiando pericolosamente sui tacchi.
Partì un ritmo veloce e tutte insieme alzammo le mani al cielo buttando indietro la testa e ridendo.
-Adoro questa canzone!- urlò Sam.
Tutte la seguimmo battendo mani e fianchi tra di noi.
Un ragazzo arrivò dietro ad An che repentina se lo scrollò di dosso avvicinandosi a me e cominciammo a ballare insieme. Quattro canzoni dopo tornammo al tavolo per un secondo giro di alcool, un leggero strato di sudore ci imperlava la pelle e fui contenta di avere i capelli legati.
-Non ne hai ancora abbastanza?- mi chiese Ian quando mi sedetti su di lui
-È appena iniziata- sorrisi.
-Sono le undici e mezzo. Tra due ore esatte ti porto via-
Risi e accettai il bicchiere che Sam mi porgeva, mandai giù e il liquido mi bruciò la gola.
-Mi ecciti con questo vestito- mi baciò una spalla.
-Mi fa venire in mente tante cose..- passò al collo.
Gemetti e decisi di fuggire a quell'attacco.
-Giochi sporco-
-Come te-
Mi voltai verso la pista facendo segno anche alle altre ragazze di seguirmi e loro accettarono ben volentieri. Questa era la nostra serata, i ragazzi avrebbero dovuto sudare per averci.
-Li abbiamo fatti impazzire!- rise Helen buttando le mani in aria a tempo.
-Avete visto la faccia di Ian quando ha visto Jess?!- rise An.
-Mike con te invece?!- la ripresi.
-E Drew non riusciva a tenere le mani a posto!- indicai Sam.
-Thomas ti ha guardata come se fossi una regina- passò la palla ad Helen che sorrise con gli occhi un po' vitrei. Era già un po' sbronza così come An.
Ballammo anche un lento facendo coppia tra noi, io e Sam ancora abbastanza sane, mentre le altre due ridevano e si appoggiavano l'una all'altra per non cadere.
Rimanemmo in pista per un bel po' e invece di tornare al tavolo prendemmo da bere al bar. Ci sedemmo sugli sgabelli per riposare i piedi e ricordai perché odiavo i tacchi.
-Senti Sam.. questa sera hai intenzione di combinare qualcosa con Drew?- chiesi leggera.
Lei prese un sorso del suo Jack Daniels prima di scuotere la testa.
-Un bacio lo voglio. Ma per la casa base deve aspettare ancora un po'. Voglio lavorarmelo- rise maligna.
Risi anch'io prima di buttare giù la vodka.
-Allora ehm.. pensi che Helen invece..-
-Oh si è questione di minuti prima che Thomas ce la rubi-
-Quindi...- guardai An appoggiata al bancone con il suo bicchiere d'acqua.
-Non è che potresti prendere An a dormire da te per questa notte?- buttai fuori.
Lei sputacchiò quello che stava bevendo e io le picchiettai la schiena mentre tossiva.
-Wow Jess dritta al punto- rise.
Annuii arrossendo.
-Va bene, mi devi un favore- mi strizzò l'occhio.
Sorrisi felice e la ringraziai prima di finire lo shot.
-Torniamo in pista?-
A metà della seconda canzone da quando avevamo ripreso, un gruppo di ragazzi si mise a ballare con noi, erano tutti ubriachi e cercavano di stare in piedi più che ballare. Ognuno di loro prese di mira una di noi, a me toccò un biondo che continuava ad agitare la mano in aria cercando di attirare la mia attenzione.
Appena uno si avvicinò un po' troppo ad Helen apparve Thomas al suo fianco, così si materializzano anche Mike e Drew e Ian mi circondò i fianchi da dietro.
-Ciao- risi.
-Sono venuto a difenderti. Non posso lasciarti sola che qualcuno cerca di portarti via da me-
Sbuffai e mi strusciai su di lui.
-Manca un quarto d'ora piccola- mi passò il naso dietro l'orecchio.
Spinsi il sedere contro il suo cavallo e gemette stringendomi di più.
-Non dovevi farlo bambolina- mi strizzò il sedere e io chiusi gli occhi buttando la testa sulla sua spalla.
Quando li riaprii Helen e Thomas si stavano mangiando la faccia mentre Sam e An ballavano aggrappate alle spalle dei loro cavalieri.
Mi girai verso Ian e lo baciai con foga perdendomi nel suo sapore. Poi continuai ballare contro di lui, strusciandomi e spingendo le mani su e giù lungo il suo corpo. Mi piantò le mani nei fianchi cercando di fermarmi ma tra l'alcool e la musica ero più determinata che mai.
Lo baciai ancora e ancora guadagnandomi dei morsi sulle labbra a segnare la sua impazienza. Quando ci staccammo guardò l'orologio.
-Un minuto- sorrise.
Guardai Sam che mi fece segno di aver capito e la ringraziai ancora. Feci solo in tempo a muovere la mano verso An e Mike prima di venire trascinata verso la scuola.

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