FRANK ADLER

350 24 0
                                    


Frank tamburella le dita sulle sue gambe impaziente. È seduto in questo ufficio da venti minuti ed ancora nessuno gli ha portato quei documenti. Sta lavorando a questo progetto da mesi, e tenerti nascosta una cosa così grande lo mette a dura prova. Tutto è iniziato un giorno d'estate. Frank aveva portato te e Mary a largo, per fare il bagno e per fare un picnic diverso dal solito. Mary aveva un enorme sorriso stampato su quel bel faccino, non faceva altro che ridere e saltellare. Ad un certo punto si è seduta in braccio a te, e vi ha chiesto se voi foste i suoi genitori, se poteva chiamarvi Mamma e Papà, siccome tutti gli altri bambini avevano due genitori. Chiaramente Frank le ha risposto che lui è Frank, non è suo padre, ma è come se lo fosse. Mentre tu invece le hai sorriso, le hai accarezzato le guance e le hai detto che poteva chiamarti Mamma, e poteva considerarti la sua seconda Mamma a tutti gli effetti. Mary è rimasta così felice di quelle risposte ed ha dato un'idea a Frank. Ecco perché oggi è qui. Finalmente l'avvocato entra nell'ufficio con quei maledetti documenti.

"Scusi per l'attesa, la stampante si è inceppata"

Posiziona i documenti sulla scrivania, Frank sembra stregato da quei fogli. Sono solo pezzi di carta, eppure Frank vede la gioia e la felicità di una bambina di sette anni, ed anche la tua.

"Allora, questa è la parte che riguarda lei. Deve mettere una semplice firma in fondo al foglio. La sua compagnia invece dovrà metterla qui"

L'avvocato prende un altro plico di fogli ed indica a Frank il punto dove dovrai firmare, ci attacca accanto un post it a forma di freccia, così da non sbagliare. Frank firma velocemente la sua parte con le mani un po' tremanti.

"Bene. Mi riporti entrambi i moduli firmati e compilati, dopodiché ci vorranno un paio di giorni e tutto sarà in regola"

"Grazie"

Frank si alza e porge la mano al suo avvocato, che la stringe a sua volta. Ora l'unica cosa da fare è organizzare un picnic in barca. Torna a casa veloce come il vento. Tu e Mary siete spaparanzate sul divano a guardare un vecchio episodio di Xena Principessa Guerriera. Frank bacia Mary sulla fronte e te sulle labbra, come ogni volta che torna a casa.

"Vi va di fare merenda in barca? Prepariamo dei tramezzini, il tè freddo e qualche schifezza da mangiare"

Frank batte le mani un paio di volte per caricarvi. Tu salti in piedi entusiasta di questa sua idea, mentre Mary raduna qualche gioco che potrete fare dopo la merenda. Prima di uscire costringi Frank e Mary a mettere la crema solare, o meglio, tu spalmi pazientemente la crema solare su tutto il loro viso, sulle braccia e le gambe della piccola. In meno di mezz'ora siete già al molo, Frank ha nascosto i documenti nella tasca posteriore dei Jeans, spera vivamente che l'avvocato li accetti comunque tutti spiegazzati. La barca di Frank è una barchetta un po' vecchia, il motore era fuso, era completamente da buttare ed il proprietario non voleva spendere soldi per cambiare i vari pezzi, così ci ha pensato Frank ed invece di venderla l'ha tenuta per la famiglia. Vi allontanate quanto basta dalla costa, ma non troppo. Mangiate i tramezzini al burro d'arachidi e marmellata, i biscotti fatti da te e Mary, e bevete un po' di tè freddo. Frank trova il momento giusto per mostrare a te e Mary i documenti. Non appena tu perdi per l'ennesima volta ad Uno.

Frank si siede sui talloni per attirare completamente la vostra attenzione. Fruga nelle tasche posteriori e trova i fogli piegati a quattro. Ma prima di darveli vuole dirvi cosa sta succedendo.

"In quest'ultimo anno abbiamo passato dei bellissimi momenti insieme. Ci siamo sentiti una vera famiglia, e non ha importanza il sangue. Noi siamo due genitori ed una figlia"

Istintivamente prendi Mary per un polso e te la porti in braccio, rivolta verso Frank. La abbracci da dietro ed ascolti le parole di Frank con un velo di lacrime negli occhi, dovuto alla gioia che provi nel sentire queste parole.

"Perciò io ho pensato che magari potevamo essere i tuoi genitori anche legalmente. Perciò io..."

Frank tira allunga i documenti verso di te, che prendi prontamente. Li leggi parola per parola, poi ti porti una mano alla bocca per soffocare un singhiozzo.

"Frank..."

"Che cos'è?"

Domanda Mary confusa. Tu fai dei bei respiri e spieghi pazientemente alla bambina che cosa tieni nelle mani. La voce ti trema ed il cuore sembra scoppiarti nel petto. Non puoi quantificare la gioia immensa che provi in questo momento. Non sei ancora madre di un bambino tuo, ma Mary si avvicina molto. Lei ti ha insegnato ad essere una brava Mamma. È stata paziente, ti ha concesso il suo amore e la sua fedeltà e tu ci hai costruito attorno un cofanetto che proteggi a tutti i costi. Ed ora queste carte rendono tutto reale, sarai realmente Madre. Frank si sforza così tanto di non piangere come un bambino, vedervi felici gli scioglie il cuore.

"Beh vedi, questi documenti permettono a me e Frank di adottarti legalmente. Così per tutto il mondo io sarò tua madre a tutti gli effetti, e lui tuo padre. Questo non significa che smetterai di essere figlia della tua mamma biologica, lei ci sarà sempre. Ti va bene se firmiamo?"

Le chiedi sicura di ciò che risponderà. Mary annuisce sorridente e si butta tra le braccia di Frank, che la stringe forte. Inspira il profumo di miele che emanano i suoi capelli, poi allunga un braccio verso di te, ha bisogno di sentirti accanto.

"Vieni qui"

Ti ordina l'uomo con gli occhi lucidi e la voce roca. Ti unisci all'abbraccio, Frank si allontana quanto basta per baciarti. Ora sarete una vera famiglia, tu potrai essere responsabile per Mary a tutti gli effetti, nessuno ti chiamerà mai più la compagna di suo padre, o la sua matrigna. Sarai sua madre punto e basta, e non vedi l'ora di essere chiamata Mamma.

CHRIS EVANS IMMAGINA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora