CURTIES EVERETT

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Fuori sta facendo quasi buio, il che vuole dire che un altra giornata è passata. Ormai non le distingui più una dall'altra, sono tutte uguali. Curtis e vostra figlia tornano con la vostra cena, lei è sempre aggrappata alle spalle del padre come una scimmietta. Ha quattro anni ed è una bambina a dir poco vivace, ogni giorno si mette in un guaio diverso, vorrebbe scoprire tutto del treno e dei suoi abitanti e spesso si intrufola dove non dovrebbe.

"Mamma, la cena!"

Esclama con voce squillante, Curtis la rimette a terra delicatamente per poi venire a salutarti con un bacio.

"Vatti a lavare le zampe!"

Ordini alla bambina prima di mettervi a mangiare. Per fortuna è molto obbediente e scatta verso il piccolo rubinetto non appena glielo dici. Come sempre, il cibo non è molto. Ci sono due patate lesse e tre fette di pane. Tu e Curtis vi scambiate uno sguardo, sapete già che dovrete dare la maggior parte alla vostra bambina, ma va bene così.

"Ok mostriciattolo, ecco qui"

Schiacci le due patate creando una specie di crema, che poi spalmi sul pane e passi alla piccola che se la divora in qualche minuto. Tu e Curtis invece vi dividete l'altro pezzo di pane e quel poco di patate che è rimasto. Spalmi la crema sul pane, come poco fa, e glielo passi a Curtis ma lui scuote la mano.

"No mangia tu, io non ho fame"

"Sì che hai fame, smettila"

Gli afferri la mano e gli posi la sua metà sul palmo. Curtis ti ringrazia con un bacio, un semplice bacio a stampo che per te vale molto. Passate la cena a scherzare con la bambina, vi prendete in giro a vicenda e Curtis fa lo stupido per farvi ridere. Arriva il momento di mandarla a letto quando si strofina gli occhi con un pugno. Curtis la prende in braccio come se non pesasse nulla, ed insieme vi andate a sdraiare con lei nella sua cuccetta.

"Papà mi racconti una storia?"

Curtis annuisce senza nemmeno pensarci, tu le accarezzi i capelli e la schiena, mentre Curtis le parla con un tono di voce basso. Questa tecnica funziona ogni singola volta, in dieci minuti sarà completamente andata.

"C'era una volta..."

"Con te e la Mamma"

Borbotta con gli occhi chiusi. Curtis ti lancia uno sguardo, sorride dolcemente prima di inventare una storia su di voi.

"C'era una volta una principessa dai capelli castani, la carnagione chiara e gli occhi color nocciola. Era una principessa diversa dalle altre ma era bellissima. Ti bastava guardare il suo sorriso per innamorarti. La principessa amava guardare fuori dal treno perché era tutto così tranquillo e perfetto, passava delle ore a guardare fuori.."

"Perché?"

Lo interrompe vostra figlia. Solitamente Curtis è bravo a raccontare le storie inventate, ma questa volta non è una storia inventata. Parla della prima volta che vi siete incontrati.

"Beh perché la Mam.. la principessa sognava di vivere fuori da quel treno. Comunque, una notte si svegliò dal suo sonno di bellezza e decise di andare a guardare la notte, non sapeva però che davanti alla finestra c'era un... un cavaliere, era molto affascinante, forte, intelligente, bello..."

"Curtis"

Sussurri interrompendo la sua infinita lista di complimenti verso se stesso. Lui ti fa un occhiolino prima di tornare alla storia.

"Beh il cavaliere non riusciva mai a dormire di notte, perché aveva troppi pensieri per la testa. Così si dirigeva verso le finestre e guardava il paesaggio desolato. La principessa gli sedette accanto senza dire una parola, non voleva disturbarlo e non voleva tornare a dormire. Così attiro l'attenzione del cavaliere"

Curtis inchioda il suo sguardo al tuo, ti prende la mano e ti accarezza dolcemente le nocche con il pollice.

"Appena la vide se ne innamorò, era così bella da togliergli il fiato. Si chiese perché una principessa fosse lì a quell'ora della notte. Le sorrise ma non dissero nulla, finché lei poi non tornò a dormire. Successe per diverse notti prima che il cavaliere si decise a salutarla, o a spiccicare parola. Era un idiota con difficoltà a socializzare"

Ridacchi per le sue parole, mentre la piccola di addormenta piano piano. Curtis però finisce la storia guardandoti.

"Fu subito amore, il cavaliere non riuscì più a vivere senza di lei. Aveva bisogno di conoscere il suo nome, di sentire il suo profumo e la sua bellissima voce"

Curtis viene interrotto dalla bambina che russa e si gira verso il tuo petto. Rimanete a guardarvi per un istante, finché Curtis non ti bacia con la stessa intensità della prima volta.

"Andiamo a letto"

Sussurri per poi alzarti con delicatezza. La vostra cuccetta è sopra quella di vostra figlia. La raggiungere senza alcuno sforzo, tu prendi il posto vicino al ferro, come sempre, e Curtis quello sul corridoio. È un modo che ha Curtis per proteggerti, dalle cadute ma anche dalle persone che alle volte passano di qui. Chiudete le tendine e vi coccolate un po' prima di cadere in un sonno profondo.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora