COLIN SHEA

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Sei immersa in una lite tra due donne in un talk show, uno di quelli vecchi mandati in onda su uno di quei canali un po' sfigati, Colin entra in casa e quasi non ci fai caso. Si muove per l'appartamento spargendo la sua puzza da uomo sudato, dopo un allenamento sfibrante. Ti giri a guardarlo quasi scioccata per l'odore che emana, non è possibile.

"Amore, non ti offendere ma tu puzzi!"

Colin solleva un angolo della bocca, divertito da ciò che hai detto e sopratutto come l'hai detto. Apre la bottiglietta d'acqua, presa precedentemente dal frigo, e ne beve un gran sorso.

"Sembra che tu abbia fatto un bagno in una vasca piena di vestiti sudati, e immondizia!"

Colin si avvicina a te, ma tu scappi via, travolta da un ondata di puzza maschile.

"Pensavo che a voi donne piacesse l'odore maschile... andiamo dammi un bacino"

Colin continua ad avvicinarsi a te con un sorrisetto ambiguo, tu scappi il più possibile finché non sei con le spalle al muro. A quel punto Colin si toglie la maglietta e te la butta in faccia.

"Oh che schifo! Vatti a lavare, ti prego"

"Solo se vieni con me"

Ti carica come un toro inferocito, appoggia le sue mani sulla parte posteriore delle tue cosce e ti solleva. Istintivamente incroci le gambe intorno al suo bacino, ed appoggi le mani sulle sue spalle appiccicose e calde.

"No, no, niente doccia insieme. L'ultima volta tu non hai indossato il casco, ed abbiamo rischiato grosso. Ricordi?"

Colin inizia a baciarti il collo, per cercare di farti cambiare idea, ma non funzionerà. È stato proprio lui a decidere di non fare più la doccia insieme.

"Si ma io sono schiavo del tuo corpo, non resisto"

"Fai la doccia e poi vieni da me"

Gli batti una mano sulla spalla, lui sospira e si decide. Ti lascia andare, ma non prima di averti baciato come se non ci fosse un domani. Ti intrappola i capelli in un pugno e ti tira la testa indietro, poi ti divora le labbra. Tu rimani ferma immobile e ti godi questo scatto di passione. Però la puzza del suo sudore ti smorza il respiro e lo spingi via.

"Vatti a lavare!"

Colin segue il tuo ordine, raccoglie la sua maglietta e fila in bagno. Quando si tratta di uscire è l'uomo più lento al mondo, invece quando si tratta di far sesso è così veloce. Ci mette dieci minuti a lavarsi, esce dal bagno senza alcun riparo e con una bella erezione già pronta e fatta.

"Gesù Cristo"

"Puoi dirlo forte, tra poco non farai altro che nominare Dio... Oddio, Oddio"

Imita la tua voce fingendo un orgasmo, gli tiri un cuscino che lui afferra e ti lancia in faccia. Ti distrai per un istante, per afferrare il cuscino, e di colpo Colin è su di te. Ti lasci scappare un urletto quando ti prende di peso e si capovolge a pancia in giù. Ti strappa di dosso i pantaloncini e ti tira una sberla sul culo, così forte da lasciarti la pelle calda e pizzicante.

"Colin!"

"Grida pure il mio nome ai quattro venti, voglio che tutti sappiano a chi appartieni"

Colin si abbassa su di te, ha il petto ancora umido, e i capelli bagnati. Ti sfila dolcemente la maglietta, ed ancora una volta ti prende i capelli in un pugno, porta la tua testa all'indietro e ti bacia. Le sue labbra si spostano sulle spalle, disegna una linea umida su tutta la tua schiena, poi sui glutei ed infine tra le tue gambe. Chiudi gli occhi godendoti quel calore così piacevole, Colin ti solleva il bacino e continua con quello che sta facendo.

"Oh Colin"

Questo suono per lui è così dolce, così perfetto. Ti accarezza le grandi labbra con il dorso dell'indice prima di infilarlo dentro, lo stesso fa con altre sue dita, ma è solo una preparazione. Ti guarda mentre ansimi e pulsi attorno alle sue dita, stai quasi per cedere e quindi Colin sostituisce le sue dita con il suo membro. Ci vuole un istante per adattarti intorno a lui. Colin chiude gli occhi per ascoltare meglio il piacere che lo circonda. Si muove sempre più velocemente, tu lo preghi di non fermarsi e lui ti accontenta.

"Sto per.."

Non hai il tempo per finire la frase, Colin soffoca in imprecazione quando ti stringi attorno a lui. È una presa forte che lo porta dritto all'orgasmo, nell'istante in cui anche tu raggiungi lo fai. Rimane dentro di te qualche altro istante, poi si sdraia sul divano con te sul suo corpo.

"Temo di dovermi lavare di nuovo"

Sorridi divertita, abbassi lo sguardo verso la sua erezione, per togliergli il preservativo, ma non lo trovi. A quel punto il tuo sorriso sparisce, ti giri a guardare Colin e che rimane confuso per il tuo sguardo.

"Che?"

"Non hai messo il preservativo!"

"Sì inve..."

Colin è semplicemente troppo preso da te, ogni singola volta, che si dimentica di ogni cosa. Fino a qualche giorno fa prendevi la pillola, e non c'era bisogno di usare alcuna protezione, ma hai iniziato a manifestare degli effetti collaterali, perciò l'hai interrotta. Almeno finché la tua ginecologa non te ne darà un altra.

"Sei incredibile!"

"Ti amo anche io, Bambina"

Esclama mentre tu corri in bagno a risolvere questo inconveniente. O almeno ci provi.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora