RANSOM DRYSDALE

385 28 6
                                    



Prendersi una cotta per il proprio datore di lavoro non è una mossa saggia. Ma è quello che ti è capitato. Servi ai tavoli in un nightclub, Ransom ti paga bene, tutto sommato, e tratta i suoi dipendenti con rispetto. Girano alcune voci sul suo conto, orribili voci. Fatto sta che è successo un venerdì sera. Il locale era pieno e tutti eravate molto indaffarati. Una delle tue colleghe ti ha chiesto di andare a prendere altri bicchieri in magazzino, così tu sei corsa. Ransom era nel magazzino che fumava una sigaretta in silenzio, l'hai salutato poi ti sei arrampicata sulla scala in ferro per cercare quei bicchieri. Hai afferrato la scatola ma non avevi calcolato il peso, così sei caduta a terra come una stupida ed hai rotto la metà dei bicchieri. Sapevi per certo che Ransom ti avrebbe licenziata e chiesto i danni, ma invece si è messo a ridere ed è venuto in tuo soccorso. Ti ha presa in giro per il resto della serata, e quella cosa ti ha acceso un fuoco dentro.

"Allora? Ti dai una mossa!"

Esclama Beltran, il barman che ti spinge un vassoio carico contro lo sterno.

"È per il capo, te l'ho già detto tre volte!"

Urla sopra il volume della musica. Indica l'ufficio al piano superiore, e tu inizi a sentire l'ansia di dover fare una scalinata di ferro con un vassoio pieno di bicchieri e bottiglie. Come immaginavi, il vassoio è pesantissimo. Fai forza sulle gambe e ti costringi a sopportare quel peso eccessivo per la tua schiena e le tue braccia. Sali metà scala sana e salva, fai una piccola pausa di qualche secondo per poi raggiungere la vetta. È inutile bussare alla porta, nessuno ti sentirà. Entri senza un minimo di esitazione, ma ti rendi subito conto che era meglio bussare. Ransom è nell'ufficio con alcuni amici, e delle ballerine che si strusciano su di loro. Ransom è seduto dietro alla sua scrivania che guarda i suoi amici divertirsi con le ragazze.

"Vieni avanti. Posa il vassoio qui"

Ordina con un tono autoritario. Percorri tutto l'ufficio, una stanza lunga e piuttosto larga, con le gambe tremanti e posi il vassoio facendo tintinnare leggermente i bicchieri. Ransom ti sorride, ma non ti congeda.

"Va tutto bene giù?"

"S-Sì Signore"

Riprenditi o penserà che sei una deficiente! Ti schiaffeggi la fronte metaforicamente, mentre Ransom annuisce.

"Bene. Allora perché non ti unisci a noi? Ti pagherò lo stesso"

Le guance ti diventano bollenti e rosse, il capo ti sta invitando a ballare per i suoi amici, o per lui? Non ne sei sicura ma comunque la cosa ti mette a disagio.

"Veramente... io non faccio quello che fanno loro. M-ma la ringrazio Signore"

Ransom sposta lo sguardo sulle ballerine alle tue spalle poi torna a guardare te, ha un sorriso divertito sul viso e la cosa ti lascia confusa.

"Non devi ballare, sono l'unico che non si sta divertendo e la cosa mi annoia. Perciò rimani qui con me"

Mi indica una sedia accanto alla sua, non sai se prendere il suo invito o rifiutare e tornare giù a lavorare. L'idea però di bere con lui ti alletta molto.

"Ti pagherò lo stesso. Un'ora e poi te ne vai, così puoi fare la chiusura con gli altri"

"Beltran mi ucciderà, Signore"

"Beltran prende ordini da me, ed io voglio che ti siedi qui con me a bere un drink. Oppure puoi scegliere di venire a pranzo con me domani, a te la scelta"

Ora le cose sono totalmente diverse. Un pranzo con lui, fuori dal lavoro dove non dovrai chiamarlo Signore, non dovrai fingere di essere qualcuno che non sei, la scelta ti sembra piuttosto ovvia.

"In questo caso scelgo il pranzo con lei, Signore"

"Ottima scelta. Allora ci vediamo qui domani alle dodici e un quarto. Buon lavoro dolcezza"

Ti fa un occhiolino, dopodiché ti indica la porta. Non appena esci dal suo ufficio impazzisci di gioia, torni al bancone saltellando come una stupida. Beltran però ti riporta alla realtà, ti urla di muovere il culo verso il tavolo 20 o altrimenti sarai licenziata.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora