JAKE JENSEN

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Tuo padre non è mai stato molto presente nella tua vita, non è stata una sua scelta. Ti chiamava spesso su FaceTime, ti spediva regali da tutto il mondo. Ogni sei mesi veniva a fare un saluto a casa e passavate la giornata al luna park o ovunque tu volessi andare. Sei praticamente cresciuta con tua Nonna, la quale ti ha amata come se fossi sua figlia. Qualche giorno fa tuo padre ha chiamato dicendo che aveva bisogno di un posto sicuro dove stare per qualche giorno. Avete una casa in campagna dove trascorrevate le vacanze tu e tua nonna. Sei qui ad aspettare che arrivi con il cuore che batte all'impazzata. Non vedi tuo padre da ormai un anno, l'ultima pausa dal lavoro l'ha usata per lavorare ancora. Perciò sei ansiosa di rivederlo. Leggi davanti ad una finestra che da sul lungo viale che antecede la casa, così che tu possa vederlo arrivare. Passano i minuti e finalmente vedi arrivare due macchine strane, macchine diverse da quelle di un agente speciale dell'esercito. Sono macchine da Mamme single. Corri fuori sul portico ed aspetti paziente, tuo padre è il primo a scendere, seguito da altri uomini ed una donna. Tuo padre però non sembra felice di vederti, anzi, sembra quasi arrabbiato.

"Che cosa ci fai qui?!"

Esclama quando è abbastanza vicino. Gli altri ti guardano attentamente un po' confusi.

"Pensavo volessi vedermi dopo un anno"

"Sarei venuto io a trovarti Tesoro, lo sai che il mio lavoro è pericoloso alle volte, stare qui con me è da stupidi. Dov'è la Nonna?"

Tuo padre sale velocemente le scale ed entra in casa, ma non c'è nessuno. Tua Nonna è a casa sua con il suo compagno. Sei abbastanza grande per vivere da sola, ormai.

"Ma'?"

"Non c'è, Papà"

Sbuffi innervosita dal suo comportamento. È molto protettivo e questo alle volte lo rende un po' isterico. Ad esempio con gli uomini che frequentavi.

"Papà?!"

La donna finalmente parla, ti guarda con attenzione, poi guarda tuo padre alle tue spalle.

"Clay che cazzo, non ci hai detto di avere una figlia!"

Esclama Rogue guardandoti attentamente come poco fa ha fatto Aisha. Le somiglianze sono parecchie. Sei la bella copia di Clay, in pratica.

"Provate a fare gli stronzi con mia figlia, ed io vi faccio fuori mentre dormite"

Clay torna verso i suoi uomini e punta il dito contro ognuno di loro. Jensen ti guarda un po' più del dovuto, sopratutto le tue forme perfette decisamente diverse da Clay.

"Jensen!"

Clay schiocca le dita davanti al viso di Jensen, riporta lo sguardo su di lui che gli fa segno di tagliargli la gola.

"Perché non me ne hai mai parlato?"

Aisha attira l'attenzione di Clay, che per un attimo si sente in colpa. Aisha è la sua compagna e probabilmente avrebbe dovuto parlarle di te. Ma quando si tratta di te Clay è taciturno, protettivo in modo maniacale.

"Entriamo dentro. Prima che qualcuno ci veda"

"Già ci devi spiegare tante cose"

Borbotta Aisha, mentre gli passa accanto. Ti supera senza dati troppa importanza, dopodiché entra in casa per prima. La segui a ruota, decidendo di scoprire perché è così arrabbiata con tuo padre. Una mezza idea ce l'hai ma non sei sicura.

"Avanti tesoro, porta i ragazzi al piano di sopra, a scegliere le camere"

Ordina tuo padre guardando Aisha, è un modo per farli parlare da soli. Guardi i quattro uomini dietro di lui con diffidenza. È molto probabile che questa sia la squadra di tuo padre, perciò devi loro un po' di rispetto. Ma solo un po'.

"Sei proprio figlia di Clay, fa quello sguardo quando è indeciso se farci il culo o lasciarci morire"

Clay sorride del complimento che ti ha fatto Rogue, almeno, per lui è un complimento. Era così felice quando sei nata.

"Muovete il culo, e tenete le mani e gli occhi apposto"

Dice l'ultima parte guardando Jensen, che non ha aperto bocca da quando hanno scoperto di te. Sali una rampa di scale, al piano di sopra di sono due camere per gli ospiti, la tua stanza, quella di tua nonna e quella di tuo padre.

"Questa è la mia stanza, e questa è di mio padre, perciò è off limits. Ma le altre tre andranno bene"

Apri le tre porte delle camere libere, Tutte e tre hanno dei letti matrimoniali perciò dovranno dividerla.

"Preferisco dormire sul divano piuttosto che dividere la camera con uno di questi stronzi"

Borbotta Roque, non hai tempo però per stare dietro ai loro capricci. Non vedi tuo padre da un anno e lo devi condividere con quella stronza e tutti loro.

"Pensi che me ne freghi qualcosa? Non vedo mio padre da un anno, mi ha mandato il solito schifoso peluche con i cioccolatini per Natale, e poi non l'ho più sentito. Non ho tempo per stare qui a sentirvi piagnucolare perché casa mia non vi va bene. Dovreste ringraziarmi perché vi sto dando un posto sicuro dove nascondervi!"

I quattro ti guardano ammutoliti per qualche istante. Sei la piccola Clay, perciò dovevano aspettarsi una reazione del genere.
Gli uomini scelgono le loro camere, finalmente. Scendi al piano inferiore e ti chiudi in cucina dove ti rilassi e sfoghi l'energia. Prepari il piatto preferito di tuo padre, ovvero il pasticcio di carne. Tua nonna glielo preparava ogni domenica, insieme alla crostata di confetture. Passi delle ore senza avere notizie di nessuno, sembra quasi che la casa sia vuota. Apparecchi la tavola della cucina, poi richiami gli ospiti. Li ritrovi seduti sul divano mentre guardano il notiziario, probabilmente hanno bisogno di qualche aggiornamento sugli Stati Uniti.

"La cena è servita, oppure voi mangiate quando vi pare?"

Tutti e sei si girano in blocco, tuo padre sorride e si alza senza esitazione. Batte le mani, poi se le sfrega come una mosca.

"Mi sei mancata pasticcino"

Clay ti passa affianco, ti lascia un bacio sulla fronte che vale come scusarsi per essere stato via un anno senza dare notizie. Clay non è mai stato un uomo amorevole, niente abbracci o baci, solo regali e complimenti per i voti a scuola.

"Forza andiamo, mia figlia vi ha preparato la cena!"

Esclama Clay facendo alzare i suoi uomini dal divano. Aisha si avvicina più lentamente, meno scorbutica di prima. Ti sorride cordialmente e segue il resto della squadra in cucina.

Durante tutta la cena Jensen ti guarda. Non hai nulla a che fare con tuo padre, sei maestosa. Stai seduta dritta sulla sedia, usi le buone maniere. Sei incredibilmente bella ed hai la tenacia di Clay. È la combinazione perfetta per Jensen. Anche tu ti accorgi del suo sguardo sempre puntato su di te, non appena lo guardi ti fa un sorrisino che ti fa venire in mente un'idea malsana. Stasera andrai nella sua stanza, tanto per divertirsi un po'. E per farla pagare a tuo padre.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora