Perche sei dentro?

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Poggió il suo petto dietro la mia schiena e chiusi per un istante gli occhi poggiando le mani sulle sue braccia. Mi voltai soltanto quando le sue mani fecero in modo che mi girassi e lo guardai.
« Aro stiv fino ad adesso? »
« Non lo so, forse a preparami psicologicamente che avrei dovuto avere a che fare con.. Ciro Ricci. »
« Ah si? »
Sorrise e sorrisi a mia volta annuendo.
« Embe, ti piace questo criminale? »
« Per niente. »
« Allo pecchè stai ca.. »
Chiese con le labbra quasi poggiate sulle mie.
« Non lo so.. »
Sussurrai a bassissima voce, troppa, perché si sentivano solo le onde del mare, e i nostri respiri nel momento in cui prendemmo a baciarci di nuovo.
Portai le braccia dietro al suo collo quando mi fece avvolgere le gambe attorno al suo bacino e alzai appena il collo quando le sue labbra toccarono con la lingua la mia clavicola.
Dio se era bravo.
Le sue dita percorsero tutta la mia schiena facendole scendere sulla pancia, apri gli occhi appena guardandolo, mi stava guardando e potevo sentire il calore pervadere le mie guancia.

« T miett scuorn.. »
« No.. »
« Si invece.. nun te metter scuorn e me.. »

Sorrise e morse la mia mascella, chiusi gli occhi sorridendo e soltanto dopo le sue dita slacciarono il mio reggiseno, e d'istinto per coprimi poggiai il petto sul suo.
Non era la mia prima volta, ma con lui.. sembrava tutto una prima volta.
Lo guardai sorridere e lasciare un bacio sulla mia guancia facendo in modo che la mia schiena potesse appoggiarsi ad uno scoglio che era metà in acqua e metà fuori.
Poggió le mani su quest'ultimo all'altezza della mia testa e prese a lasciarmi una scia di baci sul mio collo.
Volevo farlo, sentivo il desiderio di continuare con lui, senza pensare al dopo.
Mi lasciai andare quando sentì la sua mano nei miei slip rosa e alzai subito la testa all'indietro socchiudendo le labbra ad ogni sua carezza.
« Eva.. »
Lo sentì sussurrare al mio orecchio, mentre mi liberò degli slip, e capì ciò che voleva, ecco perché allungai la mano all'elastico ai suoi box.
E in men che non si dica era in me, si fermò per un istante e quando riuscimmo a sistemarci iniziò a spingere mentre le nostre labbra erano del tutto attaccate.
Ogni spinta era come se fossi in paradiso, il nostro respiro, gli ansimi e i gemiti ingoiati, il rumore del mare che sbatteva contro gli scogli.
Entrambi eravamo al culmine, ecco perché prima che potesse arrivare al dunque uscì prendendomi il viso tra le mani lasciandomi diversi baci a stampo che non esitai a ricambiare.

« Embè perché sei dentro? Oltre a chi sei? »
« Così, per sfizio.. »
Lo guardai seduto al lato del guidatore nella mia macchina ancora con i capelli bagnati entrambi e lo guardai facendo una finta risata.
« Ho ucciso il mio migliore amico, e per spaccio. »
Annuì semplicemente guardandolo senza fargli altre domande.
« E tu? Perché hai scelto L'IPM? »
« Perché ci sei tu. »
« O sacc ca so bell, ma addirittura? »
Rise e sorrisi guardandolo ridere.
« Nun o sacc.. ma avevo bisogno di un esperienza nuova da fare. »
« Embè, sei arrivata a buon punto? »
Disse ironico sorridendo, lo guardai contorcendo il naso e trattenni il sorriso.
« Eja, cinesì sto scherzando! »
Allungò il suo indice al mio naso che accarezzò e sorrise, poggiai la testa allo schienale e sorrisi guardandolo.

« E che m stai cumbinan.. »
Poggió la sua mano sulla mia gamba che accarezzò appena.

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