2 Year ago.

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« EVA!!  AMO EJAA VELOCE »

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« EVA!!  AMO EJAA VELOCE »

Sbuffai sentendolo urlare dal giardino mentre fumava, dovevamo andare al battesimo del secondo nipotino di Ciro, il secondo figlio maschio di Pietro che era nato da poco.
Poggiai Beatrice con i piedi a terra dopo averle sistemato i capelli mentre si lamentava, aveva i capelli ricci, era cresciuta un sacco, era così intelligente ed era una Mini Ciro, soltanto che aveva i miei stessi occhi e il mio stesso naso, era un mix di noi due, ma se la guardavi meglio dicevi "impossibile che non è figlia a Ciro".
« PAPÀ »
Urlò Bea con la sua voce stridula, quella che invadeva casa ogni giorno, quella casa senza quella bambina sarebbe stata sicuramente vuota, lei si che era la mia migliore amica in tutto e per tutto, la amavo più della mia stessa vita, e speravo che un giorno avrebbe ricambiato tutto questo amore per la sua mamma e per il suo papà.
Ciro la viziava così tanto, anche troppo, basta che apriva bocca e quello che aveva chiesto era già nelle sue mani, era perdutamente innamorato della sua bambina.

« Ma come siamo belle.. »
« Mamma stata.. »
« Ti ha vestita mamma? »
La prese in braccio quando arrivò all'ultima scalinata riempiendola di baci sulle labbra e sulle guancia vedendola annuire.
Non indossavamo niente di che, non era un battesimo elegante, Carmela l'aveva anche precisato.

Scesi le scale facendo attenzione ai tacchi e alzai lo sguardo a loro sorridendo guardandoli insieme

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Scesi le scale facendo attenzione ai tacchi e alzai lo sguardo a loro sorridendo guardandoli insieme. Era una delle cose mie preferite vederli insieme, ne uscivo matta.
« Oh amo.. comm cazz si bell.. »
« Amo.. »
Sussurrai a bassa voce, sapeva che non mi piaceva quando diceva le parole avanti a Beatrice, ricambiai il bacio che mi regalò sulle labbra, si perché ogni suo bacio era un regalo per me.
Riuscimmo ad entrare in macchina convincendo Bea a restare seduta nel sediolone perché lei diceva che era grande e poteva stare seduta sui sedili e ogni volta era una battaglia.
Poggiai la mano sulla sua che teneva sulla mia coscia scoperta e accarezzai le sue dita guardando fuori dal finestrino, sentendo Bea cantare le canzoni che sentiva in macchina con Ciro quando uscivano spesso da soli.
« Nono noo, vivi cosiii no »
Soffiai una risata sentendola cantare a modo suo le parole di Blanco, Notti in Bianco. Lei di carattere non era seria come Ciro, era una vera pazza come me, almeno in quello.
« Ma che vi sentite tutti e due? » dissi ridendo sentendo Ciro a mia volta ridere.
« Amo.. » girai lo sguardo a lui sentendolo:
« Penz ca so troppo fortunato ad aver creato una famiglia così.. »
Sorrisi stringendo subito la sua mano.

Le cose andavano così bene tra noi, si litigavamo spesso perché entrambi eravamo delle teste dure, ma vi giuro, che avrei scelto Ciro altre mille volte.
Che era stata la scelta più pazza e più bella della mia vita, ecco perché non dovete ascoltare nessuno e far comandare sempre il vostro cuore.
Tutti mi ripetevano di stare alla larga da lui, che mi avrebbe solo fatta soffrire, che era solo un camorrista e non sarebbe mai cambiato. Ma non era vero, niente è impossibile, le cose possono cambiare da un momento all'altro, e se mio marito sarebbe andato in galera io sarei stata al suo fianco anche in quel momento e l'avrei aspettato finché Dio mi avrebbe dato via. Ma ciro era cambiato dal momento in cui un pianto aveva aveva accolto la nostra vita, dal momento in cui quei due occhietti si erano aperti, e ho visto piangere questo ragazzo che dicevano che era senza cuore quando la sua bambina ha detto "papà" per la prima volta, quando ha avuto paura di perdere sua moglie per sempre. Si, non vi nego che ho sofferto, troppo, ma anche lui ha sofferto, e io quel dolore lo sento ancora sulla mia pelle.
Vi giuro che i soldi sporchi non mi sono mai piaciuti, mi facevano ribrezzo ogni volta che li poggiava sul tavolo, ma quella era la sua vita e quella resterà anche tra 20'anni. Ci sarà sempre qualcuno che un giorno alzerà gli occhi e dirà "Ciro Ricci, il boss più potente di Napoli." Bene, io vi giuro sulla mia famiglia che quel boss che loro chiamano così, ha un cuore enorme, tanto enorme da farci entrare ogni sofferenza del suo passato, eppure bastava guardare la famiglia che aveva creato, per sentirsi soddisfatto e uomo.
E adesso chiedetemi se sono innamorata di Ciro.

Fine

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Fine.

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