Em: grazie allora.
C: figurati. Hai preso qualcosa? Sei molto pallida.
Em: ho preso qualche vitamina. Non ho febbre, quindi devo essere semplicemente senza energia, magari avrò anche la pressione un po' bassa.
C: vuoi che ti accompagni a casa? - lo guardo male - Vuoi che ti chiami un taxi allora?
Em: no grazie. Allora ci vediamo stasera se porti i bambini o domani.
C: ai bambini penso io. Domani se ti senti meglio li porti a scuola altrimenti non preoccuparti, ci penso io fino a quando non ti sentirai in forze.
Lo ringrazio ancora e torno nel mio ufficio per prendere le mie cose e andare a casa. Colin è stato molto gentile e per questa volta farò finta di credere alle ragioni professionali che lo hanno portato a farmi questo favore. Ho proprio bisogno di riposarmi. Mentre mi infilo la giacca, vedo venire verso di me Lorenzo.
L: Emily.
Em: ciao. Scusa se ieri non ti ho più richiamato, ma ho avuto molto da fare.
Ieri pomeriggio mi aveva chiamato, ma io non avevo sentito la telefonata. Quando l'ho vista, mi ero ripromessa di richiamarlo ma poi mi è sfuggito di mente. Ieri non ci siamo nemmeno incrociati qui in facoltà,ma è più che normale considerando i nostri impegni.
L: tranquilla Emily. Ti avevo chiamato per un semplice caffè.
Em: sarei molto contenta di berne uno con te ora, ma è da stamattina che non mi sento per niente e bene e quindi ho pensato di andare a casa a riposare.
L: certo. Vuoi che ti accompagni? Tanto ho un'ora libera.
Em: sei gentilissimo, ma ce la faccio. Magari ci sentiamo domani e ci accordiamo per il caffè va bene?
L: va benissimo. Pensa solo a riprenderti.
Ci scambiamo un bacio sulla guancia e prendiamo strade diverse, io a destra per raggiungere l'auto e lui a sinistra per tornare nel suo ufficio. Riesco a percorrere però solo pochi passi, prima che la testa inizi a girarmi e tutto diventi nero.
Apro gli occhi piano piano, perché la luce in questa stanze mi sembra accecante. Lentamente provo a girare la testa per provare a capire dove mi trovo e cosa stia succedendo. Sono stesa in un letto di ospedale. La luce si fa meno aggressiva e quindi riesco sempre di più a riappropriarmi della mia ottima vista e noto che sono vestita esattamente come quando stamattina sono uscita di casa. Devo essere svenuta o robe simili. Non indosso il camice che danno solitamente ai pazienti quindi non devo aver avuto nulla di grave. Di fianco a me vedo un piccolo tavolino con una bottiglietta d'acqua e un bicchiere riempito per metà, così lo prendo e bevo un sorso d'acqua. Ho persino le labbra secche da tanto ho sete. Sulla parete destra di questa stanza c'è un grande vetro e dopo un paio di minuti nella parte più estrema di questo vetro vedo la figura di un medico. Starà parlando con qualcuno che però non riesco a vedere. Non passa molto e quel medico scompare per poi riapparire proprio alla mia porta.
X: salve signorina.
Mi sorride in modo molto rassicurante e dopo un paio di passi, vede entrare dietro di lui Colin. Deve essere stato lui probabilmente ad accorgersi del mio svenimento. In effetti per uscire dall'università si deve passare molto vicini al suo ufficio che tra le altre cose è a pochi passi dal mio. Con un cenno del capo faccio capire al dottore di essere sveglia e pronta ad ascoltarlo.
X: sono il dottor Magri. Sa il perché è qui?
Em: credo di essere svenuta. Avrò avuto un calo di pressione improvviso.
X: esattamente. Non ha avuto nulla di grave. Solo appunto un forte calo di pressione.
Em: mi sono svegliata molto stanca e senza energie. Ho provato con qualche integratore, ma non hanno fatto molto effetto a quanto pare.
X: probabilmente non sono stati sufficienti. Dagli esami del sangue che le abbiamo fatti, si è evidenziata una leggere mancanza di ferro.
Lo guardo leggermente confusa. Da qualche anno a questa parte mi sottopongo ad esami del sangue regolari proprio per monitorarmi, ma non era mai stata registrata questa mancanza. Non pensavo che l'anemia si potesse manifestare nel tempo, pensavo fosse quasi genetica o che comunque si fossi predisposti dalla nascita. Espongo questi miei dubbi al dottore che mi spiega come invece sia assolutamente comune il contrario.

STAI LEGGENDO
Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10
Romance- SEQUEL - Nel libro precedente sono successe moltissime cose alla famiglia Baldasseroni che continua ad allargarsi e a diventare sempre più unita. C'è chi è stato fortunato come Emily e chi invece in amore ha preso una grande batosta come Alex. Qua...