JOHNNY STORM

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Ti sei svegliata in una stanza strana, con dei vestiti non tuoi ed una forte puzza di bruciato addosso. Non ti ricordi nulla della notte scorsa, ma sai che è successo qualcosa di brutto. Devi ritornare sui tuoi passi per capire che diavolo ti è successo, così ti alzi da quel comodo letto ed esci dalla porta. Sei in un attico, ed a giudicare dalla vista al di fuori delle vetrate, sei parecchio in alto. Alla fine del corridoio c'è una scala che porta poco più sotto, dove sembra esserci un laboratorio. Senti delle voci che provengono da qualche parte nella stanza, così ti siedi ed ascolti.

"Due giorni fa c'è stata una pioggia di fulmini, è possibile che gliene sia caduto uno addosso e l'abbia trasformata"

"Com'è possibile? I fulmini non ti trasformano!"

Scendi qualche scalino per capire meglio di che cosa stanno parlando, o di chi. Metti il piede su uno dei gradini, ma questo cede e ti cadi come una stupida facendo un gran baccano. In due secondi hai i padroni di casa addosso. Apri gli occhi ritrovandoti due uomini ed una donna davanti agli occhi.

"Johnny non ti avevo detto di aggiustare quello scalino?"

Borbotta la donna bionda. Johnny, scrolla le spalle. È un uomo dalla testa quasi rasata, occhi verdi e labbra carnose ma non troppo.

"Lo avrei fatto"

"Quando? Poteva farsi davvero male!"

Assisti al battibecco completamente in silenzio, l'unico che non parla ti guarda attentamente, forse incuriosito da te.

"I-io... non so perché sono qui"

Ammetti spaventata. Ricade il silenzio nella stanza, i tre ti fissano per qualche istante finché una montagna rocciosa non entra nella stanza. È la Cosa, l'hai visto un paio di volte al notiziario ma dal vivo è più alto e più arancione. Non ci metti molto a capire dove ti trovi.

"Voi... siete i Fantastici quattro, non è così?"

"Ti ricordi di quello che è successo ieri?"

Domanda Mr. Fantastic, scuoti la testa, la donna bionda ti porge una mano per aiutarti a tornare in piedi. Ti fanno sedere su una sedia ma stanno lontani da te.

"No. C'è il buio totale... ho ucciso qualcuno?"

Ti brucia la gola non appena pronunci quelle parole. Hai il terrore di aver fatto qualcosa di brutto, non potrai tornare indietro.

"Ieri sera ti sei trasformata in mezzo ad un supermercato, hai sprigionato fasci di corrente in tutto l'isolato. Sembravi una tempesta di fulmini umana"

"Trasformata? In che cosa?"

Sussulti sulla sedia non appena senti quelle parole. Che vuol dire che ti sei trasformata? Non è possibile, questo vuol dire che sei una mutante? Verrai messa in una di quei carceri per persone speciali?

"Spari elettricità dal corpo, ascolta ragazzina. Gli agenti speciali ti stanno cercando, devi dirci come fai ad avere i miei stessi poteri, così noi possiamo aiutarti!"

Esclama Johnny abbassandosi alla tua altezza. È l'unico che non ha paura di te, per il semplice fatto che non puoi ferirlo.

"Io non lo so, non mi ricordo niente!"

"Lascia perdere ieri sera, negli altri giorni che hai fatto, sei stata in un posto in particolare?"

Ti viene in mente l'osservatorio, vai sempre lì per vedere le stelle e per stare tranquilla.

"Io vado ogni sera all'osservatorio. L'altra sera c'è stata una pioggia di fulmini, uno mi è caduto vicino ma non sono stata colpita, ho solo sentito la scarica elettrica nel terreno"

Reed e Johnny si guardano per un istante, ad entrambi è chiaro cosa bisogna fare. Se ti è caduto un fulmine addosso potresti non ricordarlo, potresti esserti trasformata subito dopo e ciò ti ha causato un amnesia.

"Sue cereale un punto di entrata e di uscita. Sono bruciature evidenti"

La donna si avvicina a te, ti chiede il permesso con lo sguardo prima di controllarti le braccia, le gambe ed il busto.

"Sulla schiena ha una bruciatura"

Sue la mostra a Reed, è una piccola macchia rossastra tra le scapole. Seguendo la logica, il fulmine dev'essere uscito dai piedi, Johnny ti leva le calze e controllo le piante dei piedi. Sulla destra c'è una bella bruciatura. Ma come mai non le senti? Come puoi aver dimenticato una cosa di questo genere?

"Perché non lo sento? Io mi sento bene, anzi più che bene"

I quattro si guardano confusi, nessuno sa darti una risposta. Reed decide di farti dei testa prima di darti qualche informazione, sicuramente adesso non potrai più tornare alla vita di prima, non sarai più una ragazzina normale.

Spazio Autrice
Salve, sicuramente ci sarà una seconda parte. Purtroppo stamattina non ho molto tempo per scrivere, perciò penso che pubblicherò il resto domani mattina. Spero non vi dispiaccia. xx Eni.


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