JAKE JENSEN

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È stata una serata orribile, avevi in programma un appuntamento al buio, ma nessuno si è presentato. Perciò, te ne stai tutta sola al bar a bere una Coca Rum. Hai messo un vestito che delinea tutte le tue forme, con una scollatura a cuore, ed un paio di tacchi costosi. Tutto per un uomo che non si è nemmeno presentato. Stai quasi per decidere di andartene, quando un uomo si siede accanto a te. Indossa un paio di Jeans ed una maglietta con la stampa di una bionda che si mangia un Hot Dog con la lingua di fuori. Ti guarda attentamente, scende verso le gambe e risale alla tua scollatura e poi al viso. Tu rimani a fissarlo per tutto il tempo, forse questa serata non è stata sprecata. Ad un tavolo poco distanti da voi c'è un gruppo di uomini che vi guarda sorridenti, è chiaro che hanno sfidato l'uomo davanti a te ad abbordarti.

"Stai aspettando qualcuno?"

"Mio marito, abbiamo in programma una bella seratina"

"Ah davvero? Perché sei qui da quaranta minuti e nessuno si è presentato. Il che è una follia, dato che sei un bocconcino niente male"

Sposti lo sguardo ai suoi amici, e poi di nuovo su di lui. Sei indecisa se fargli fare una brutta figura, oppure dimostrargli che non sei il tipo di ragazza che si lascia abbordare al pub.

"Quanto avete scommesso? Cinquanta dollari? Cento?"

L'uomo accanto a te smette di sorridere, si gira a guardare i suoi amici e poi guarda te.

"Ma dai... ti stanno fissando, ecco perché non hai abboccato!"

"Ah solo per quello?"

È buffo ma in maniera dolce. È sicuramente il classico sfigato che si lascia trasportare dagli amici, ma è uno sfigato figo.

"Dammi una mano, fammi vincere quei soldi, ed in cambio faccio quello che vuoi"

"Tutto quello che voglio?"

"Tutto quello che vuoi"

Sarà Rum e Cola che ti hanno dato alla testa, ma accetti. La tua serata tanto è stata rovinata, perciò fanculo. Scendi dallo sgabello ed afferri l'uomo per la maglietta, dopodiché lo tiri verso le tue labbra e lo baci con passione. Lui in cambio appoggia le mani sui tuoi fianchi, e risponde al bacio. Muove la lingua con la tua, dandoti più che un bacio scarso. Ci sa fare. Prendi il suo labbro tra i denti e lo tiri leggermente, per poi lasciarlo andare.

"Mi devi quei soldi, adesso... come diavolo ti chiami"

Sussurri sulle sue labbra, lui solleva le sopracciglia sorpreso da questa tua grinta. Pensava fossi più docile, una di quelle donne gentili e disponibili.

"Jake Jensen, ma per gli amici solo Jensen. Invece di darti quei soldi potrei portarti fuori a cena, in un ristorante chic e non in un pub squallido"

"Bene Jensen. Dovrei darti il mio numero adesso?"

"Direi di sì"

Non toglie le mani dai tuoi fianchi, anzi, le stringe leggermente come se non volesse lasciarti andare. Afferri un fazzoletto dal bancone e chiedi una penna al barman, dopodiché scrivi il tuo numero di telefono ed il tuo nome.

"Spero tu non sia deludente come il mio appuntamento di stasera"

"Ti farò vedere le stelle, bambolina"

Togli le sue mani dal tuo corpo, dopodiché esci dal locale senza indugiare troppo. Ammetti però che la serata è finita meglio di come è iniziata.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora