Ergastolo.

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« No l'unico che ha avuto il vero permesso è Totò e Carmine gli altri l'anno fatto perché dovevano risolvere una cosa! »
« Ma c stai dicenn.. »
« Si, li ho sentiti parlare mentre si organizzavano.. »
« Bho, forse affari di Ciro della sua famiglia? »
« No, forz nun e capit.. hanno ucciso ad uno pe questo se preso le 5 ore. »
« Ciro fa semp chest.. »

Rimasi appoggiata al muretto nascosta ascoltando Milos e un'altro ragazzo parlare.. Ivan da quello che avevo capito. Ciro era semplicemente uscito per fare i suoi sporchi favori, chiusi per un istante gli occhi e deglutì uscendo da dietro al muretto, infatti fu proprio Milos a voltarmi lo sguardo, forse con la paura che avessi sentito ciò che si erano detti per questo abbassai subito lo sguardo all'asfalto alzandolo soltanto quando il cancello dell'IPM si aprì e una macchina della polizia entrò.
E dalla macchina scese Lino la guardia, Edo.. e lui.. Ciro.
Rabbrividì guardando la sua faccia sorridente e feci per entrare dentro alla stanza della ceramica.
« Piccerè.. »
Lo sentì ma non mi voltai, entrai dentro sedendomi sui gradini per arrivare al piano superiore dove c'era la stanza della musica.
Silenzio assoluto, chiusi gli occhi e pensai ancora una volta alle parole di Milo "per uccidere uno" era quella la sua vita, Ciro era quello, e non potevo cambiarlo anche se volevo.
Sentì il mio cellulare squillare, era un messaggio, afferrai il cellulare dalla tasca:
Dalila, Dalila? Non la sentivo da più o meno tre mesi da quando si era fidanzata, la mia migliore amica o meglio... era.

„ Dalila: Dove sei?
- All'IPM perché?
D: Credo che abbiano sparato Jacopo all'alba. „

Alzai lo sguardo deglutendo e sentì leggermente gli occhi pizzicare, non risposi, cercai solo di collegare la situazione e velocemente scesi gli ultimi gradini dove ero seduta, feci per uscire ma proprio lui mi spinse leggermente dentro spingendomi al muro.
« Nennè ma prima ti ho chiamato, perché hai fatto finta di non sentirmi? Che è successo? »
Gli tirai un forte schiaffo alla guancia destra spingendolo via.

« È così che ti prendi i permessi tu? È così che fai la tua bella fottuta vita di merda? Eh?? »
« Nennè ma nun stai bon? »
« Azz io.. si proprio strunz, Ciro. »
Feci in modo di poter uscire dalla stanza ma la sua mano afferrò il mio braccio sbattendomi contro la ringhiera delle scale.
« Qual'è o problema tuo eh? Te ne fott ancor di lui? Spiegamell.. »
« Nun è cosi che si rivolvono le cose.. »
« Eva.. tu nun e capit nu cazz »
« No.. si tu ca nun e capit nu cazz e me.. E mo fammene andare. »
« Io non ti lascio andare. Le capit o no? »
Portò la sua mano attorno al mio collo stringendola appena e fece per baciarmi ma spostai subito il viso senza guardarlo negli occhi. Ciro aveva bisogno di desiderare un po' le cose e se veramente mi voleva non doveva essere così facile la situazione.
Serrai la mascella quando la sua mano strinse ancora di più il mio collo e mi alzaii subito sulle punte con le scarpe cercando di arrivare alla sua altezza per alleviare il fastidio ma con scarsi risultati viso che era abbastanza più alto di me.
« Crè ciro.. non ci riesci ad uccidermi? Vuo fa mal pure a me? »
Lo instigai mordendomi le labbra poggiando la mano sul suo polso dove stava stringendo.
« Ja Ricci.. a chi stai aspettando.. »
Sentì la sua mano stringere sempre di più e chiusi gli occhi sentendo il fiato mancante, ma la lasciò subito quando notò il mio chiudere gli occhi e diede un forte pugno al muro vicino alla mia testa.
« Tu e ringraziá ca t voglio troppo bene.. »
« Nun m'abbast o bene tuo Ciro.. »
« M fai ascì pazz Eva.. »
« Tu nun stai buon.. »
« Hai ragione.. »
Afferrò il mio viso tra le sue mani accarezzandomi col pollice le labbra e poggiò la fronte sulla mia abbassandosi appena.
« Io voglio ca nisciun t tocc.. p favore Eva, promettimelo.. »
Non risposi, chiusi appena gli occhi sentendo le sue mani accarezzare ogni centimetro del mio viso e inarcai appena il collo di lato.
« Eva.. ti prego promettimelo, promettimi ca song sol ij l'uomo della tua vita.. pure se uscirò da qui dentro a 38 anni.. ma promettimi che mi aspetti fuori.. t preg»
Morsi appena il labbro alzando gli occhi ai suoi e allungai la mano sulla sua guancia mostrando appena gli occhi lucidi pensando al suo ergastolo.
« Pecchè nun mo prumiett..? »
Sussurrò a bassissima voce poggiando le labbra socchiuse sulle mie che non baciò.
« Te lo prometto.. »
Riuscì a sussurrare stringendo la mano che lui aveva poggiato sulla mia guancia.

« Ragazzi.. scusate ma sta venendo Liz.. »
Spostai lo sguardo alla porta notando O Pirù, stava davvero sorvegliando alla porta? Un'altro ordine di questo stupido ragazzo che una ne pensava e mille ne faceva?!
« Cì vediamo dopo? »
Annuì guardandolo e ricambiai il bacio che mi lasciò prima di lasciare la stanza.

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