COLIN SHEA

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È notte fonda e tu e Colin state dormendo abbracciati a cucchiaio come ogni notte. Tu sei il cucchiaio grande, chiaramente, gli piace essere avvolto da te e sentire il tuo profumo. Vorresti essere quello piccolo, ma anche quello grande ti va bene. Ti svegli a causa di un rumore, è come se fosse caduto qualcosa per terra. Colin si sveglia subito dopo di te, vi guardate per un istante prima di tornare a guardare il buio. Il rumore si sente ancora, più forte, Colin scende dal letto con uno scatto ed afferra la sua mazza da Baseball, sempre accanto al letto.

"Che cazzo"

Sussurra per poi tornare sotto le coperte con te dietro di lui. È ridicolo, perché non va a controllare e basta?

"Amore, vai a controllare cos'è questo rumore? Per favore"

Si gira a guardarti impaurito, ma sembra riacquistare la ragione. Si schiarisce la voce e si alza dal letto pronto a spaccare il culo a chiunque sia nell'altra stanza.

"No, non posso. Ho una bella faccia, e se mi pugnala alla gola non canto più!"

Esclama sotto voce, torna seduto accanto a te con la mazza ben stretta in petto e gli occhi allucinati. Ti viene da ridere, ma cerchi con tutta te stessa di non farlo.

"Siamo in un palazzo alto, dubito che siano i ladri. Capisci?"

È quasi giunto alla tua stessa conclusione, ovvero che sia il vento, oppure qualche altra causa di forza maggiore, ma poi si perde nella sua paura irrazionale.

"E allora è un fantasma?"

"Colin vai a vedere per favore, sono stanca e tra poche ore devo andare a lavoro"

Colin annuisce, si alza dal letto e va verso la porta. Il rumore si ripete, e lui scappa verso di te con la coda tra le gambe.

"Andiamo, sei proprio un bambinone!"

Esclami a gran voce. Non c'è la fai più e ridi copiosamente per la sua paura del nulla. Colin invece si sente in imbarazzo, ed arrossisce.

"Smettila di ridere"

"E tu di fare il bambino. Tuo padre è un poliziotto e tu hai paura di un rumorino?"

Ti alzi dal letto pronta a mostrargli che non è nulla di che. Ma lui si para davanti alla porta per non farti passare.

"Torna a letto, ci penso io Bambina"

"Oh davvero? Ti aspetto qui"

Incroci le braccia al petto ed aspetto paziente sulla porta. Colin prende coraggio e si gira a guardare il buio del salotto. Lo spingi vero di esso, spaventandolo a morte, lui accende la luce e scopre finalmente la provenienza del rumore. Un grosso gatto che si mangia gli avanzi di cinese, che Colin non ha messo via dopo aver scritto un po'.

"Vedi, Amore. È un gatto, hai lasciato la finestra aperta ed il gatto del vicino è entrato. E non solo, hai lasciato anche il cibo sul ripiano"

Colin lascia andare la mazza, poi si gira e torna in camera da letto. Sta a te mettere tutto in ordine, e riportare il gatto davanti alla porta del vicino. Dopodiché torni a letto dal tuo coraggioso ragazzo.

"Abbracciami come prima... era bello"

Colin ti prende le braccia e se le porta sui fianchi. Non puoi essere arrabbiata con lui per essere un cagasotto, anzi questo lo rende ancora più dolce.

"Sei il mio bambinone"

Sussurri prima di lasciargli un bacio su una spalla. Vi riaddormentate in quella posizione, tu con la faccia spiaccicata contro la sua schiena, e le braccia sui suoi fianchi.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora