CURTIS EVERETT PT2

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È tutto pronto stando alle parole di Curtis, siete pronti per raggiungere la testa del treno e affrontare tutti gli uomini armati. Avete uno squadrone ben fornito alle spalle, le guardie sono impreparate, non se lo aspetteranno mai. Avanzate verso la fila per la cena, come se tutto fosse nella norma. Curtis ti tiene davanti a se, perché sa che scatenerai tu le guardie. Non ti danno da mangiare da mesi ormai, si divertono nel vederti sempre più scoraggiata, o almeno è quello che pensano loro. Curtis ti ha sfamata senza mai lamentarsi. La guarda sogghigna quando ti vede in testa alla fila. Prende il blocco di proteine che dovrebbe spettare a te e lo butta per terra, poi lo calpesta con gli stivali.

"Puoi mangiarlo dal pavimento... se proprio lo vuoi"

Ridacchia guardando le altre guardie attorno a lui. Curtis ti picchietta sul fianco con le dita per darti il via libera, così estrai il tubo di ferro, strappato da una lamiera, e lo spingi nella carotide della guardia. Il sangue zampilla fuori come una fontana. Le altre guardie rimangono scioccate per un istante, troppo per difendersi dagli altri uomini nella stanza che iniziano a lottare. Conquistate la metà del treno con la forza, alcuni passeggeri scappano e lasciamo cibo e oggetti incustoditi. Prendete tutto ciò che potete, ed avanzate verso la testa. Curtis è stanco, a causa della scarsa alimentazione che ha avuto nelle ultime settimane. Si siede un istante, dove tutto è calmo. Tiri fuori dalla tasca la fetta di torta che hai rubato da uno dei passeggeri. Lui scuote la mano, ma tu insisti.

"Mangia oppure morirai. Adesso!"

Sei piuttosto convincente quando si tratta di cose serie, con tuo padre funzionava sempre. Curtis ti guarda negli occhi con uno strano sorrisetto.

"Sei sexy quando ti arrabbi"

"Smettila, mangia questa torta o giuro che te la faccio ingoiare a forza!"

Curtis prende la fetta di torta sbriciolata dalle tue mani, ma si trattiene ancora un istante.

"Me lo stai facendo venire duro, Bambina"

Sorride prima di riempirsi la bocca di torta, gli tiri una sberla su un braccio, sai che scherza eppure quella frase ti fa sentire strana. La lotta per il potere riprende con la stessa velocità con cui è cessata. Curtis ti salva un paio di volte da una coltellata o da un colpo di pistola, insieme vi buttate a capofitto nella mischia e ne usciti vincitori. Wilfred si nasconde nella sua stanza personale, indossa una vestaglia ed ha un sigaro in bocca. Ha occhi freddi e privi di umanità, compassione. Cerca di difendersi, però, ti punta una pistola in testa, spara ed il colpo si conficca nella tua spalla destra.

"No!"

Esclama Curtis afferrandoti prima di toccare il pavimento in legno. Ti tiene stretta a lui, cerca di fermare il sangue strappando un lembo della sua giacca.

"Uccidilo. Prendi il comando del treno Curtis"

Gli ordini prima di svenire tra le sue braccia. Senti Curtis urlare, poi una serie di colpi di pistola e urla. Quando ti risvegli sei sdraiata su qualcosa di morbido, la tua mano è imprigionata in qualcosa di caldo ma ruvido. Sbatti le palpebre un paio di volte, poi senti un dolore lancinante alla spalla che ti fa sussultare. Cerchi di alzarti per porre rimedio a quel dolore, ma non ci riesci.

"Ragazzina.. hey, Ragazzina!"

Curtis ti tiene sul materasso con forza, non vorrebbe farti male, ma facendo così la ferita si riaprirà. Curtis ha incendiato un pezzo di ferro e te l'ha posato sul foro che ti ha lasciato la pallottola.

"Fa male!"

"Lo so, lo so. Era l'unico modo, va tutto bene"

Curtis ti stringe forte a se mentre piangi a causa del dolore, scotti e tremi, ma ciò è causato dalla ferita. Ha riunito tutti i medici del treno per guarirti, molti di loro ti hanno seguita per i due giorni in cui sei svenuta.

"Andrà tutto bene Ragazzina, ci sono io qui con te. Il dolore diminuirà e poi starai meglio"

Ancora una volta ti fidi di lui, del resto come potresti non farlo. Ma hai un dubbio, c'è l'ha fatta ad uccidere Wilfred?

"I-il treno..."

"È nostro adesso. Ho riempito tutti i posti liberi nella seconda e prima classe con gli abitanti di coda. Sono sfamati, lavati e curati. Me ne sono occupato io, e continuerò a farlo finché non sarai abbastanza forte per affiancarmi"

Lo guardi confusa, non pensavi che Curtis avesse l'intenzione di condividere il trono con te.

"Affiancarti?"

"Come si dice? Dietro un grande uomo c'è una grande donna"

Curtis ti accarezza i capelli, ti bacia la fronte umida di sudore e ti sta accanto. L'hai aiutato molto nella conquista del treno, sei una partner valida per condurre il treno, tuo padre era un ottimo comandante, e sarebbe fiero di te.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora