NICK GANT

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Hai passato tutta la tua vita nell'ombra, nascondendoti dal mondo e cercando di avere un profilo basso. Ecco perché vivi in una catapecchia, e lavori ad una tavola che dovrebbe chiudere. Hai passato la tua vita ed essere nessuno, fino ad oggi. Mentre stai rimettendo apposto il tuo appartamento scadente, dopo la visita di alcuni agenti della divisione, la porta si apre con una spinta leggera. Avevi previsto anche questo, perciò ti sei semplicemente arresa all'idea. Tanto ormai non è rimasto più nulla dell'anonimato.

"C'è nessuno?"

Il tuo vicino di casa entra con una pistola nella mano destra. Deve aver sentito il frastuono. I mobili che venivano scagliati contro i muri, e le urla.

"Va tutto bene, mi scusi per il casino"

"Ne è sicura? Io ho sentito un gran... baccano"

Il ragazzo guarda il pavimento, e poi il tuo viso tumefatto dai graffi e dai lividi. Sapevi che prima o poi sarebbe successo, lo avevi predetto. Ti sei rifiutata di dare alcune informazioni, e sei finita con la faccia dolorante e la paura che ti attanaglia lo stomaco.

"Non mi sembra vada tutto bene"

Continui a prendere oggetti dal pavimento, come se lui non fosse lì a parlarti. Hai bisogno di mettere a posto questo appartamento, prima di ogni altra cosa. Non ti è mai piaciuto il caos e la confusione.

"Ti va di sedersi un attimo? Posso aiutarti con quelle ferite"

"Senti.. tu devi andare via. Non è successo niente, ora torna nel tuo appartamento e continua a fare quello che facevi"

Lo spingi verso la porta, i suoi occhi verdi ti scrutano attempante, è confuso. Non tornerà nel suo appartamento tanto velocemente, anzi, decide di aiutarti e tu non riuscirai a fermarlo.

"Tu hai bisogno di aiuto, e io mi annoio. Iniziamo da quei tagli"

Ti supera velocemente e va verso il bagno. Afferra tutto l'occorrente, per poi spingerti sul letto seduta. Si abbassa sui talloni per arrivare alla tua altezza, e pulisce ogni ferita con il disinfettante.

"Li ho visti andare via. Quelli erano della divisione, ne sono sicuro al cento per cento"

Rimani al quanto sorpresa, anche lui sa della divisione? Anche lui ha dei poteri?

"Che cosa sei?"

"Veggente"

Ammetti con un filo di voce, lui sorride ed annuisce. Gli basta muovere le dita per spostarti una ciocca di capelli. È un trasportatore.

"Sono Nick, comunque. Abito a due porte da qui. Nella palazzina affianco c'è Kassie, anche lei è veggente, ma non se la cava molto. L'inquilino del secondo piano è un Cancellatore, ma non lo fa più. Qui siamo in molti, e la divisione lo sa. È impossibile nascondersi da loro, prima o poi ci trovano"

Passa il cotone sul ponte del naso, dove ti fa più male. Istintivamente gli afferro il braccio, e lo stringi forte.

"Scusa, ho quasi finito"

Promette per poi sorridere dolcemente. Annuisci e stringi i denti mentre ti disinfetta il taglio sul ponte del naso. Rifiuti i cerotti, anche se in alcuni punti sono necessari, e cerchi di mandare via il tuo nuovo amico.

"Grazie per l'aiuto, ma adesso è meglio che vai"

Lui annuisce, anche se sembra un po' deluso. Si avvicina alla porta, mentre tu riprendi a raccogliere gli oggetti dal pavimento. Nick torna indietro ed inizia a raccogliere con te, quello che è rimasto sul pavimento.

"Ci sono passato anche io, è meglio avere un amico affianco. Posso aiutarti, proteggerti se ne hai bisogno. Conosco un posto dove mangiare, appartiene ad un Occultatore, potrebbe anche offrirci la cena, se vede la tua faccia. Lui odia la divisione"

Ti ritrovi a sorridere per la prima volta in tutta la serata. Annuisci anche se dovresti stare lontano da lui. Così finite di mettere a posto l'appartamento e raggiungere il ristorante, dove ci sono alcuni amici di Nick, tra cui Kassie.

Spazio Autrice
Buongiorno, stamattina non riesco a scrivere bene. Probabilmente farò una seconda parte migliore di questa, comunque spero che vi piaccia lo stesso. xx Eni.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora