ARI LEVINSON

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È da qualche giorno che hai il raffreddore ed un po' di febbre che non accenna a scendere. Non è alta, potresti anche fare le faccende domestiche e cucinare, le solite cose che faresti normalmente, ma Ari la pensa diversamente. Arriva puntuale con il termometro ed il bicchiere di spremuta d'arancia. Gli sorridi dolcemente, lui si siede sul letto e ti infila il termometro sotto al braccio. Posa le labbra sulla tua fronte, non per baciarla, ma per sentire il calore. Sei ancora troppo calda, non va bene.

"Ari, puoi andare a lavoro oggi, io mi sento davvero meglio. Non puoi assentarti per così tanto tempo solo perché io ho il raffreddore"

"Anche l'ultima volta hai detto che stavi bene, eppure ti sei messa in pericolo!"

Pensandoci adesso ti strappa un sorriso. È successo qualche mese fa, forse un anno fa. Ari era uscito per lavorare, gli avevi promesso di star bene e che non avevi bisogno di aiuto. Ti sei preparata da mangiare e poi ti sei stessa sul divano, con la tv accesa. Quando Ari è tornato a casa ha subito sentito un odore di gas in tutta la casa, e ti ha trovata svenuta. Ti ha portata fuori dal vostro appartamento, poi ha cercato l'origine di quella fuori uscita. In cucina c'era un fornello acceso, con la fiamma, ed uno con la manopola girata, dal quale usciva una grande quantità di gas. Tu credevi di aver spento il fornello, ma in realtà ne hai solo aperto un altro. Chiaramente non è stata colpa tua, la febbre ti aveva confuso le idee. Volevi solo mangiare e tornare a dormire. Da quel momento Ari non ti ha più lasciata sola in casa con la febbre.

"Mi dispiace Ari"

Ripeti per la milionesima volta da quel piccolo incidente. Ari scuote la testa, ti lascia l'ennesimo bacio sul collo e sussurra un È tutto ok. Il suono del termometro attira la vostra attenzione, Ari lo prende velocemente e guarda lo schermo.

"Trentotto e due, ti si è alzata"

Ari ripone il termometro nella sua scatolina, poi si alza e prende un farmaco che dovrebbe far abbassare la febbre. Lo mandi giù con un sorso di spremuta, dopodiché ti nascondi tra le braccia forzute di Ari. Fingi di guardare la tv con lui, ma in realtà ti addormenti un paio di volte. Ari ama tenerti tra le sue braccia mentre dormi, sei così dolce e minuta. Lo fai sentire gigante in confronto. Ad un certo punto ti stiracchi sul suo copro, sbatti le palpebre un paio di volte e mugugni.

"Che cosa c'è?"

Domanda Ari dolcemente, ti sposta i capelli dal viso e ti accarezza la parte superiore della schiena.

"Ho caldo"

Sposti le coperte dal tuo corpo, Ari ti aiuta prontamente ma senza esporti troppo. Anche se hai la febbre, e dovresti stare ben coperta, non indossi i pantaloni, ma solo una felpa di Ari. Ti giri dandogli le spalle, e quel movimento fa alzare la felpa che mette in mostra il tuo didietro. Per Ari è impossibile non guardarti, ed anche se hai la febbre, Ari prova una tale voglia di farti genere. Non lo nasconde affatto, anzi, ti circonda i fianchi con un braccio e ti avvicina a se. 

"Lasciami alleviare il tuo malessere"

Ari infila la mano tra le tue gambe, senza darti tempo per capire di cosa sta parlando. Le sue dita si muovono contro il tessuto degli slip, lasciandoti un piacevole formicolio sulla pelle.

"Mh.. Ari"

Inarchi la schiena e sposti la testa indietro, la tua mano si nasconde tra i suoi capelli che tiri leggermente. Ari prende questo gesto come una richiesta, solleva l'elastico degli slip dopodiché infila la mano tra il tessuto e la tua pelle. Allarghi il più possibile le gambe per permettergli di farti sentire bene. Ari ti gira sulla schiena, si mette sopra di te ma senza pesarti. Solleva la felpa abbastanza da esporre un tuo seno, chiude le labbra intorno ad un tuo capezzolo, che accarezza con la lingua, mordicchia e succhia. È molto meglio della medicina per abbassare la febbre. Le sue dita si muovono delicatamente, trovano la tua entrata ed in un istante Ari le muove dentro e fuori. Sei come sabbia tra le sue dita, Ari ti fa dimenticare per un istante che hai la febbre. L'apice del piacere arriva quando Ari posa il pollice sul tuo clitoride, lo accarezza con movimenti circolari che ti portano dritta in paradiso.

"Avanti Bambina, vieni per me"

Sussurra in tuo orecchio, lascia dei baci umidi che partono dal collo e scendono verso i tuoi seni. Non riesci a resistere alle sue labbra e le sue dita su di te, ti lasci andare in un gemito forse troppo forte. Ari sentendolo diventa duro come la roccia, al momento però vuole occuparsi di te, a se stesso penserà più tardi.

"Oh Ari... Ti Amo"

"Ti amo anche io, Bambina"

Ti bacia la fronte, in quanto non può baciarti le labbra o prenderà la febbre anche lui. Ti copre accuratamente con le coperte, dopodiché si alza e si chiude in bagno per occuparsi del suo problemino.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora