FRANK ADLER

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È in occasione speciale, è domenica e Mary ha invitato il suo ragazzo a casa nostra per conoscerlo. Ormai ha quattordici anni, è una signorina e si è innamorata di questo ragazzo. Non durerà molto, nessuna prima storia dura più di qualche anno, ma la ricorderà per il resto della sua vita. Frank è molto agitato, vede la sua bambina crescere e non può fare nulla per fermare questa cosa. Gli hai detto più volta di non essere sgarbato, di sorridere e di tenere la mazza da baseball lontana dalla faccia di quel ragazzino.

"Mi raccomando, non essere cattivo"

Sussurri a Frank, il quale annuisce poco convinto. Finalmente Mary ed il ragazzino, arrivano a casa. Lui indossa una camicia ed un paio di jeans, mentre lei lo guarda con amore.

"Vi presento Josh, loro sono i miei genitori"

Mary vi presenta come i suoi genitori, ed è una cosa nuova per te. Ti ha sempre definita la compagna di Frank, o la zia. Ma ora hai un posto più importante nell'albero genealogico di Mary.

"Ciao Josh, accomodati"

Gli stringi la mano, mentre Frank lo fulmina con lo sguardo. Vi sede a tavola, cerchi di tenere il tuo uomo lontano dal ragazzino che ha toccato la sua bambina, o almeno è così che la vede.

"Allora Justin.."

"Amore, è Josh"

Interrompi subito Frank, il quale ti guarda di sfuggita prima di tornare a guardare il ragazzo davanti a voi.

"Allora Josh, hai messo le mani addosso a Mary di recente?"

"Frank!"

Esclama Mary arrossendo come un peperone. Frank mantiene lo sguardo sul viso di Josh, che invece sposta gli occhi per tutta la stanza.

"Allora?"

"Se vuoi proprio saperlo, io e Josh ci amiamo, Frank"

"Ma per favore, Mary hai quattordici anni non conosci l'amore!"

I due si guardano in cagnesco, finché non intervieni tu con domande più appropriate.

"Josh, che cosa ti piace di Mary?"

Il ragazzo punta lo sguardo su di te, ma sembra aver paura di te come di Frank. Distoglie subito lo sguardo e si porta spesso la mano tra i capelli.

"Beh... lei è molto intelligente"

"Ma va? Da cosa l'hai capito?"

Interviene Frank. Ti ritrovi ad alzare gli occhi al cielo, gli tiri una gomitata tra le costole e gli fai cenno di stare zitto.

"Mi piace il suo sorriso, e i suoi occhi"

"Sei molto dolce"

Sorridi cercando di tranquillizzarlo.

"Ma per favore. Mary, questo individuo vuole una sola cosa da te, e quando l'avrà ottenuta scapperà via!"

Mary ride amaramente, ha uno sguardo di sfida che ti spaventa. Si alza in piedi con i pugni stretti, ed inizia ad urlare cose in faccia a Frank.

"Sei uno stronzo Frank, tu non vuoi che io abbia una vita sociale!"

"Sì invece, ma sei troppo piccola per avere un ragazzo, non hai nemmeno il ciclo mestruale!"

"Sì invece. La vuoi sapere una cosa? Io e Josh abbiamo fatto l'amore, e lui è rimasto dopo!"

Cade il silenzio nella stanza. Frank sembra così furioso che nemmeno respira. Ad un tratto sposta lo sguardo su Josh, e perde ogni briciola di controllo. Corre verso la camera da letto come una furia, apre l'armadio ed estrae la sua mazza da baseball, tu sai già che cosa sta per accadere, perciò ordini a Mary di portare via Josh.

"Andate via, corri"

"Io ti uccido!"

Urla Frank, corre verso il ragazzino con furia. Tu per fortuna riesci a chiudere la porta d'ingresso, dopo il loro passaggio. Ti metti contro di essa e blocchi la via a Frank, che è rosso come un peperoncino.

"Spostati!"

"No Frank, smettila. Doveva succedere prima o poi, Mary sta facendo le sue esperienze, è giusto così!"

Esclami sperando che questo basti a calmarlo. Frank si allontana da te, posa la mazza sul pavimento e si siede con le mani tra i capelli.

"È una bambina, rimarrà sempre la mia bambina. Come può fare sesso a questa età? E se rimane incinta? Se quel ragazzino di merda l'ha messa incinta io lo ammazzo!"

"Calmati Frank, Mary sta bene. Non rimarrà incinta, le faremo il discorso importante se ti farà stare meglio. Ok?"

Lui annuisce, anche se è ancora disperato. Tra qualche ora andrà a chiedere scusa a Mary, e cercherà di farle capire perché ha reagito così. Ti siedi sulle sue ginocchia e lo coccoli per calmarlo, per tua fortuna funziona.

Spazio Autrice
Stamattina ho un colloqui di lavoro, perciò ho scritto con l'ansia. Spero comunque che vi piaccia, e auguratemi buona fortuna che ne ho molto bisogno. xx Eni.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora