-Tu sei cosa?- chiese a mezza voce.
-Orfana Ian- mi circondai la pancia con le braccia come a farmi da scudo dalla fiammata che bruciava dentro di me.
-Io non...- fece un passo verso di me, ma mi allontanai.
-Jess cazzo non volevo... non sapevo che...-
Scossi la testa con un sorriso amaro.
-Adesso devo andare- dissi in fretta.
-Jess no aspetta- fece qualche passo allungando una mano verso di me.
-Non toccarmi Ian...- Girai la testa stringendo la presa sui miei fianchi.
Volevo rifugiarmi nelle sue braccia, sentirmi protetta, ma non potevo. Non con lui. Sapeva già troppo ed era pericoloso.
-Jess...-
-Non dirlo a nessuno ti prego- dissi guardandolo dritto negli occhi.
Lui annuì.
Distolsi lo sguardo annuendo a mia volta.
-Puoi darmi la mia chiave ora?- chiesi con l'unico filo di voce che mi era rimasto.
-No- disse serio.
Un'altra fitta scosse il mio corpo già straziato.
-Non te ne andrai ora Jessica. Maledizione ho appena iniziato a conoscerti e tu vuoi scappare da me. Non so perché tu voglia andartene ma sai che c'è?! non te lo permetterò. Non ora-
Sospirai mordendomi troppo forte il labbro inferiore e facendo rimanere il segno dei denti nella carne.
Frustrazione, rabbia, angoscia mi solleticavano sotto la pelle, ma dovevo resistere all'impulso di crollare sul pavimento davanti ad Ian.
-Jessica?-
Non lo guardai nemmeno. Vedeva che stavo male, eppure non mi permetteva di andarmene da quella maledetta stanza. Volevo nello stesso tempo ucciderlo e baciarlo. Valuta l'idea di poggiare le labbra alle sue e poi di colpirlo con la lampada alla mia destra, ma i miei piani da serial killer furono interrotti dalla sua voce.
-Ti prego parlami-
-Cosa dovrei dirti Ian?!- lo accusai facendo scivolare le braccia ai lati del corpo.
-Come è successo?- Fece un altro passo verso di me.
I ricordi mi passarono davanti in un flash confuso e doloroso.
-Non ne voglio parlare- dissi stremata.
-Ian fammi andare via- piegai la testa sconfitta dalla sola presenza di quel ragazzo davanti a me.
-No Jessica- mi prese per i fianchi e mi avvicinò a lui stringendomi tra le sue braccia.
Mi irrigidii all'istante. Le mie braccia erano piegate tra i nostri petti e persi il comando del respiro mentre sentivo il cuore di Ian battere più veloce.
Piegò la testa nell'incavo del mio collo appoggiandoci la fronte mentre con la mano mi accarezzava la schiena cercando di rilassarmi. E così feci. Mi abbandonai al calore del suo corpo accarezzando i suoi capelli con le mani e permettendogli di aumentare il contatto fra noi.
Mi dimenticai dei ricordi e del dolore per un attimo. Mi sentivo bene, protetta e chiusi gli occhi godendomi quelle sensazioni.
-Jess io...-
La porta si aprì sbattendo e mi sciolsi di scatto dall'abbraccio tornando a posizionare le mani intorno alla mia vita.
Il gelo mi invase mentre guardavo Mike.

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Breathe
Teen FictionCiò che è mio mi appartiene e non sono disposto a condividerlo con nessuno. Non sono disposto a condividerti con nessuno intesi? Quindi quando premerò le mie labbra sulle tue sarai mia. Mia e di nessun'altro