ARI LEVINSON ||

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Gli sguardi di tutti sono puntati su di te, sai bene che adesso ti toccherà raccontare ciò che è successo ieri al villaggio, e la cosa non ti piace affatto. Guardi il piatto colmo di verdure e del pollo dall'aspetto invitante. Hai voglia di mangiare ma non hai fame.

"Sono qui da cinque anni ormai. Insegno a scrivere e a leggere alle persone che lo desiderano. Do una mano dove serve"

La voce ti trema, ma nonostante questo continui a parlare. È giusto che sappiano cosa ti è successo.

"Stavamo scrivendo la parola Comunità, stavo insegnando ai bambini che il villaggio era la nostra comunità e che dovevamo rispettarlo e prendercene cura. Poi abbiamo sentito uno sparo, poi un altro. Mi hanno formata prima di partire, il mio compito era semplice. Dovevo portare i bambini fiori dal villaggio, per farli nascondere in mezzo all'erba alta"

Una lacrima ti riga la guancia, alcuni bambini ti sono rimasti impressi nel cuore. La loro dolcezza e la loro curiosità, quando sei arrivata al villaggio sono venuti tutti a guardarti. Non avevamo mai visto uno straniero, hai faticato per inserirti ed avere la loro fiducia ed alla fine sei diventata parte della comunità. Un pilastro fondamentale dove i bambini e gli adulti potevano imparare cose nuove.

"Ma quando ho aperto la porta loro erano già li. Così h-ho sbarrato la porta e li ho fatti nascondere ma non è stato abbastanza... ci hanno portati in mezzo alla piazza ed hanno iniziato a spararci uno ad uno. Io sono riuscita a scappare in un momento di distrazione e mi sono nascosta... sono una codarda"

Ti vergogni per essere scappata, loro si fidavano e tu li hai lasciati lì a morire. Ti passi le mani sul viso per asciugarlo dalle lacrime. Ari ti versa un bicchiere d'acqua e te lo passa.

"Che cosa potevi fare contro dei soldati armati?

Interviene Rachel, la donna dai capelli biondi. Vorresti aver comunque fatto di più, ed invece adesso dovrai convivere con il peso di essere scappata, di aver lasciato quei bambini lì.

"Sono tornati a cercarmi, eccome. Uno di loro parlava inglese, diceva che se mi avesse trovata mi avrebbe tagliato la gola davanti al resto dei bambini. Non volevo morire..."

Ti afferri le radici dei capelli tra le dita e le tiri leggermente. Ari si alza dalla sua sedia e si avvicina a te.

"Ora sei qui con noi, possiamo proteggerti. Puoi tornare a casa se lo vorrai, faccio qualche chiamata e domani sarai a casa tua"

Sorridi tra le lacrime. Guardi Ari negli occhi, è un uomo buono ma purtroppo non può fare nulla per te.

"Io non ho più una casa, ho lasciato tutta la mia vita cinque anni fa. La mia famiglia probabilmente non vorrà più vedermi, se torno lì sarò una senza tetto"

"Ok allora puoi restare con noi, qui c'è sempre del lavoro da fare. Accogliamo profughi e li mandiamo in altri paesi, per salvarli dagli uomini che ti hanno fatto del male"

Rachel si schiarisce la voce ed attira l'attenzione su di se.

"Credi sia una buona idea? Se il comandante l'ha vista in faccia e la trova qui..."

"Non succederà, quando ci sarà il comandante lei si nasconderà. Qui sarai al sicuro te lo prometto"

Ari ti asciuga le lacrime con il pollice, ti sorride dolcemente ed accarezza di nuovo la tua schiena. La cena passa tranquilla tra chiacchiere sul tempo e una nuova missione per salvare altre persone. Ti allontani da loro per stare un po' sola, ti siedi sulla sabbia fredda e guardi le onde infrangersi sulle rocce e sulla spiaggia.

Sei così immersa nei tuoi pensieri che non ti accorgi che Ari si siede accanto a te. Senti il suo profumo però, e capisci di averlo affianco.

"Sai, mentre ero lì non facevo che pensare alla mia famiglia. Ho promesso a Dio che mi sarei riappacificata con loro, se mi avesse risparmiato la vita... perciò adesso immagino di dover chiamare mia madre"

Ari ti da una pacca sulla spalla per confortarti, sicuramente non è la cosa peggiore che ti sia capitata in questi giorni.

"Pensavo di morire, o peggio di essere abusata da quei soldati e poi ammazzata"

"Ma non è successo. Tu adesso sei qui con noi, vedrai che ti sentirai come a casa. Non sei costretta a partecipare alle missioni di salvataggio, in quel caso saresti in pericolo ogni istante. Puoi stare qui ed occuparti dei nostri ospiti. Alcuni hanno bisogno di cibo, altri invece di essere aiutati psicologicamente per sopravvivere"

Sospiri dopodiché appoggi una mano sul suo braccio per ringraziarlo, ma senti una strana energia attraversare la tua pelle. Ari percepisce un cambiamento nel tuo sguardo, abbassa gli occhi verso la tua mano calda, ancorata al suo braccio. Sembri risvegliarti da qualcosa, o forse ti liberi dalla paura e ritrovi la grinta che non hai mai perso.

"Tutto ciò che mi sia successo mi ha portata fin qui. Per aiutare voi e le persone che salvate da quei soldati. Perciò non lo rimpiango"

Senti che davvero Ari e la sua squadra siano il prossimo capitolo della tua vita. Sei quasi ansiosa di iniziare. Sopratutto perché Ari ti da delle vibrazioni positive.

"Bene. Perchè questa notte andremo in missione. Dovrai aspettare il nostro ritorno, fino ad allora puoi stare qui a contemplare il mare"

Ari ti da un buffetto su una guancia prima di alzarsi e tornare verso l'hotel. Probabilmente ti sei presa una bella sbandata per Ari, o forse sei solo piuttosto fragile e ti stai aggrappando ad un uomo forte con cui ti senti protetta. Non sai come finirà questa storia, ma di certo non ti priverai di niente.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora