STEVE ROGERS PT2

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Alle tue spalle c'è una figura, senti diversi pensieri. Tutti i pensieri hanno delle domande inerenti a te. Chi sei, che cosa sei, come ti senti. Ti giri di scatto quando una mano ti si posa sulla spalla. Afferro Steve per la gola, non sei certa che sia lui. Potrebbe essere l'ennesima tortura al quale ti sottopongono.

"Sono io, Steve!"

Esclama senza fiato. Wanda prova a sbalzarti via con i suoi poteri, ma sei  più forte ed usi la sua mossa contro di lei, sbalzandola contro il muro. Sei sicura che sia l'ennesima tortura fatta per divertimento. Tutti i giorni gli Avengers vengono a farti visita, e tutti i giorni finisci per uccidere Steve.

"Adesso basta. Sono stanca dei tuoi giochetti, uccidimi o lasciami libera, ti sei divertito abbastanza!"

"S-sono Steve !"

"Provalo allora. Dimmi qualcosa che Steve Rogers soltanto saprebbe dirmi!"

Urli continuando a stringere con forza. Se questa non è un esercitazione allora cos'è? Non riesci più a distinguere la finzione dalla realtà? Sei morta?

"Ti chiami *Yn Barnes, sei nata il dieci marzo del 1917...."

"Questo lo sanno tutti, non mi freghi più Jet!"

"Hai un fratello gemello, sei nata podalica ed hai dovuto portare un divaricatore per i primi tre mesi di vita. Ma a dieci anni ti sei rotta l'anca, sei rimasta a letto un mese, ed alla fine hai dovuto portare un tutore di legno che ti faceva camminare male, e molto spesso si bloccava ed io o Bucky ti dovevamo portare a casa in braccio!"

Lo guardi negli occhi, leggi nella sua mente e tutto ciò che vedi è Steve. Pensa a tutti i momenti che avete passato insieme quando eravate bambini. Sulla porta c'è Bucky, che ti guarda preoccupato. Lasci andare la presa, dopodiché ti allontani da loro. Non sei morta, non sei congelata, questo significa che sei libera? Non fai in tempo a constatare la tua teoria, perché una scarica di fulmini ti colpisce facendoti perdere i sensi. L'ultima cosa che senti è un urlo da parte di Bucky.

"No!"
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Frank il gallo canta come ogni mattina. Ti alzi dal letto non appena senti la mamma bussare. Wendy apre la porta con un sorriso dolce sul viso, ha cinque anni come Steven, sono gemelli e sono due tornadi.

"La mamma ha fatto le uova!"

Esclama prima di scappare via. Alzi gli occhi per poi vestirti e lavarti il viso. Raggiungi la tua famiglia in soggiorno, dove fate colazione. James è sempre così strano la mattina, fissa un punto vuoto senza dire una parola. Ti siedi con un piccolo tonfo, oggi il tutore sembra non voler funzionare. Non potete comprarne un altro, perciò ti devi accontentare di questo, arrugginito e graffiato.

"Mamma, papà. Steve mi ha proposto di andare con lui allo Stark Expo. Dicono che ci sarà una macchina volante!"

Esclami estasiata dalla sola idea. Ti sorprende come i tempi stanno avanzando. Quando finirà la guerra ci saranno tante innovazioni. Buck si lascia sfuggire una risata, ti sorprende la sua vitalità ritrovata.

"Tu e Steve?"

Domanda papà poco convinto. Annuisci sorridendo, se ti vedrà ansiosa di andare, probabilmente ti lascerà passare una splendida serata con Steve. È il tuo migliore amico, è un ragazzo magrolino e basso, probabilmente non supera il metro e sessanta. Viene preso di mira molto spesso, e tutti se la prendono con lui. Alcuni ragazzi della tua scuola dicono che siete la coppia perfetta, tu storpia e lui menomato. Ma ti basta stare con Steve, ed ascoltare le sue battute squallide per ritrovare il buon umore.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora