Statevene fuori.

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La serata era finita, ero così piena che sembravo incinta di 5 mesi o poco più, ma li se rifiutavi qualcosa era come se rifiutassi il padrone di casa.
Eravamo andati via in auto ma non di ritorno a casa, perché Ciro aveva deciso di andare a Mergellina.
Era stupenda Napoli, soprattutto di notte con tutte le sue luci, anche se di giorno ci vedevi benissimo il Vesuvio immenso. Io l'amavo di notte.

« Embè fammi capire e quindi ti sta antipatica mia cugina Rosa? » lo sentì ridere tenendo le braccia attorno ai miei fianchi, eravamo poggiati a quelle ringhiere dove divideva la strada e il mare che sotto c'erano gli scogli.
« Non ho detto questo.. » mentì..
« Ja amò.. a me non mi puoi mentire, ti si legge in faccia! » soffiò una risata spostando con le dita una ciocca dei nidi capelli dietro l'orecchio destro, gli sorrisi appena scuotendo la testa voltando lo sguardo al mare poggiando la guancia sul suo braccio sapendo che quello era il penultimo giorno con lui e con quella mezza libertà.
« Che c'è..? »
« E che.. non vorrei far passare la giornata.. »
« Pur ij ammor mi.. ma è quasi finito tutto, devi stare solo tranquilla tu.. »
« ma promettimi che quando esci non farai altre cazzate, p favore.. »
« Vita mij..chest nun to pozz prumettr.. »
Annuì semplicemente restando in silenzio guardando il mare e chiusi appena gli occhi quando la sua mano accarezzò la mia nuca e mi voltai facendo in modo che potesse abbracciarmi da dietro, c'era così tanta gente eppure sembrava di essere solo noi.
« Ja, domani c'è ne andiamo a cena da soli, ti porto in un bellissimo posto! »
Girai appena la testa a lui facendogli una smorfia e mi limitai a baciargli la guancia guardandolo allontanarsi e porgermi la mano, l'afferrai dopo qualche istante e prendemmo a camminare il lungo mare.

« Guarda Li amo.. » mi indicò un punto fisso.
« Non è così lontano qui dall'IPM vedi.. li si vede la mia stanza.. » continuò indicando con l'indice.
Mi fece sorridere ciò, lo guardai scuotendo la testa mentre non smisi di sorridere.
« Che c'è? È vero.. » chiese curioso.
« Niente Cì.. » risposi sorridendo.

Quella fu una delle serate più belle che avevamo passato insieme, forse una dell'inizio di tante uscite. Tornammo a casa soltanto due orette dopo.
Ero in bagno e lui sul letto sicuramente a guardare qualche partita del Napoli perché di tanto in tanto lo sentivo imprecare e bestemmiare qualche santo che nemmeno conoscevo, come suo solito anche nell'IPM.
Raccolsi i capelli sbadigliando appena scendendo piano le scale di casa e arrivai in giardino notando Nicola fuori al cancello.
« Ma tu sei sempre qui intorno? »
« Sono uno dei tanti Signorì, vi dovete abituare è solo l'inizio. »
« Che intendi? »
Ci fu un silenzio assordante, si voltò guardandomi per qualche istante e poi sussurrò.
« Jiateven a vre o Napl che sta facenn cu Ciro è meglij.. state lontano da queste cose voi. »
Non risposi, restai in silenzio annuendo semplicemente e indietreggiai salendo le scale dopo aver chiuso la porta di vetro del giardino e entrai in camera da letto a passo veloce guardandolo seduto.
« Ma c cazz e tutt scem tu purtier.. »
« Ma tu litighi pure con la partita? » sorrisi
« Pure cu te tra un po'!! » quando il Napoli perdeva era meglio stare alla larga da Ricci.
« Mamma mi tu e stu Napl » sbuffai scocciata.
« E frnut e prenderti la confidenza? »  chiese
« Si no? Che succede? » lo sfidai
« T violento.. »
« Uuh c paura.. »
Lo sentì dire "Stronz" soltanto quando si voltò verso di me portando il braccio attorno al mio corpo e le labbra sulle mie, sorrisi contro le sue labbra e ricambiai quel bacio socchiudendo le labbra quando sentì la sua lingua chiedere accesso che gli diedi subito senza esitare.
Era così bello tutto ciò.

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