Chapter 20

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Il giorno dopo Ian ci propose una visita a Londra. Non la periferia, non il viale dove c'era il college, bensì proprio il centro della Capitale inglese! Avremmo visto il Big Ben, il London Eye, la torre di Londra, Buckingham Palace, il London Bridge! Una visita per tutti i posti che saremmo riusciti a raggiungere quel giorno.

Mi girai la cartina tra le mani più volte prima di trovare il senso esatto.

-Di là- dissi indicando una strada che, secondo il disegno, doveva portarci dritti dritti davanti alla torre di Londra.

Ci incaminammo tra i negozi sfarzosi e le persone in giacca e cravatta, rimanendo a bocca aperta davanti a tanta bellezza.

Londra è una di quelle città in cui vale la pena passarci almeno una volta nella vita. Dovrebbe diventare un obbligo per evitare che la gente si perda lo spettacolo: come per i cristiani è obbligatorio andare almeno una volta nella vita al Vaticano e per gli islamici alla Mecca. Per tutti l'obbligo dovrebbe essere Londra.

Fu come tornare bambini. Io e An correvamo da una parte all'altra del viale appoggiandoci alle vetrine e lasciando le ditate sui vetri così lucidati da sembrare inesistenti.

Arrivammo davanti alla torre mezz'ora dopo a causa delle nostre continue soste e con non poche lamentele da parte dei ragazzi.

-Dai se continuiamo di questo passo non vedremo nemmeno un quarto della città- disse Mike.

An gli baciò la guancia.

-Ma quando mi ricapita di poggiare i piedi su questo asfalto, davanti a queste vetrine tesoro?!-

Mike sospirò ma alla fine si arrese davanti alla sorriso della sua ragazza.

Entrammo nella Torre di Londra e guardammo dalle finestre i corvi neri nel guardino. Si diceva che a questi sette uccelli fosse stata tagliata una parte delle ali per evitare che prendessero il volo e uscissero dalle mura, provocando così il declino del regno.

Queste cose me le insegnò Ian passo dopo passo e per la prima volta mi dimostrò le sue conoscenze in fatto di storia. Ci sapeva davvero fare e pendevo dalle sue labbra ogni minuto che passava.

-Sì dice anche che qui furono richiusi due principini, bambini eredi al trono dopo la morte del padre, ma che sfortunatamente si scontrarono con lo zio assetato di potere. Li rinchiuse nella Torre di Londra per ereditare il trono ed essere sicuro che nessuno li avrebbe mai ritrovati-

Rabbrividii immaginando i poveri bambini. La storia rendeva le mura della stanza inquietanti e spaventose.

Uscimmo un'ora dopo recandoci all'orologio più famoso del mondo.

Feci qualche foto con il cellulare. Il Big Ben davanti a me, io e An sotto si esso, io, An e Mike sotto di esso e infine tutti e quattro con dietro il Big Ben.

Guardai quello che sarebbe stato di certo uno dei ricordi più belli ed infilai il telefono in tasca al sicuro.

-Andiamo a mangiare?- chiese Mike.

Anuimmo e ci avviammo verso un pub. Mangiammo un panino e una coca a testa mentre discutevano su dove andare nel pomeriggio.

-Io vorrei andare da Harrods!- esclamò An.

-Oh..no- sospirò Mike.

-Che c'è?!- chiese lei innocente.

-Shopping- spiegai io.

-Shopping!- urlò lei elettrizzata alzando le braccia.

Alcune persone dai tavoli vicini ci guardarono.

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