• EVA •
Mi allontanai dall'ospedale arrivando al centro di Milano e mentre sentì il telefono squillare tirai lo sguardo in avanti:
Forse non avevo visto molto bene.. la lontananza dai ragazzi mi faceva un po' male spesso, li vedevo in ogni dove e sentivo pure la loro voce.
Infatti camminai appena ma mi fermai di nuovo quando misi a fuoco notando che erano loro..
Ma ebbi la conferma soltanto quando Teresa alzò la mano facendo segno di avvicinarmi.
C'era lei..
Edo col suo sorriso enorme, Milos e.. Lui..
Deglutì sentendo la gola in fiamme e mi avvicinai appena alzando lo sguardo a Terry.
« E voi che ci fate qua? »
Ricambiai subito l'abbraccio di Teresa e quello degli altri due spostando lo sguardo su di lui, reggeva la sigaretta e sorrise appena.
Aveva la barba, i capelli ricci e non con tutto quel gel, era più.. uomo. E anche gli altri, ma lui..
« Nun si cuntent? »
Sorrisi annuendo subito guattendo Edo e mi sedetti accanto a loro o meglio di fronte a lui, non parlò ancora, non sentì ancora quella voce che non sentivo da due anni a questa parte ma che sognavo ogni notte di poterla sentire.
« Siamo venuti a trovarti, ci siamo riuniti e il nostro primo pensiero sei stata tu.. » disse Milos
« Avete messo o no un po' la testa apposto? »
Sorrisi guardandoli
« Qualcuno si, e qualcuno no.. » disse Edo sorridendo mentre voltò lo sguardo a Ciro.
« Pecchè me romper semp o cazzz? »
rise appena tenendo la lingua fra i denti alzando poi lo sguardo a me.Ammisi che restai a guardarlo per un po' e poi girai lo sguardo quando Teresa prese a parlare.
« E poi.. abbiamo approfittato per portarti questa! » mi porse un foglio bianco.
Lo presi dalle due mani guardandolo e soltanto dopo capì che era una partecipazione, alzai subito lo sguardo e guardai lei e poi Edo che poi annuirono.
« Oddio Raga.. » si sposavano, e non potevo essere cosi tanto felice per loro due.
Mi sporsi ad abbracciarli e subito dopo sentì Edo:
« Eva.. ma ca a Milano s pav per fare pipì? »
« Ma quanto sei scemo.. entra ja.. »
« Oh amo vieni con me? » disse a terry che annuì subito.
« Oh aspettate che devo fare pipì da quando siamo scesi dal treno!! » li segui Milos.
Quasi sembrava fatto apposta, perché rimasimo da soli, rimasi con lo sguardo sulla partecipazione che avevo tra le mani e lo rialzai soltanto quando sentì quella voce perfetta.« Ti sono mancato? »
Deglutì alzando lo sguardo a lui e annuì appena, non potevo negarlo, era l'unica cosa che mi era mancata di più da quando avevo lasciato Napoli.
« Perché non mi hai mai cercato Eva.. »
« Non sembrava il caso.. »
In realtà avevo scritto un paio di lettere che non gli avevo mai spedito.
« Invece secondo me si.. ho aspettato un tuo segnale per tutto questo tempo, però non è mai arrivato.. se solo mi avresti detto mezza cosa sarei corso da te appena ero fuori.. »
Allungò la mano alla mia poggiata sul tavolo e lo lasciai fare, infatti non risposi notai i ragazzi tornare e subito dopo sussurrai guardandoli.
« Andiamo da me? »
« Eva noi in realtà abbiamo lasciato le nostre cose in Hotel, restiamo soltanto due giorni poi andiamo via il lavoro chiama.. » Disse Terry.
Annuì semplicemente e cercai le chiavi dell'auto, si, avevo preso la patente finalmente e non avevo più la Smart, avevo una 500 Fiat, stavo cercando di prendermi le mie soddisfazioni e piano piano ci stavo riuscendo, il prossimo passo sarebbe stato prendere casa qui, la mia casa.
« no per qualcosa.. ma è lontano da qua? »
Chiese Milos in preda al panico, odiava ancora camminare a piedi per questo mi fece ridere.
« Ho l'auto stupido.. »
« Possiamo stare tranquilli? »
« Tiè!! Soffrimi. »
Gli mostrai la patente facendogli il dito medio mentre gli altri ridevano e Edo prese in giro quest'ultimo, ma lui no, rimase serio, non era cambiato per niente.Una volta in macchina Teresa, Edo e Milos erano dietro e Ciro avanti con me.
Volevo sapere tante cose, chissà se li a Napoli lui era sempre lo stesso, chissà se aveva mollato tutto, eppure non gli facevo nemmeno una domanda.
« Ua e comm stamm astritt qua dietro! »
« Edo.. e ringrazi ca nun stamm apper! »
Sentì Teresa e Edoardo parlare e ciò mi fece ridere, guardai avanti guidando e sentì il suo sguardo sul mio, lo guardai appena.
« Guardat annanz, arop vi guardate bene.. »
Urlò Edoardo quasi in preda al panico, infatti procurò una risata di tutti, anche Ciro rise, e fidatevi.. quel sorriso mi mandava in Tilt.
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Incondizionatamente.
FanficVoglio chiagnr na lacrima annascus ra l'uocchij ro munn indifferent, ca guard e se ne va. E nun voglij parlà e nient, pcchè ogni parola è sul nu rummor pe chi nun vo capì. E invece o core mio suspir, m ric: "nun da rett, parl cu me sultant" E io, o...