IAN POV
Il ventuno marzo. Primo giorno di primavera. Primo giorno di sole, fiori e buon umore.Guardo fuori dalla finestra e le nuvole mi salutano. Sembrano prendermi in giro coprendo l'enorme palla di luce, che si intravede solo di tanto in tanto. Sbuffo e scendo dal letto.
-Buongiorno tesoro. Dormito bene?-
-Sì mamma- rispondo stropicciandomi gli occhi.
-Dai vieni che ti ho preparato la colazione-
Mi illumino all'istante e corro verso la tavola. Fette biscottate, pancake, uova, bacon e wüstel. Sorrido sornione e guardo la mamma in attesa. Lei ride.Mi svegliai e mi guardai intorno. Nella stanza solo buio e silenzio. Doveva essere ancora molto presto, la sveglia suonava verso le sette. Guardai l'orologio che segnava le sei e tre quarti. Sbuffai e mi girai dall'altra parte tirandomi le coperte sotto il mento. Era da tanto che non sognavo mia madre e sinceramente non volevo che accadesse più. Una volta le dovevo aver voluto bene. In fondo non era male: era una donna come le altre, forse più bella, o forse io la vedevo così perché era la mia mamma.
Mi girai di nuovo, sull'altro fianco infastidito dai miei pensieri.
Claire era come una madre per me. Claire mi aveva salvato. A lei dovevo tutto. Dio erano passati solo due anni ma sembrava una vita. Come tutto può cambiare in un arco di tempo così breve lo si capisce soltanto quando si è in prima persona.
Chiusi gli occhi e mi resi conto che mancavano soltanto due giorni alla partenza. Due giorni alle vacanze e due giorni a stare unicamente e totalmente con Jess.
Che pensieri da ragazzina.Sorrisi e mi immaginai i nostri sei giorni di puro relax insieme. La porterò a Londra ovviamente, per il resto troverò qualcosa da far fare a Mike e An così da stare solo con la mia ragazza. Certo sarebbe stato più semplice se Stone non avesse combinato tutto quel casino, ma da quel che avevo capito era assai pentito e forse quella poteva essere la sua unica chance per riconquistare il cuore della sua dolce metà.
Devo ricordarmi di stare più lontano da Amber. Il suo femminismo mi sta contagiando veramente troppo.La sveglia suonò strappandomi dal mio dormiveglia. Presi il telefono e la spensi risprofondando la testa nel cuscino.
Due giorni e mi sarei svegliato accanto a Jess.
JESS POV-Cominciamo la lezione ragazzi forza-
Guardai il telefono per scrivere la data. Primo aprile. Mmm giorno degli scherzi e delle risate. Mi morsi il labbro pensando a uno scherzo da fare a Ian.
C'erano infinite possibilità. Avevo l'imbarazzo della scelta.
Stai attenta alla lezione stupida.Giusto.
Presi qualche appunto sul quaderno soffermandomi ogni tanto a mettere appunto un piano. I minuti passavano lenti e io contavo anche i secondi degli ultimi due giorni. Fremevo all'idea di tornare a casa di Ian. Sorrisi mentre la penna continuava a scrivere le parole dettate dal professore.
Quando la campanella suonò fui contenta di vedere una buona pagina scritta. E in matematica basta recuperi. Sospirai di sollievo sperandolo seriamente ed uscii dalla classe quasi saltellando. Forse era per il sole, evento quasi innaturale, o per il fatto che mancassero due giorni alle vacanze, ma il mio umore non era mai stato tanto ottimo. Raggiunsi l'aula di biologia insieme ad An, entrammo e occupammo l'ultima fila a lato.

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Breathe
Genç KurguCiò che è mio mi appartiene e non sono disposto a condividerlo con nessuno. Non sono disposto a condividerti con nessuno intesi? Quindi quando premerò le mie labbra sulle tue sarai mia. Mia e di nessun'altro