RANSOM DRYSDALE

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Ransom si guarda attorno, il tuo locale gli piace più di quanto dovrebbe. Si intravede mentre crea il suo arem di puttane, mentre si gode il suo locale senza limiti di alcol, donne e soldi. Chiaramente capisce il valore del tuo locale, offrirebbe una cifra molto più alta del normale. Chi mai potrebbe dirgli di no?

"Assolutamente no"

Scuoti la testa con fermezza. Hai fatto molta fatica a costruire questo locale dal nulla, ad ottenere i permessi da chi comanda in città, a farti un nome e ad essere rispettata dagli uomini. Non cederai tutto a questo idiota vestito di Armani.

"Ti offro più di quanto ti offrirebbe qualsiasi altro"

Ripete Ransom accigliato. Tu continui a scuotere la testa però. Ti alzi dalla sedia dietro alla scrivania, e cammini per l'ufficio. Sulla porta c'è Luis, uno dei tuoi buttafuori, pronto a scortare fuori questo damerino.

"Non intendo vendere, ne cedere, ne accogliere un socio o quasi altra cosa che porterebbe il mio locale sotto il comando di qualcun altro. Questo posto è mio, l'ho fatto io e me ne occuperò io. È il mio bambino, una madre non regala il suo bambino"

"Allora non ascolti, te lo compro!"

Ransom si alza in piedi minaccioso, ma Luis interviene prima che possa fare altro. Lo afferra per un braccio, che gira all'indietro, ed una spalla. Lo tiene in quella posizione in attesa di un ordine.

"Sei tu che non ascolti, io non lo vendo. Il massimo che posso fare per te, è darti una delle mie ragazze come accompagnatrice per la serata"

Ransom scuote la testa, sembra affranto e ciò ti mette in imbarazzo. Ora si metterà a piangere?

"Senti... io ho bisogno di comprare un attività, o ottenere un lavoro dove non devo fare assolutamente nulla. Altrimenti verrò buttato fuori dal testamento di mio nonno, e questo significa addio soldi, addio bella casa e bella macchina, e soprattutto addio bella vita. Capisci?"

Scoppi a ridere irritando a morte Ransom. In questo momento sembra un ragazzino di sedici anni, viziato e pieno di se. Torni seduta alla tua scrivania ed ordini a Luis di metterlo seduto e lasciarlo andare. Luis esegue l'ordine per poi tornare sulla porta.

"Sembri davvero disperato, perciò ti propongo una cosa"

Gli versi due dita di scotch e lo stesso fai nel tuo bicchiere. Ransom lo manda giù velocemente, mentre tu lo sorseggi.

"Nelle ultime settimane ho pensato di trasformare il piano di sopra in un locale per donne. Dove uomini come te, disperati ed i cerca di lavoro facile, possano intrattenere le donne"

"Mi prendi per il culo.. non è così?"

"Affatto. Ti pagherò duemila dollari al mese, più le mance, potrai bere dopo il turno e scopare quanto vuoi. Meglio di così non si può"

Lo stai prendendo in giro, chiaramente. Non accetterà mai un lavoro simile, a quanto dice, perciò ti stai solo divertendo un po'.

"Ok. Va bene. Ma nessuno deve sapere che mi scopo le vecchie!"

Strabuzzi gli occhi divertita ma anche sorpresa. Chi si aspettava una cosa simile, sembra disperato ma non così disperato. Luis ridacchia alle sue spalle, lui però lo fulmina con lo sguardo più agghiacciante mai visto, e con Luis si ricompone.

"Bene allora. Le mie donne sono esigenti, devi essere il loro cagnolino, non un dominatore. Ti è chiaro?"

"Chiarissimo signora"

Eccezionale. È l'unica cosa che pensi ma non dici. Ransom ha un gran potenziale con quel faccino e quegli occhi crudi, spietati e glaciali. Potrebbe guadagnare molti soldi, usano il cervello. Ma questo non glielo dici, lo congedi con un colloquio l'indomani. Lo farai sudare un po', resterai i suoi limiti e le sue capacità. Del resto, una scopata è pur sempre una scopata.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora