Chapter 50

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-Penso di doverti insegnare alcune cose- Mi sussurrò all'orecchio con la voce roca.

Annuii più volte togliendogli la maglia.

-Sei impaziente Jessica. L'ultima volta deve esserti piaciuta molto- sorrise compiaciuto.

Ripensai a sole poche ore prima nel laboratorio e sorrisi baciandolo sul collo.
Mmm il suo sapore.

Lui rise sommessamente spingendomi sul materasso e bloccandomi i gomiti ai lati della testa.

-Ho intenzione di rivendicare il mio possesso-

Un fremito mi percorse lungo tutto il corpo.

-Devi capire a chi appartieni-

Gemetti sentendo il cuore battere all'impazzata.

Mi piantò le mani sulle cosce e risalì lentamente accarezzandomi le natiche, i fianchi e tirando su la felpa. Mi ricordai di non aver niente a eccezione del reggiseno, sotto di essa nel momento in cui le sue mani mi accarezzarono la pancia continuando la loro scalata. Passò i palmi sopra le coppe ma non si fermò come avrei sperato. Alzai le braccia per aiutarlo e lui fece scorrere il tessuto fino ai gomiti per poi fermarsi. Avevo la felpa sulla faccia e mi bloccava i gomiti tenendoli di fianco alla testa.

-Ian..- protestai dimenandomi.

Mi liberò la testa lasciando le felpa sotto al collo e legata ai gomiti.

Se avessi continuato a muovermi mi sarei liberata in fretta ed era proprio mia intenzione non permettergli di giocare sporco.

-Shh..- Mi baciò la pelle proprio sopra la cintura dei jeans e ricominciò lo stesso percorso delle mani con la bocca. Mi paralizzai sentendo la sua lingua infiltrarsi nel mio ombelico e cominciai ad ansimare. 
IAN POV

La mia bocca era insaziabile e la voglia del suo corpo aumentava ogni volta che sentivo un suo respiro irregolare. Le mie mani accarezzavano la pelle liscia della sua pancia, dei suoi fianchi, le piccole onde provocate dalle costole.

-Ian..- Il suono del mio nome uscito da quelle labbra perfette aveva sempre avuto uno strano effetto.. così sensuale, dolce, sexy..

Non aveva fottutamente idea dell'effetto che aveva su di me ogni singola parte di lei, dalla voce al modo di camminare, dal tocco delle sue mani alla sensazione della sua pelle sotto di me.

Accarezzai con il naso il ferretto sotto i suoi seni e la sentii gemere inarcando la schiena. Dio quel suono... volevo sentirlo sempre, volevo farla godere, volevo che fosse felice.

-Non ti toccherò finché non lo avrai detto-

La sentii lamentarsi e contorcersi.

-Tutto quello che vuoi- ansimò.

Sorrisi e baciai il suo mento alzato.

-Sei mia. Solo mia-

-Sai che è così-

Mi allontanai mantenendo sulle mani tutto il corpo e senza toccare più il suo. Gemette in disapprovazione e mosse le braccia intrappolate nella felpa. Mi guardò corrucciata e chiuse gli occhi a fessura. Alzai un angolo della bocca.

Si prese il labbro tra i denti attirando il mio sguardo.

Mi passai la lingua sulle labbra attirando il suo.

Continua lotta per dominare. Tra noi sarebbe sempre stato così. Ma non le avrei permesso di averla vinta su di me.

-Al diavolo- si liberò della felpa con un movimento che non credevo possibile e mi premette le mani sulla nuca.

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