KYLE PT2

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La parte uno è nell'altra raccolta.

Uscire fuori a cena con Jay è l'ultima cosa che avresti voluto fare questa sera, eppure non hai molta scelta. Jay è un buon amico, ma è noioso. Hai provato a proporgli altre attività, come il cinema, la sala giochi, una festa, ma non ne ha mai voglia. È come se nel suo corpo da diciannovenne ci fosse un uomo di trent'anni. Non è capace a divertirsi. Tu d'altro canto non riesci a smettere di pensare al ragazzo dell'altra volta. Era così attento ad ogni tua parola, e ti ascoltava davvero e non perché doveva. Jay attira la tua attenzione con il solito discorso noioso sulle tasse e la borsa di New York.

"Salve, volete ordinare?"

Ti giri di scatto quando ti accorgi del cameriere accanto al vostro tavolo. Riconosci subito il suo viso, è il ragazzo dell'altra volta. Solo che questa volta indossa una camicia ed un paio di jeans, ed i capelli sono ordinati con il gel.

"Ciao"

Sorridi come una stupida, sperando di fargli ricordare chi sei. Lui ti guarda per un attimo, poi si ricorda di te, sembra davvero sorpreso.

"Sei la ragazza della festa!"

"Sì sono io"

Sei stranamente euforica per questo, probabilmente è causata dalla forte chimica che c'è ancora tra di voi. La curiosità di sapere chi è, che cosa gli piace, quali sono i suoi sogni nel cassetto. La voglia di uscire con lui e parlare finché uno dei due non si stanca.

"Che cosa ci fai qui?"

Kyle si gratta la nuca, si pizzica il grembiule allacciato intorno ai suoi fianchi ed alza le spalle.

"In realtà di solito lavo i piatti, per qualche dollaro extra per il college. Ma questa volta uno dei camerieri è malato, ed io sono il sostituto. E tu che ci fai qui?"

"È qui con me"

Jason attira l'attenzione su di se. Kyle finalmente può vedere il tuo amico sfigato e noioso. In questa settimana ti ha pensato parecchio, si chiedeva quando ti avrebbe rivista. Ti ha cercata ad ogni singola festa del quartiere, ma tu non c'eri mai.

"Tu devi essere Ray"

"Jay, Jason per gli sconosciuti"

Borbotta il ragazzo con uno sguardo di sfida. Kyle torna a guardare te, senza preoccuparsi di quello sfigato.

"Stacco tra un'ora, ti va se andiamo ad una festa?"

"Sono le nove di sera"

Vi fa notare Jay. Alzi gli occhi al cielo al evidente gelosia del tuo amico, pensa di avere un qualche tipo di diritto su di te, ma non ne ha alcuno.

"Perché no? Tu che fai?"

Provi ad essere gentile con Jay, nonostante sia uno stronzo. Lui però si limita a scuotere la testa.

"Passo. Io domani mattina ho lezione, al college non ci si gratta la pancia"

Sottolinea guardando Kyle, che però trova tutto ciò divertente, e si chiede come tu possa sopportare uno così. Tu semplicemente non vuoi ferire un amico che ti è stato accanto per tutta la vita, è più come un fratello maggiore noioso, ed i fratelli non ti devono piacere.

"Bene. Allora posso prendere gli ordini, Signorina?"

Sorridi divertita dal tono e dall'espressione buffa che ha Kyle. Passate la cena a lanciarvi occhiatine, Kyle ti fa gli occhiolini ogni volta che vi incrociate, e mentre Jay parla, tu guardi Kyle portare i piatti e rivolgersi ai clienti. È così carino che è impossibile non prendersi una sbandata, e tu ne hai presa una bella grossa.

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