Capitolo 1883

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Le: oggi possiamo fare qualcosa insieme papi?

C: certo principessa. Andiamo a casa di papà e vediamo cosa possiamo fare.

Li: andiamo fuori anche?

C: deciderete voi Liam.

Le: ma io volevo fare qualcosa tutti insieme.

Leah indica con la sua manina, sia me che Emily. I nostri sguardi si trovano e dalle nostre espressioni è chiaro come per entrambi questa sia una situazione molto complicata. Fino a pochi giorni fa abitavamo in due paesi diversi e doversi trovare adesso a "giocare" insieme anche se per il bene dei bambini non è facilissimo.

Em: amore io devo lavorare, ma vedrai che con papà troverete tante belle cose da fare.

Le: ma quando giocheremo insieme?

Em: presto amore.

C: appena mamma e papà riusciranno a incastrarci con gli impegni di lavoro.

Li: lavoro.... Nonno dice sempre che il lavoro è un bastardaccio.

Em: Liam! Quante volte ti ho detto di non ripetere le cose che dice tuo nonno!?

Io e Liam ci scambiamo uno sguardo divertito mentre Leah si lascia completamente andare, ridendo a crepapelle. Anche Emily pur avendo dovuto riprendere giustamente Liam, non riesce a non farsi sfuggire un sorriso: in effetti Simone riusciva a rendere divertente qualunque cosa.

C: vabbè adesso si corre a scuola però.

Em: mi raccomando fate i bravi. A scuola e a casa di papà.

Li: certo mamma. Promesso.

Le: promesso.

Liam e Leah corrono a dare un bacio e un abbraccio ad Emily e, dopo avergli messo gli zainetti sulle spalle, dico loro di raggiungere la macchina che ho parcheggiato nel vialetto e di salire. Saluto Emily che mi da le time indicazioni per oggi: avrei dovuto riportare i bambini a casa dopo cena, ma alla fine mi dice di tenerli anche a dormire da me nel caso in cui si faccia troppo tardi. Sto per uscire quando Emily, mi chiama nuovamente.

Em: se rimangono a dormire però, gradirei non ci fosse nessuna incursione da parte di Samantha.

C: non ti preoccupare. Ti ho detto che non rappresenta un problema... a maggior ragione ora che non ci frequentiamo più.

Em: come?

C: ho preferito così.

Em: se è stato per colpa mia, non devi...

C: no figurati. Tu non c'entri nulla. Avrei dovuto farlo molto prima. Non faceva per me.

Em: mi dispiace allora. Spero tu possa trovare qualcuno che faccia per te e ti renda felice.

Le faccio lo stesso augurio e dopo averla salutata nuovamente e averle augurato una buona giornata, raggiungo i bambini che come previsto si sono già posizionati per bene in auto, pronti per partire. Salgo in auto e durante il tragitto riusciamo a parlare e a pensare ad alcune cose da fare nel pomeriggio. I bambini avrebbero pranzato a scuola in quanto oggi avrebbero fatto anche un paio di ore nel pomeriggio. Lasciati i bambini a scuola, raggiungo l'università dove la segretaria mi consegna appena arrivato una serie di documenti da firmare e visionare.

  

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora