Reunion.

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Era tutto così bello e strano.
Eravamo in una villetta e c'era questo cortile dove i ragazzi avevano dato una festa, o meglio una piccola Reunion. C'erano tutti i ragazzi dell'IPM, e vederli tutti insieme cresciuti e realizzati, così diversi era davvero da brivido.
C'era Totò, Gianni non che Cardiotrap con Gemma che ormai erano fidanzati da anni, Milos con la sua nuova fiamma che nemmeno conoscevo il nome, C'era persino Carmine di Salvo che parlava in fondo alla stanza con Rosa, la cugina di Ciro, che era lì perché aveva supplicato Ciro di poter venire. Kubra e Pino, innamorati più che mai intenti a bere il loro 2 drink. Naditza e Filippo, ò chiattil, sembrava essere diventato amico di tutti e parlava persino napoletano.
Tutto ciò era spettacolare e soprattutto vedere l'uomo che avevo al mio fianco felice, spensierato, e non aveva toccato nemmeno un secondo il cellulare come era suo solito fare a causa di quel "finto lavoro" che aveva.
Ci stavamo divertendo un mondo, sembrava quando All'IPM andammo tutti in barca con Beppe.

Mi spostai andando a sedermi sui divanetti seguita da Teresa di quel giardino e subito Naditza, Gemma e Kubra ci vennero all'incontro.
Una vera e propria Reunion di donne.
Mi guardai attorno portando la sigaretta tra le labbra, anche se a ciro infastidiva ogni tanto quando lui non era nei paraggi ispiravo del fumo da qualcuno che stava fumando al mio fianco, e quel qualcuno quella sera era Kubra. Le sorrisi come per ringraziarla e tornai a bere il mio drink.
« Comm è stran, però è bell a stare tutti di nuovo insieme dopo due anni, liberi !! »
Urlò Naditza per farsi sentire a causa della musica e soffiai una risata con le altre mentre le nostre voci si confondevano con Me stai Appennen Amo, di Liberato.

Era forse più di 10 minuti che non vedevo Ciro in giro, ecco perché decisi di alzarmi dopo aver chiesto alle ragazze di aspettare.
Mi tirai su dal divano e camminai appena sbattendo contro qualcuno:
« Uè Eva.. che stai facenn ca? »
« Ma hai visto Ciro? » chiesi a Totò.
« Eh, m par in bagno, vedi infondo a destra! »
Mi allungai baciandogli la guancia come ringraziamento, ricordo ancora il nostro rapporto nel l'istituto, due fratelli. Sorrisi e camminai velocemente verso i bagni, e quando arrivai l'unica cosa che si sentiva era il rumore dei miei tacchi, ma camminai subito dopo lentamente quando sentì la voce di qualcuno.
Non potevo non riconoscerla, era la voce di Ciro e l'altra.. di Viola, si c'era anche lei li. Ma la domanda era perché lui era lì con lei?
Mi nascosi dietro alla porta e alzai lo sguardo, però la scena che avrei evitato tra mille era lì e stava accadendo.

Sentì il mio cuore in mille pezzi e restai a guardare la scena aprendo appena la porta

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Sentì il mio cuore in mille pezzi e restai a guardare la scena aprendo appena la porta.
« Se fossi in te mi preoccuperei di risolvere con la mia futura moglie e non con me. »
La voce di Viola fece zittire Ciro che si era spostato subito dalle sue labbra, notando Viola indicarmi con lo sguardo, si perché avevo aperto la porta del tutto.

« Oh amo.. »

Lo sentì dire, anzi, non gli risposi nemmeno.
Mi girai sbattendo la porta del bagno e camminai iniziando a correre fino all'uscita della villetta.
« EVA! ARO CAZZ VAI FERMATI! »
Lo sentì urlare seguendomi forse più veloce di me , mi voltai verso di lui quando la sua mano afferrò subito il mio braccio.
« Nun me tuccà.. »
Dissi in modo schifato guardandolo.
Sembra di non  conoscere chi fosse Ciro realmente, che ogni volta che cercavo di fidarmi  di lui c'era qualcosa che andava storto.
« Amo non è come pensi aspe.. »
« Me fai schif.. »
« Eva!! Ma vasat ess, ti giuro che.. »
Afferrai le chiavi che lui aveva messo della sua auto nella mia borsa e andai via lasciando quel posto con la sua auto.

Potete immaginare quante lacrime versai quella notte e per quando guidai pur di non tornare a casa. Avevo aperto il mio cuore a lui quella mattina e vi giuro che non mi pentirò mai di ciò, ma davvero non riuscivo a fidarmi di lui.
Fermai l'auto nel primo autogrill che trovai e accostai poggiando i palmi della mano sugli occhi, anche se provavo a trattenere i singhiozzi uscivano dalle mie labbra serrate, e odiavo tutto ciò, odiavo dover piangere per lui, odiavo dover cercare ancora una volta di sistemare le cose, ma davvero tutto questo ne valeva la pena?

Chiusi gli occhi poggiando la testa sul sedile e allungai la mano alla borsa sentendo il cellulare squillare per l'ennesima volta. 3 chiamate perse da Teresa, 2 da Naditza e 17 chiamate perché da.. Amore mio.
Asciugai le lacrime sbloccando il cellulare e entrai su whatsapp, altri mille messaggi, ma decisi di rispondere solo Teresa.

- Dove cazzo sei?? -
- Sto bene raga, non chiamate sempre. -
- Sappiamo cos'è successo, ma devi tornare a casa Eva, le cose non sono andate come pensi. C'è l'ha detto anche Viola. -

Non volevo ascoltare nulla, spensi il cellulare sentendo la testa scoppiare e chiusi gli occhi sentendo le guancia calda e le lacrime scendere lungo il mio viso, anche se provavo a non pensare a quel bacio era l'unica scena che avevo avanti agli occhi per quel momento.

| 5:20 |
Aprì il cancello con le chiavi di casa e entrai dopo aver aperto la porta chiudendo quest'ultima alle spalle, poggiai la borsa sul divano e tolsi la giacca poggiandola nello stesso posto.
Lui non era lì, non lo sentivo e non era nemmeno in casa perché c'era ancora la casa come l'avevamo lasciata prima di andare alla Reunion.
Dovevo riposare, da mattina sarebbe stato tutto diverso, avrei preso una decisione e forse avrei anche parlato non lui, ma per il momento non volevo vederlo. L'unica mia paura era quella di allontanarmi da lui, e io non volevo, ma i miei sentimenti si ribellavano ogni volta che succedeva qualcosa tra noi due.

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