ARI LEVINSON

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La vostra quotidianità è fatta per la maggior parte di bambini piagnucolanti, pannolini puzzolenti, ginocchia sbucciate, e piccole pesti che corrono da tutte le parti in cerca di cibo o attenzioni. Ma tu ed Ari amate questa vita, il creatore vi ha fatto proprio un bel regalo. Non avete mai usato contraccettivi o protezioni, e ciò vi ha portati ad avere quattro figli. Tre femmine ed un maschietto, che viene infastidito costantemente dalle sue sorelle maggiori. È la copia sputata di suo padre, fisicamente e caratterialmente. Quando arriva l'ora di dormire è il primo ad addormentarsi, mentre le altre tre vi fanno impazzire. Questa sera avete fatto la solita guerra infinita, la più grande dei vostri figli ha sette anni, ha iniziato a rispondere. Se le dici di fare qualcosa ti chiede perché vuoi che la faccia, Ari passa ore ed ore a litigarci. Poi però fanno pace con le pernacchie sul collo e sulla pancia. In questo momento sono tutti a letto, russano e sognano cose bellissime. Ari si sdraia sul divano, più precisamente sul tuo corpo. Appoggia la testa sul tuo seno e sospira.

"Sei stanco? Ed io che pensavo che avresti messo anche me a letto, Daddy"

"Cosa?"

"Cosa?"

Ari solleva la testa dal tuo seno e ti guarda divertito. Non l'hai mai chiamato Daddy ed Ari è la prima volta che se lo sente dire. Diciamo che il suo corpo apprezza quel appellativo.

"Ripeti la frase, per favore"

"Ho detto che pensavo avresti messo a letto anche me, sono stanca. Sai, le tue figlie hanno iniziato a mordersi a vicenda. Sono peggio dei maschi"

Sbuffi ricordando i segni degli incisivi sulle loro braccia. Ari scuote la testa, alcuni capelli gli ricadono sul viso e tu glieli porti dietro alle orecchie.

"No, quello che hai detto dopo. Ripetilo"

Ari ti imprigiona sotto di lui, ti lascia qualche bacio sul collo e sul viso, poi ti morde il naso.

"Non lo so... che ho detto?"

"Lo sai che hai detto, ripetilo"

Ari continua a mordicchiarti e a baciarti il collo ed il viso. L'hai chiamato Daddy ed hai combinato un grosso guaio, ora non potrai scappare da lui.

"Ti ho chiamato Daddy?"

"Sì cazzo, e perché l'hai fatto?"

La sua voce cambia, diventa un po' più roca. Ha un tono giocoso anche se le sue parole lo fanno sembrare arrabbiato.

"Perché tu sei il mio paparino. Mi porti fuori a cena, mi compri bei vestiti, mi  fai vedere le stelle ogni notte... è ciò che fa uno sugar Daddy"

"Dio... suona così bene, dillo ancora"

Ari si impossessa del tuo corpo in un istante. Infila le mani sotto la maglietta, finché le dita non si chiudono attorno ai tuoi seni. Mentre spinge il bacino contro il tuo.

"Non qui... non qui dove si siedono i bambini a fare la merenda. Portami a letto Papino, e potrai farmi ciò che ti pare"

"Ci puoi scommettere"

Ari si alza dal divano, ti prende in braccio senza fatica ed insieme raggiungete la camera da letto. Non ci impiega molto a spogliarti, avevi già su il pigiama, perciò Ari ha davanti a se pochi indumenti. I suoi jeans sono così stretti a causa della sua erezione, che quando se li toglie prova un sollievo immenso. Lo ammiri in tutta la sua bellezza, dal petto scolpito e coperto da una peluria scura, alle cosce toniche, le spalle larghe ed un regalino donato dal cielo, proprio tra le sue gambe. Hai vinto, in tutto e per tutto. Ari ti ama giorno e notte.

"Vuoi qualche altro istante per guardarmi?"

"Passerei tutta la mia vita a guardarti"

Ari sorride addolcito, non lo dici in modo provocante, semplicemente sei innamorata di lui. Si avvicina al letto dove tu sei seduta, ti accarezza una guancia, dopodiché si abbassa alla tua altezza per poterti baciare.

"Anche io, Bambina"

Ari ti schiocca un bacio sulle labbra, ti spinge delicatamente con la schiena contro il materasso e si appoggia su di te. Non avevate in mente di fare l'amore. Entrambi pensavate ad una cosa più passionale, ad un gioco di ruolo magari, ma non potete controllare questa cosa. Ogni tanto il vostro amore sovrastata l'eccitazione e la voglia di fare semplice sesso scatenato.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora