JAKE JENSEN

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Jake non ha mai avuto tanta paura in vita sua. Mentre era in servizio in Europa ha ricevuto una chiamata da tua madre, piangeva ed era scossa. L'unica cosa che Jake ha sentito è stato il tuo nome insieme alla parola investita. Non gli è servito altro per prendere il primo aereo cargo e venire da te. Clay non ha opposto resistenza, gli ha dato una settimana per stare con te. Per fortuna tu non sei grave, hai una gamba rotta e qualche costola incrinata, oltre ad alcuni tagli sul viso e sulle braccia. Jake arriva in ospedale la mattina dopo, con il cuore che gli batte a mille. Urla il tuo nome alla receptionist finché non gli dice il numero della tua stanza, dopodiché corre come se avesse alle spalle una granata. Vieni svegliata da Jake che entra nella tua camera come una furia, lascia cadere il borsone davanti alla porta, dopodiché si avvicina a te.

"Jake... che cosa ci fai qui?"

Cerchi di metterti seduta, ma ogni movimento ti provoca una serie di fitte, che parte dal bacino e si propaga per tutta la schiena. Jake ti circonda la testa con le mani e ti bacia la fronte ripetutamente. Il tuo profumo lo calma, sei viva e stai bene, questo è tutto ciò che gli serviva.

"A parte il fatto che sei stata investita? Che cos'è successo? Hai visto quel balordo?"

Sapevi avrebbe reagito così ed infatti non volevi dirglielo. Jake tende ad essere piuttosto melodrammatico.

"Non mi ha vista, è stato lui a portarmi in ospedale ed è rimasto finché non ha saputo che sono stabile"

"Come cazzo fa a non vedere un pedone?!"

Jake alza la voce attirando l'attenzione di alcune infermiere. Lo prendi per mano e lo avvicini a te, deve calmarsi altrimenti lo sbatteranno fuori.

"È successo ieri notte, stavo tornando a casa da una cena con le ragazze e la macchina è sbucata all'improvviso e mi ha investita. Ma si è fermato e mi ha aiutata"

Lo ripeti più volte sperando che Jake non faccia delle cazzate. Si sdraia accanto a te sul letto stando attento a non farti male, ti è mancato da morire e lo stesso vale per lui.

"Perché non hai chiesto un passaggio? Perché cazzo sei tornata a casa da sola e non hai chiamato un Taxi? Ti ho lasciato la mia carta per un motivo cazzo!"

L'unica cosa che pensa Jake è che lui non c'era per te. Non c'è stato nel momento in cui tu avevi più bisogno di lui. Se fosse stato con te tu non saresti qui adesso, lui non c'è mai per te. Jake si alza dal letto ed inizia a camminare per la stanza, è troppo nervoso per starti vicino.

"Sei incazzato con me?"

Fissi il soffitto per non piangere, è una situazione al quanto stressante per entrambi. Non potevi prevedere un incidente, quella strada la fai ogni giorno per andare a lavoro, la conosci bene. Jake invece è spaventato, è terrorizzato nel pensare che potrebbe succederti qualcosa di brutto mentre è lontano.

"No. Sto cercando di scegliere tra te ed il mio lavoro"

Prima o poi sarebbe successo, lo sapevate entrambi. Jake si aspettava di prendere questa decisione al primo figlio, o al secondo. Ma invece eccolo qui, davanti ad un bivio al quanto difficile.

"Allora scegli il tuo lavoro. Ami stare sul campo, con la tua squadra a fare cose da nerd. Non puoi lasciarlo"

Ti spezza il cuore incoraggiarlo a scegliere il suo lavoro, ma non vuoi nemmeno essere il suo rimpianto maggiore.

"Ma amo di più te. Quando tua madre mi ha chiamato in lacrime io sono morto di paura, ho mollato tutto per venire da te, e lo farei altre dieci mila volte perché tu sei tutto per me"

Jake ti guarda anche se tu non fai lo stesso. Fissi il soffitto mentre le lacrime ti scivolano lungo il viso.

"Posso mollare la squadra e lavorare alla base. Troverò qualcosa da fare, che sia addestrare i cadetti o altro... posso farlo"

"Perché non ascolti? Tu rimpiangerai questa scelta, io lo so, ed alla fine mi odierai per aver reso la tua vita uno schifo"

Nascondi il viso con le mani ed a quel punto Jake torna da te. Rinunceresti alla tua felicità per la sua, e questo dimostra a Jake che tu sei la scelta giusta.

"Non è così, smettila di dire queste cazzate. Io non ce la faccio più a starti lontano, prima ero da solo e quella vita faceva per me. L'adrenalina ed il rischio, ma adesso è diverso. Voglio stare ogni secondo con te, voglio avere dei bambini e renderti felice ogni giorno della mia vita"

Jake ti sposta le mani per asciugarti le lacrime. Si china verso di te e ti bacia dolcemente, stando molto attento ai graffi che hai sul viso.

"Tra una settimana tornerò da Clay, gli dirò che ho chiuso e dopo quella missione me ne tornerò a casa"

"Jake..."

"Niente Jake, ho preso la mia decisione"

Ti bacia ancora prima che tu possa dire qualcosa, rimanete abbracciati a sbaciucchiarvi finché tua madre non torna con il pranzo. Jake ti sta accanto per tutto il tempo, finché non vieni dimessa.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora