Inaspettato.

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« Eva, sei 51kg, ti rendi conto? »
Sbuffai sentendo la voce del dottore che era entrato 10 minuti prima che la flebo finisse, Ciro era uscito dalla camera per rispondere urgentemente al cellulare.
« E c'è un l'altra cosa che devo dirti.. »
Girai lo sguardo al dottore e annuì guardandolo.

« Sei incinta Eva, di 3 settimane..
non te ne sei accorta? »

Per un istante sentì qualcosa di pesante sul mio petto, non era possibile, due giorni fa avevo il ciclo, ecco perché mi tirai subito dal busto.
« Dottore ho avuto il ciclo due giorni fa.. cioè ho iniziato ad avere macchie e ho pensato che sicuramente era l'inizio.. ma che dice..?  »
Avevo davvero un caos nella mente.
« Il sangue che lei ha visto è il rischio d'aborto, quindi per favore stia a riposo.. perché la probabilità di perdere questo bimbo è altissima.. lei è troppo debole e il bambino troppo piccolo. Quindi mi raccomando, riposo e le scrivo ciò che deve prendere, dopo passa per l'entrata le do tutto. Può uscire dalla camera »
Non risposi, mi limitai a dire un "Grazie", mi tirai su sistemandomi dopo che l'infermeria mi tolse la flebo.
Uscì dalla camera e poté sentire Ciro quasi urlare: " Ma c sfaccim nun sapit fa nu cazz, io sto facendo una cosa importante nun Stong alla SPA. " ecco, era ancora più complicata la cosa, come l'avrebbe presa?

« Oh amo.. novità ? » si accorse della mia presenza perché staccò subito il suo cellulare e si avvicinò a me.
« ti devo dire una cosa.. »
« E dic.. amo cre? Mi fai preoccupare.. »
« E solo che.. non so come la prendi.. »
« Amo come la devo prendere, dici.. »
Restai a guardarlo per qualche istante e poi spostai lo sguardo alla mio ventre.
« Amo.. si incint? »
Lo guardai e annuì soltanto pochi minuti dopo cercando di decifrare il suo sguardo, che era impossibile da decifrare.
Allungò la mano sul mio ventre piatto e accarezzò appena quest'ultimo con la sua mano destra.
« Ca dint sta figlim.. »
Annuì guardandolo e poi lo vidi sorridere, deglutì come se quel peso sul mio petto che si era formato in quella  stanza fosse scomparso.
« Dio mio.. amo.. ma è tropp bell.. »
Avvolse il mio corpo con le sue braccia e ricambiai subito i suoi baci, non sapevo davvero come comportarmi, e vederlo felice mi sollevava soltanto.
E quando riuscimmo ad uscire da quell'ospedale lui si fece spiegare tutto dal medico.
Per il momento avevamo preferito non dirlo a nessuno, la paura di perdere questo bimbo era abbastanza alta, ecco perché chiesi anche esplicitamente a Ciro di non trattarmi come un qualcosa di vetro.

« Ma tu mo come ti senti? »
« Cì... sto bene, stai tranquillo! »
« Non lo so, non mi sembri felice.. »
« No.. lo sono.. sono solo preoccupata.. »
« Amo, devi stare solo serata, stu criatur nascerà! »

Eravamo stesi sul divano di casa, sentì le sue braccia avvolgere il mio corpo e annuì appena stringendo la mano sul suo braccio e chiusi gli occhi.
Forse solo in quel momento stavo mettendo tutto a fuoco, dentro di me c'era qualcosa di nostro.. il nostro bambino.
Era davvero surreale come cosa, io e Ciro.. noi due genitori?

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