La festa stava durando abbastanza, io ero riuscita ad essere spensierata per tutta la festa, anche perché sentivo gli occhi di Ciro addosso ogni minuto che giravo lo sguardo verso di lui. Anche se erano passati tre anni dalla nostra relazione gli avevo chiesto esplicitamente di andarci piano qualsiasi cosa sarebbe successa, io avrei accettato le sue scelte seppur non le condividevo e lui le mie anche se era un geloso marcio.
Rimasi seduta accanto a Naditza e attorno c'erano tutti i ragazzi compreso lui. Mentre lasciai che la mia bocca assaporasse l'ennesima drink che forse stesso Milos mi porgeva, ecco perché Ciro gli aveva detto più volte di stare un po' fermo, e non sapevo per quanto Ciro sarebbe stato tranquillo, ma volevo divertirmi quella sera, sia con i ragazzi, sia con lui, perché si, anche se sapeva reggere benissimo l'alcol anche lui stava bevendo con un non so cosa.
« Embè Eva, glie lo facciamo vedere come sappiamo ballare? »
La voce di Nad percorse i miei pensieri, perché i ragazzi continuavano a sfidarci del fatto che non eravamo brave a farlo, ma sapevamo perfettamente che era soltanto per istigarci.
« Jaa Eva, o pienz aropp a Ciro tant nun s mov a la! Tien o bodyguard personal o no.. ammor mij » urlò Totò per farsi sentire portando la mano sulla spalla di Ciro quando disse "ammor mi" lo guardai alzandogli il dito medio sotto le risate dei ragazzi e sotto lo sguardo fulminante di Ricci.
« Ja non rompete il cazzo! » sbuffai
« Crè a signorina del vomero.. » disse Totò
« Quale vomero.. quartieri spagnoli amo! » quasi urlai per farmi sentire sotto le risate degli altri.
« E rir.. c rir affa?? » chiese trattando la risata, diversamente da me che stavo ridendo senza un motivo ben preciso.« Uagliu ma perché dovete sempre sfidarci? »
Chiese Teresa tirando nel mezzo della sala dove stavano ballando altri amici di Milos me e Naditza, pronte a ballare.Soffiai una risata sotto le note di un remix di Geoiler ballando contro le ragazze come stavano facendo loro con me.
Poggiai le mani sul vestitino per tenerlo fermo e alzai il collo sorridendo bevendo un l'altro sorso di Malibù che era nel mio bicchiere per poi poggiarlo sul tavolino e tornare a ballare.Forse ballammo anche troppo, la testa mi girava di continuo e girai lo sguardo infondo alla sala sui divani, c'era Edoardo.. Filippo, Totò e Milos.. e affianco c'era lui, Ricci. Teneva in mano il suo ennesimo drink, mi stava guardando troppo male e sapevo perfettamente che se sarebbe stato un mese fa mi avrebbe tirata a casa coi capelli anche sapeva che i suoi compagni portavano il massimo rispetto nei suoi confronti e nei miei. Passai una mano nei capelli e sorrisi appena mordendomi le labbra d'istinto, lo vidi afferrare il cellulare tra le mani e fare qualcosa.. ebbi subito la risposta perché il suo sguardo mi fece segno di prendere il cellulare, mi fermai appena mentre le ragazze continuavano a ballare e entrai nella sua chat, ancora segnata con *Amore mio*.
- C'è ne andiamo? T stann guardann tutti. -
Sorrisi e mi allontanai appena poggiandomi vicino al primo tavolino sentendo il suo sguardo su di me ancora una volta aspettando una risposta. Abbassai lo sguardo al tavolino notando dei drink ancora pieni e bevetti uno tutto d'un fiato, ecco.. malattie a go.
- Cre Ciro.. non ti stai divertendo? -
- No, per niente. M ra fastidio, smettila di bere e abbassati il vestitino. -
- A vuò sapè una cosa.. -Alzai lo sguardo al cellulare, mi stava guardando annuì appena e passò le mani nei propri capelli muovendo appena la gamba in modo irrequieto.
- Si -
- Io ti ho sempre amato.
Io ti andavo cercando, e alla fine tagg truat.. -Cosa cazzo stavo dicendo.. chiusi gli occhi poggiando il telefono sul tavolino e portai subito le mani sugli occhi e poi nei capelli restando ad occhi chiusi. Se solo pensavo ad una mezz'ora fa, lui aveva girato Napoli per trovare la collana di mia madre. Allungai la mano al collo stringendo appena quest'ultima e senti una mano calda sulla mia spalla.
Mi voltai subito e deglutì quando il suo sguardo cadde nel mio. Era così bello, e l'alcol non mi aiutava per niente.. lo sentì dire qualcosa ai ragazzi e poi tirarmi via dal giardino di quel locale stringendo la mia mano.
Aprì del tutto gli occhi quando sentì la schiena poggiarsi a qualcosa di freddo, era la sua auto, le sue mani arrivarono subito al mio viso e le sue labbra.. sulle mie.
Quel sapore perfetto mischiato da alcol e nicotina, alzai appena il viso ricambiando il suo bacio e socchiusi le labbra quando la sua lingua accarezzò la mia, ero al settimo cielo.
Soltanto quando decidemmo di staccare le nostre labbra entrai in auto dopo di lui.**
I gemiti erano così forti, come se fossero al mio fianco chi li stava procurando. Era un corridoio così stretto e infondo c'erano le ragazze che mi guardavano ridendo. "Si tutta scema Eva, ti sei fatta fare. " le guardai cercando di non piangere mentre provavo a capire cosa stessero dicendo, ma sembrava che la loro voce non uscisse più dalle loro labbra.
Girai lo sguardo a l'unica stanza presente in quel corridoio stretto, sembra di essere All'IPM.
Riuscì ad aprirla.. c'era Ciro avanti a Viola seduta sul l'unico tavolo presente in quella stanza, e scopavano di brutto, le urla di Viola di piacere, il sorriso di Ciro.. lo stesso che mi risolve appena mi vide sulla soglia della porta.
**Apri gli occhi, Mi tirai subito su , ero sul letto, suo nostro letto..sentendo il mio petto fare su e giù dal fiato pesante e chiusi gli occhi nuovamente strizzandoli. Era un incubo..
« Oh amo.. hei che succede? »
La sua voce.. la sua voce calda e roca, poggiai la schiena al letto e mi girai appena di lato dandogli le spalle.
« Amo, era solo un incubo stai tranquilla.. »
Non gli risposi, l'idea di vederlo insieme ad un'altra mi divorava completamene.
Una cosa era certa, non avrei più bevuto alcol in vita mia.
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Incondizionatamente.
FanfictionVoglio chiagnr na lacrima annascus ra l'uocchij ro munn indifferent, ca guard e se ne va. E nun voglij parlà e nient, pcchè ogni parola è sul nu rummor pe chi nun vo capì. E invece o core mio suspir, m ric: "nun da rett, parl cu me sultant" E io, o...