ANDY BARBER

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Passi le mani tra i capelli per togliere i nodi prima di pettinarli. Decidi di farti una doccia calda, anche se non ne hai molta voglia. Indossi un paio di jeans ed un maglione, ti infili gli scarponcini ed il giubbotto per poi uscire di casa. La tavola calda è piuttosto vicina, ci vogliono venti minuti di metropolitana. I tuoi genitori ti hanno lasciato la tavola calda, non è quello che avresti voluto fare nella vita. Non ti lamenti di certo, del resto è l'unica cosa che ti è rimasta di loro. Apri alle sei in punto, accendi i fornelli e scaldi l'odio di frittura. Prepari la pastella per i pancakes e i waffle, quando finalmente arriva Eden il cuoco.

"Sei in ritardo bellezza"

Borbotti mentre pulisci i tavoli. Ha il fiato corto ed è sudaticcio. Spesso si presenta in ritardo, si scusa dicendo che il traffico l'ha trattenuto più del dovuto, peccato che ha la bici. Stai già cercando un nuovo cuoco, gli hai dato molte occasioni ma lui è sempre in ritardo. Si chiude in cucina a preparare le prime colazioni, uova e Bacon con caffè nero, è la colazione più richiesta. A metà mattina il campanello trilla di nuovo, ti precipiti al tavolo dove si sono seduti i nuovi clienti.

"Buongiorno, benvenuti da Oliver, cosa posso portavi?"

Alzi lo sguardo dal bloc notes, riconosci subito un cliente abituale, il signor Sanders è un avvocato, pranza qui ogni due giorni. Scambiate qualche chiacchiera non appena ha finito il suo pranzo. Accanto a lui ci sono altri due uomini vestiti simili a lui, perciò probabilmente sono anche loro avvocati.

"Salve signor Sanders, come sta? Sua figlia ha ancora la febbre?"

"Sto bene grazie, mia figlia non ha più la febbre... e lei come sta signorina?"

"Alla grande. Mi faccia indovinare, un doppio cheeseburger senza sottaceti, senza ketchup, con una spruzzata di senape, patatine a parte ed un tè freddo senza ghiaccio ma con una fettina di limone"

Ricordi bene gli ordini dei clienti abituali, è una cosa che ti piace fare, fa si che i clienti si sentano speciali e alla fine torneranno sempre. Te l'ha insegnato tuo padre. Aveva una gran cura per i suoi clienti abituali, per questo ognuno di essi lo ricorda con affetto.

"Wow questa è dedizione"

Commenta l'uomo che sembra più giovane fra i tre. Ti sorride cordialmente, il suo sguardo si abbassa verso le tue gambe, poi torna nei tuoi occhi. Ti ritrovi senza parole, il che è strano dal momento in cui sei una chiacchierona con i clienti.

"Ogni cliente è speciale per me, che cosa posso portarle signore?"

"Prendo lo stesso, ma con i sottaceti, il ketchup, e una birra"

"Lo stesso"

Interviene anche il terzo uomo. Annuisci segnando la comanda su un foglio, dopodiché riprendi i menù dal tavolo.

"Questa mattina ho preparato dei pasticcini alla crema, vorrei farveli assaggiare, offre la casa"

Scappi via non appena un altro tavolo attira la tua attenzione, ogni tua giornata è frenetica e questa vita ti piace. Non ti fa pensare ai tuoi genitori ed alla vita che avevi prima.

Andy ti guarda correre da un tavolo all'altro, si nota la tua deduzione per questo posto, la tua gentilezza verso i clienti, ognuno di essi.

"Se te lo stessi chiedendo, ha ventidue anni, gestisce questo posto da sola. I suoi genitori sono morti, prima se ne andata la madre e poi suo padre. Si è ritrovata a diciotto anni senza genitori e con una tavola calda da gestire. Conoscevo suo padre, vengo qui da quando lavoro in tribunale. I panini sono fottutamente buoni"

Racconta Stan. Andy è affascinato dal tuo temperamento incredibilmente forte. Andy ha perso i genitori, sua madre è morta mentre suo padre è rinchiuso in prigione. Beh lui si è ritrovato senza genitori, ma era ben più adulto. Aveva già una vita avviata ed una famiglia. Non può immaginare che cosa hai provato a ritrovarti sola, da un giorno all'altro. Mette gli occhi su di te nel momento in cui ti avvicini con il loro ordine. Distribuisci i piatti e le bibite, dopodiché auguri buon appetito. Stan aveva proprio ragione, secondo Andy. I tuoi hamburger sono superlativi, ogni ingrediente è perfettamente bilanciato. Il pranzo va a gonfie vele, il cibo è ottimo e la tua cortesia è la ciliegina sulla torta. Arriva il momento di pagare, Andy offre a tutti, ma prima di andare viene da te.

"Volevo farti i complimenti per i pasticcini, sono deliziosi. Tornerò qui a mangiare ogni volta che potrò"

Sorridi grata di quei complimenti, non sai come comportarti, nessuno ti aveva mai lasciata senza parole ed in imbarazzo.

"Beh grazie... mio Nonno ha aperto questa tavola calda alla fine degli anni settanta. Ha cresciuto mio padre qui dentro, e poi lui ha fatto lo stesso con me. Questa attività è la cosa più importante che ho"

Vi guardate negli occhi per un tempo indefinito, lui infila una mano nella tasca interna della giacca e ti porge il suo biglietto da visita. Andy Barber, vice procuratore distrettuale.

"Se mai avrai bisogno di assistenza legale conta pure su di me"

"Grazie"

Andy non si schioda, si guarda intorno poi ridacchia come un pazzo.

"Era solo un modo per darti il mio numero, ora penserai che sono un mezzo sfigato, ma giuro che non lo sono"

Ti ritrovi a ridere realmente divertita per la sua goffaggine, non hai mai avuto esperienze di questo tipo, perciò per te è una cosa nuova.

"Ho una casa tuta mia, una macchina... sto diventando sempre più patetico, vero?"

Iniziate a ridere un po' per l'imbarazzo, afferri un post-it e ci scrivi su il tuo numero ed il tuo nome, che poi gli porgi.

"Anche io ho una casa tutta mia, ma non ho una macchina, non mi serve. Comunque passa di qua quando vuoi, troverai sempre del buon cibo ed ottimo staff che ti farà sentire come a casa"

"Lo farò"

Suona più come una promessa, Andy non vuole tornare a lavoro. Vuole stare qui tutto il giorno a guardarti lavorare, a sentire il tuo profumo e a farti ridere.

"Ora temo di dover tornare a lavorare, la tavola calda non si gestisce da sola... no?"

"Certo, certo. Beh ci sentiamo presto"

Andy solleva il post it, mentre fa qualche passo indietro. Ti saluta con un gesto della mano, poi scappa via.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora