Per un istante ci fu un serio silenzio, allontanai il bicchiere dalle labbra quando Don Salvatore mi rivolse la parola;
« Nennè, ma mammt e pat't? »
Deglutì, e per un istante mi sentì così fuori luogo.
« I miei genitori sono separati, mamma.. è casalinga.. e papà ha un locale a Posillipo. »
« Azz Allò papà sta messo bene a soldi »
Sentì la voce di Pietro che venne interrotta da Ciro in tutta la sua dolcezza:
« Frat ro cazz. »
« Oh sto pazzian.. »
« Pietro, fa poco lo spiritoso.. Nennè digli così a mamma e papà che da oggi in poi a te ci pensa la famiglia Ricci. » sorrise.
Annuì semplicemente fingendo un sorriso sapendo che tutto ciò non mi apparteneva eppure sarei rimasta lì soltanto per lui.Eravamo nella vecchia stanza di Ciro, giù stavamo preparando la cena e ci avrebbero chiamati loro come ci era stato detto da Pietro.
« Amo ma che tieni? »
« Niente.. »
« Nun te crer.. »
« È sol ca.. che c'è facc qua? Tenete tutte queste cose, ma soprattutto tu che c'è fai con una come me? »
Lo guardai diventando seria mentre lui si avvicinò a me.
« Se stai qua, se sto qua, e se noi stiamo qua e pcche ti amo Eva, perché sono innamorato di te e a me non mi interessa tu chi sei o chi non sei.. anzi, me l'hai detto tu tempo fa no? P te tutto questo non conta, pe te io sono io, non quello che sono per tutte ste persone che stanno giù.. a te non importa il mio cognome ne tanto meno che cos'ho alle spalle.. e lo stesso vale per me. A me nun me ne fott nu cazz e nient, mo dobbiamo pensare solo a noi. » disse con le mani che tenevano il mio viso e il suo pollice accarezzò il mio labbro inferiore che morsi appena annuendo alle sue parole. Mi allungai ricambiando il bacio che non aveva perso tempo a darmi.
« Ja mo andiamo.. ceniamo e ti porto da qualche parte.. »
« Arrivo.. »
Lo guardai annuire e prima di uscire dalla stanza lasciò un'altro bacio a stampo sulle mie labbra.
Gli sorrisi e girai lo sguardo alle mura di quella camera da letto, la mia attenzione cadde su quelle foto poggiate sui mobili, c'era un bimbo, e capì che fosse lui dai ricci, sorrisi appena guardando quel bimbo con un sorriso immenso e accarezzai subito la foto, e affianco c'era sempre quel bimbo con una donna.. la sua mamma. Era identico a lei, morsi le labbra girando lo sguardo alla finestra e notai che era sera di già, uscì dalla stanza chiudendo la porta alle spalle e scendendo le scale.
« Signorina è pronta la cena.. » quella ragazza che mi diede il bicchiere ore prima mi rivolse la parola.
« Grazie mille.. » la guardai come per chiedere il nome che rispose subito:
« Erika, signorina.. sono Erika.. »
Le sorrisi annuendo e mi avvicinai al giardino avvicinandomi alla tavola dove c'erano più o meno 25/30 persone, tutti uomini tra cui due donne. Mi avvicinai alla sedia vuota vicino a Ciro e mi rivolse subito lo sguardo sorridendomi.
« Tutto bene? » chiese.
Annuì subito sorridendogli e ricambiai il bacio che lascio sulle mie labbra umide.La serata andò tranquillamente, anzi oltre ai discorsi che c'erano tra uomini ero riuscita a capire che le due donne una era la fidanzata di Pietro, Carmela e l'altra era la cugina di Ciro e Pietro, Rosa. L'ultima mi era un tantino antipatica infatti cercavo di non darlo a vedere ma sembrava davvero che c'è l'avesse solo lei.
Ciro aveva bevuto un bel po, ecco perché ogni volta che riempiva il bicchiere ne bevevo io la metà per far in modo che non bevesse molto, e lui se ne era accorto perché ad un certo punto si mise a ridere.
« Tu si pazz.. »
Mi disse mentre afferrò il mio viso con una mano lasciando diversi baci sulle mie labbra.
« E ciro.. o sentiment to fai chiu tard ja!! »
Disse Pietro sotto la risata di tutti, sorrisi in imbarazzo e lui gli alzò il dito medio sotto il rimprovero di suo padre.
« Uagliuu finitela tu e Ciro! »
Disse a Pietro serio.

STAI LEGGENDO
Incondizionatamente.
FanficVoglio chiagnr na lacrima annascus ra l'uocchij ro munn indifferent, ca guard e se ne va. E nun voglij parlà e nient, pcchè ogni parola è sul nu rummor pe chi nun vo capì. E invece o core mio suspir, m ric: "nun da rett, parl cu me sultant" E io, o...