RANSOM DRYSDALE

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È stato un riposino con i fiocchi, non hai mai dormito così bene dopo pranzo, ed il motivo è uno soltanto. Ransom ti ha rigirata come una calzetta, ti ha sbattuta per bene. Era appena tornato da una riunione di famiglia, volevi parlarne ma lui ti ha semplicemente spogliata. Alle volte Ransom può essere un po' rude e scortese con te, ti basta però rimetterlo in riga e lui ti chiede scusa. Guardi l'orologio sul tuo telefono che segna le cinque del pomeriggio, hai dormito così tanto? Ti alzi dal letto, infili una felpa e vai a cercare Ransom. È in soggiorno che lavora al computer, indossa i suoi occhiali da lettura, il maglione da nonno ed accanto a se ha un caffè fumante.

"Hey"

Ransom solleva gli occhi dallo schermo per guardarti. Il suo battito cardiaco accelera per un istante quando ti vede, sei bellissima. Hai i capelli arruffati, il viso leggermente rosso, indossi una sua felpa e nient'altro e ciò ti rende ancora più minuta. Ransom fa scivolare gli occhi lungo le tue gambe lisce e perfette, e se le immagina attorno ai fianchi. Ti siedi a cavalcioni sulle sue gambe ed incroci le braccia dietro al suo collo.

"Hai dormito bene?"

Ti sposta i capelli dal viso, dopodiché ti bacia una guancia. Le sue mani finiscono dritte sulle tue cosce, che accarezza lentamente.

"Benissimo. Dopo quello che mi hai fatto... avrò i lividi sulle chiappe!"

Ransom ti bacia la porzione di pelle sotto la mascella e ti stringe i glutei nelle mani. Il ricordo di ciò che avete fatto scatena una certa eccitazione in voi.

"Perdonami"

"Ti perdono se lo fai ancora"

Afferri le sue labbra tra i denti e le tiri leggermente. Ransom spinge il tuo bacino contro il suo, non indossi gli slip perciò i suoi jeans sono ruvidi contro la tua intimità.

"Prima però devo parlarti di una cosa importante"

Ti blocchi un po' spaventata. Ransom usa quel tono serio solo quando litigate oppure quando è geloso di un uomo. Togli le braccia dalle sue spalle e ti allontani di qualche centimetro.

"Voglio andarmene. Venderò questa casa e me ne andrò lontano, e ti voglio con me"

Tu e Ransom non vivete insieme, non ancora. Ogni tanto dormite nelle stesso letto, ma poi ognuno ha il suo spazio. State insieme da appena un anno, il che è relativamente poco per andare a convivere, seguendo il suo ragionamento. Perciò cambiare stato vorrebbe dire vivere insieme?

"Piccola dimmi qualcosa"

"Lasceresti tutto con me? Per vivere sotto lo stesso tetto con me?"

Ransom ti guarda confuso, la risposta è ovvia. Se ti ha chiesto di fuggire insieme è perché ti vuole accanto, ogni giorno ed ogni notte"

"Dio non l'hai ancora capito?"

"Capito cosa Ran?"

"Che senza di te la mia vita non ha un senso. Forse non ti ho dato dei segnali chiari Piccola, ma non posso e non voglio più stare lontano da te per più di mezza giornata"

Le sue parole ti lasciano la pelle d'oca. Senti lo stomaco pieno di farfalle ed il fiato corto. Ransom ti prende il viso tra le sue mani e lo avvicina al suo.

"Voglio una vita con te, compriamo una casa sul mare. Tu puoi continuare a lavorare come Freelance ed io mi inventerò qualcosa"

"Sì"

Quella parola ti esce senza preavviso, non ci pensi nemmeno, il tuo cuore ed il tuo cervello per una volta collaborano. Ransom sorride sollevato, si aspettava che dicessi di no per il lavoro, per la tua famiglia ed il tuo appartamento.

"No Miami, troppe donne a portata di pisello"

Ransom torna serio ed annuisce. Tu fai tutta una lista di paesi vietati, come Los Angeles e Las Vegas.

"Allora andiamo a New York, oppure San Francisco. Le case sono bellissime, e le strade. Parliamo delle strade"

"Non mi interessa Piccola, non me ne frega dove andiamo. Voglio solo costruirmi una vita con te, lontano dal marciume della mia famiglia"

Sposta gli occhi dalle tue labbra ai tuoi occhi, sei tu che elimini la distanza. Lasci che sia Ransom a condurre il bacio, casto e lento. Ti bacia un ultima volta a stampo, poi ti fa girare verso il computer. C'è un sito dove stava valutando il valore della casa, così da poterla vendere e ricavare abbastanza soldi per comprarne un'altra.

"Questo è il valore della tua casa?"

Domandi guardando la cifra molto alta, Ransom sorride ed annuisce. Questa casa l'ha fatta costruire secondo ciò che voleva lui. Pavimento in parquet, finestre alte dal pavimento al soffitto, mobili di legno pregiato, ed un terreno circostante piuttosto grande. Non voleva vicini rompipalle. Suo nonno ha sborsato il doppio di quello che vale, ma per iniziare una nuova vita è più che sufficiente.

"Ti farò vivere come una regina, te lo prometto"

Ti senti così fortunata ad avere uno come lui nella tua vita. Non sai che cos'è successo con la sua famiglia, e non ha importanza. Seguiresti Ransom in capo al mondo se te lo chiedesse, perché è così che funziona l'amore.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora