STEVE ROGERS

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New York 1943

Finita la scuola non hai tempo per svagarti, come i tuoi fratelli, devi correre a lavorare. Tuo padre è partito per la guerra a Settembre del 1942 e non è più tornato, perciò adesso tu e tua madre vi date da fare per mantenere la famiglia. Lavori in un emporio, uno dei pochi ancora aperti e forniti di tutto. Speri che il proprietario, Todd, non sia nei paraggi. Hai fatto di nuovo ritardo, ma non è colpa tua. Entri dalla porta del retro e dai una sbirciatina al negozio, per fortuna non c'è Todd, solo Steve che serve i clienti. Afferri il tuo grembiule dal chiodo sul muro, e te lo leghi in vita prima di buttarti nella mischia. Oggi il negozio è pieno, tutti hanno bisogno di qualcosa urgentemente, ma voi siete solo in due.

"Dov'eri finita?"

Domanda Steve mentre impacchetta degli articoli da bagno. Steve è il supervisore quando Todd non c'è, ma con te è gentile, non spiffera ogni tuo ritardo.

"Mia madre aveva bisogno di me"

Inventi la prima scusa che ti viene in mente, e Steve sembra crederci. Ti immergi nel lavoro, finché anche Conny arriva all'emporio. È la figlia di Todd, una ragazza che sogna Hollywood e che odia lavorare in questo emporio. Steve ti prende da parte quando tutti i clienti sono soddisfatti, e c'è una calma piatta, che però durerà poco.

"Todd mi ha dato l'ordine di licenziarti la prossima volta che farai ritardo, cerca di essere più puntuale domani"

Annuisci prontamente, anche se hai una gran voglia di piangere. Questo lavoro è essenziale per te d tua madre, quel poco che Todd ti paga serve per l'affitto, e per fare la spesa. Steve lo sa meglio di te, conosce la tua situazione familiare, ed infatti gli dispiace darti questa notizia. Sei una ragazza piena di qualità positive, tutti i clienti ti adorano e sei brava a convincerli a comprare i prodotti in offerta, per Todd sarebbe una perdita non da poco. Ma non può pagarti delle ore che non fai.

"Ora sistema le merci in magazzino, vengo a darti una mano tra qualche istante"

Ordina Steve, tu annuisci ancora una volta e ti nascondi nel magazzino. Ci sono montagne di scatole da svuotare, probabilmente rimarrete qui anche dopo la chiusura. Inizi a svuotare le scatole sul pavimento, le scatole di fagioli vanno riposte negli scaffali più altri, ma la scala non c'è. Così impili delle scatole di legno e ci sali sopra. Ti allunghi quanto puoi per arrivare alla mensola più alta, ma ad un certo punto una delle scatole si rompe e tu cadi. Non sai come abbia fatto, ma Steve arriva in tempo. Si lancia sul pavimento per evitarti un bernoccolo o peggio. Finite uno sopra l'altro faccia a faccia, la tua gonna si è alzata e le sue mani sono sopra i tuoi glutei comporti dalle mutandine.

"Oh cielo!"

Esclama Steve quando si accorge delle sue mani sui tuoi glutei. Arrossisci come un peperone perché la sua vicinanza ti crea uno strano effetto tra le gambe. Nessun uomo ti ha mai toccata, nemmeno con lo sguardo, e ora Steve ha le mani sul tuo posteriore mezzo nudo. Ti alzi alla velocità della luce, e ti sistemi la gonna. Steve fa lo stesso, con il suo grembiule, cerca di nascondere il suo pacco gonfio. Nemmeno lui è arrivato tanto vicino ad una donna, la sensazione della tua pelle contro la sua gli ha dato una scossa in tutto il corpo.

"Ti sei fatta male?"

Ti chiede imbarazzato. Scuoti la testa, mentre ti tocchi le guance bollenti. Steve sposta lo sguardo alla scatola di legno rotta, cerca di distrarsi da quello che è appena successo, e trova un modo.

"Come ti è venuto in mente di salire sulle scatole? Il legno è marcio, potevi cadere e farti seriamente male"

"Menomale che sei arrivato tu... allora"

Ti senti una stupida per averlo detto, non hai mai pensato a Steve in quel modo, ma adesso che lo guardi è diverso. Lo vedi più uomo, più attraente.

"Torna a lavoro, e prendi la scala dal negozio!"

Steve cerca di soffocare quello che prova in questo momento, ha bisogno di prendere le distanze da te. Sei una ragazza per bene, di buona famiglia, e di certo non puoi essere immischiata in faccende deplorevoli, tipo quelle a cui pensa lui in questo momento. Immagina di accarezzarti, e di sentirti gemere a causa sua. Si tira una sberla bella forte sul viso per tornare in se, lavorate abbastanza distanti per non guardarvi in faccia. Ogni tanto Steve aiuta Conny nel negozio, e poi torna nel magazzino, ma senza dire una parola.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora